ottobre 19, 2020 ottobre 19, 2020

Gerontocrazia

 A guardar bene quel che sta succedendo da settembre ad oggi, pare che l'apertura estiva di lidi, parchi, discoteche e confini fosse da una parte un contentino per gli under 30 e dall'altra l'assicurazione che i fornitori di servizi turistici ed enogastronomici non rompessero troppo il cazzo da ottobre in poi.

Tutto quel che sta arrivando sembra volto esclusivamente alla tutela della categoria degli over 40, o giù di lì. Sono quelli che lavorano, quindi non gli puoi dire "siccome chiudo la scuola devi startene a casa a prenderti cura dei tuoi figli". Sono quelli che consumano di più ed il loro reddito è importante per il gettito fiscale. Hanno auto, case, piccole attività da tassare, indubbiamente più redditizie di una grande azienda dal fatturato equivalente che magari delocalizza o tratta per un fisco più generoso.

Nessuna attenzione alle attività extrascolastiche, che rendono i ragazzi uomini invece che soldatini. Nessun riguardo al loro svago, dato che sono ormai additati universalmente come untori. Nessun investimento sulla sorveglianza e sulla sicurezza degli spazi urbani comuni dove ragazzi e bambini possano incontrarsi con un rischio più limitato. Per non parlare dell'impossibilità assoluta di fruire di musica dal vivo, teatro, spettacoli, mostre e fiere.

Niente di tutto questo. Ormai le attività possibili sono solo quelle orientate alla produzione e negli orari da adulti: sveglia alle 6, lavoro dalle 7.30 (più schiscetta o pranzo frugale) alle 16.30. Oppure, con il fuso orario del sud, sveglia alle 7, lavoro dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 20. E poi dritti a casa, ché ormai siete grandi, siete stanchi, dovete riposare sennò domani non sarete in grado di produrre! I ragazzi? ...sticazzi! Che guardino il Grande Fratello VIP!

Trovo angosciante un mondo che si accende e si spegne tutto insieme, come uno di quei modellini dei presepi dove ciascun automa fa sempre quello per cui è stato creato finché non si toglie la spina.

ottobre 14, 2020 ottobre 14, 2020

DPCM ottobre

 Un elefante si scaccolava

sopra il filo di una quarantena

e reputando la cosa interessante

andò a infettare un altro elefante.

Due elefanti si scaccolavano

sopra il filo di una quarantena

e reputando la cosa interessante

andarono a infettare un altro elefante.

Tre elefanti si scaccolavano

sopra il filo di una quarantena

e reputando la cosa interessante

andarono a infettare un altro elefante.

Quattro elefanti si scaccolavano

sopra il filo di una quarantena

e reputando la cosa interessante

andarono a infettare un altro elefante.

Cinque elefanti si scaccolavano

sopra il filo di una quarantena

e reputando la cosa interessante

andarono a infettare un altro elefante.

Sei elefanti si scaccolavano

sopra il filo di una quarantena

e reputando la cosa interessante

andarono a infettare un altro elefante.

Sette elefanti si scaccolavano

sopra il filo di una quarantena

e reputandGUARDIEEEE!!!

SONO IN SETTE! ARRESTATELI!!!

settembre 21, 2020 settembre 21, 2020

Aspetta. Spera. Muori.

Il mio stomaco si torce da giorni: fuori sono calmo e placido ma dentro sono nervoso e rabbioso. L'espressione mite mostra la rassegnazione; se invece potesse parlare il mio corpo vi ucciderebbe tutti!

Spero che le cose che sto attendendo arrivino presto, arrivino in tempo per potermele godere, insomma arrivino e siano utili. Sennò attaccatevele al cazzo, come gran parte delle risposte mai giunte e delle rivincite tardive della mia vita.

Fatemela, una buona azione, ogni tanto. Bastardi.

agosto 29, 2020 agosto 29, 2020

Gara tra miserabili

Mi piazzo su una panchina davanti ad un chiringuito. Ho solo due euro in tasca e con quella cifra non posso manco sentire l'odore dei suoi alcolici. Dopo qualche minuto parcheggia un'auto a poca distanza e scende una conoscente che mi si avvicina per abbracciarmi. Io la evito perché non abbraccio nessuno da mesi. Poi scende suo marito... stessa scenetta. E infine il guidatore, un loro amico, già conosciuto in precedenza. Lui mi fa: "Dai, vieni a prendere un amaro con noi!".

Rispondo che non ho un centesimo addosso.

Ora, uno si aspetta un "Non importa, bevi con noi!" o qualcosa del genere... e invece si allontanano e si siedono ai tavolini.

Consumano e vanno via senza salutare.

Hanno vinto loro, vero?


agosto 12, 2020 agosto 12, 2020

Destino

 Viviamo distanti e distinti.

Vorremmo vivere d'istanti e d'istinti.

Moriremo di stenti.

agosto 02, 2020 agosto 02, 2020

Negazionisti

Il negazionista è uno che crede che non esista o non sia mai esistito un evento nella Storia. Ci sono i negazionisti del genocidio armeno e dell'Olocausto, ad esempio: gente che per appartenenza etnica o politica nega che siano stati uccisi milioni di innocenti.
Poi ci sono i complottisti, ossia quelli convinti che alcuni avvenimenti non siano mai accaduti o che non ce li abbiano raccontati per intero oppure che entità oscure li abbiano usati per circuire la popolazione. Loro, quelli più svegli della media, credono che gli USA non siano mai andati sulla Luna nel 1969, che le Torri Gemelle siano cadute a causa di demolizioni controllate e che Elvis Presley sia ancora vivo su un atollo delle Bahamas.

Secondo loro, l'attuale pandemia è, di volta in volta:
- un piano per controllarci ed impoverirci, riducendoci all'impotenza;
- una vendetta della Cina contro gli embarghi statunitensi;
- un modo per sottoporre tutti a vaccinazione, per addomesticarci e sterilizzarci, con la complicità del proliferare delle antenne 5G e delle scie chimiche.

Infine ci sono gli italiani, col titolo di studio "terza birra media", che credono che il virus non esista più quindi possono girare senza mascherina, fare festoni in spiaggia, andare in discoteca, baciare liberamente chiunque. Anche a favore di telecamera, come nel caso di alcuni politici.
E non importa che medici, ricercatori, comitati scientifici, prefetti, ministri e il Presidente del Consiglio continuino a metterci in guardia su un'eventuale recrudescenza della pandemia: loro la mascherina non la mettono e ti prendono per un pavido coglione.

Ora ve la spiego io una cosina, come si spiegherebbe ad un bambino di 5 anni.

Bambino mio, se io ti dicessi che hai 1000€ e che questi soldi devono durarti un mese, mangeresti tutti i cioccolatini oggi oppure te li razioneresti per tutto il mese? Certo, meglio mangiare tutto il mese, senza il rischio di mal di pancia.
E se invece ti dicessi che hai 1000€ e che morirai domani alle 12, come li spenderesti? Dopo il primo momento di paura, correresti a comprare le più costose leccornie e ti sfonderesti senza pietà, vero?

Bene, se hai paura, spendi. Se hai fiducia nel futuro, risparmi. Se riesci a pianificare, risparmi. Se non hai prospettive, spendi. La regola è più o meno quella.

Dopo due mesi di quarantena, i locali del divertimento, le strutture ricettive, i bar e i ristoranti sono usciti stremati. Molti non hanno riaperto, altri ancora hanno adottato una strategia che per adesso sta pagando: negano l'esistenza del virus. Qui ormai NESSUN barista, barman, cameriere e cassiere di bar, ristoranti e pub indossa (propriamente) la mascherina. Ce l'hanno calata sul mento, col naso di fuori, al polso o al gomito... e molto spesso non la indossano affatto.
Indossare la mascherina trasmette al cliente un senso di pericolo, di incertezza. Alcune signore iperconvinte scelgono di comprare in negozi dove non sono costrette ad indossarla! Io invece non entro in bar dove ci sono più di 3-4 persone, per dire.

Ecco la regola che diventa il suo esatto contrario: rinnegare la paura per far spendere. 

I nemici dei negazionisti sono proprio i governanti, quelli che secondo loro li hanno ridotti alla fame. Sono ormai di un'altra era geologica gli applausi dal balcone nei confronti del personale ospedaliero. Qui il disprezzo per le categorie che ci hanno salvato il culo è all'apice della sua malvagità.

E ovviamente i negazionisti sono sostenuti dall'opposizione, che al momento cavalca la tigre: queste teorie diventano sostegno perfino per le loro storiche battaglie contro i migranti. L'assurdo è che, mentre dichiarano che il virus è morto tra gli italiani, è vivissimo nei migranti che approdano sulle nostre coste.
Cari i miei bimbetti di cinque anni, stronzate! Se continuerete a non indossare le mascherine, ci attende un inverno decisamente peggiore di quello trascorso!
luglio 10, 2020 luglio 10, 2020

Senza fiato

Cos'avranno in comune Rufus Wainwright, cantautore canadese classe 1973, e Katie Melua, cantautrice trentacinquenne britannica di origini georgiane?
I polmoni. Due gran bei polmoni ciascuno.

Il loro stile di canto è "meno volte prendo fiato, più sono figo/a", ed è vero: l'interpretazione ne giova parecchio, ma in qualche caso il gioco si spinge oltre. Vi invito ad ascoltare - senza andare in ansia, mi raccomando - due meravigliosi brani; per ciascuno di loro è quello che più si avvicina a Rapput di Claudio Bisio (che inserisco come bonus track :) ).

Buon ascolto!





giugno 17, 2020 giugno 17, 2020

Instant karma

Pensi che sia la tua giornata fortunata quando invece di sei Chicken McNuggets gratis, te ne mettono sette per errore.
Pensi che il karma sia una merda quando, mentre li mangi, scopri con certezza che uno dei dipendenti ha un gatto a pelo lungo.
giugno 10, 2020 giugno 10, 2020

Una delle poesie più belle mai lette

L'ho ripescata da una vecchia corrispondenza del 2007, e trovo che sia di una forza e di una delicatezza stravolgenti.


PENSALE PETALI

Tutto il tempo è desiderio e l'amore ci dimentica
ma io so il tuo nome e tu il mio:
perderti sarebbe interdire il mio bisogno di te
fino all'entropia degli elementi.
Amarti mi è importante come un dogma di fede,
come respirare dopo minuti obbligati sott'acqua.
Di ogni cosa le parole fanno scempio:
i poeti lo sanno, per questo muoiono tristi.
Ma queste mie accettale:
pensale petali e non grammatica,
sentile labbra e non teoria.

(Christian Frascella)