Non avendo un cazzo da fare, ho cercato la risposta ad una oziosissima domanda che mi sono sempre fatto: quali sono i giorni del calendario SEMPRE in quaresima?
Dal 10 al 21 marzo, inclusi.
Le Ceneri possono oscillare tra il 4 febbraio, con Pasqua il 22 marzo, al 10 marzo, con Pasqua nell'ultima data possibile, ossia il 25 aprile.
Curiosità: mentre qualcuno potrebbe ricordare la Pasqua il 25 aprile (fu nel 1943), la Pasqua il 22 marzo no, poiché fu nel 1818; la prossima sarà nel 2285!
aprile 28, 2020
aprile 28, 2020
aprile 19, 2020
aprile 19, 2020
Attenti, miei conterronei!
Amici e amiche meridionali, sta cosa della fase anal... ehm... fase 2 è MOLTO pericolosa.
Sono malpensante: hanno già cominciato da tempo a documentare (tendenziosamente ed anche falsamente) la nostra scarsa attitudine al rispetto delle regole.
Qualora dovessimo trovarci qui al Sud con una recrudescenza del contagio da Covid-19, non ci aiuterà nessuno. E, statisticamente, è tutt'altro che improbabile. Daranno la colpa a noi, dovranno distogliere l'attenzione dalle porcate lombarde, crocifiggerci come i nuovi untori.
Ma, soprattutto, il nostro sistema sanitario - già alle pezze - non reggerà!
State attenti, fate i bravi e proteggete voi e i vostri cari.
Sono malpensante: hanno già cominciato da tempo a documentare (tendenziosamente ed anche falsamente) la nostra scarsa attitudine al rispetto delle regole.
Qualora dovessimo trovarci qui al Sud con una recrudescenza del contagio da Covid-19, non ci aiuterà nessuno. E, statisticamente, è tutt'altro che improbabile. Daranno la colpa a noi, dovranno distogliere l'attenzione dalle porcate lombarde, crocifiggerci come i nuovi untori.
Ma, soprattutto, il nostro sistema sanitario - già alle pezze - non reggerà!
State attenti, fate i bravi e proteggete voi e i vostri cari.
aprile 15, 2020
aprile 15, 2020
Niente abbracci!
Fatevi i conti. Per ALMENO un anno, niente abbracci.
Non ne usciremo facilmente, quindi lamentarsi col governo e promettergli vendetta non servirà a nulla.
Non servirà nemmeno aggredire i runner, quelli che saltano le file o chi vi starnutisce in facc... no, quelli picchiateli FORTE!
Avremo ancora a che fare col traffico, con le zanzare, con il partner rompicoglioni, col collega infame, con i 40°C all'ombra, con il freddo improvviso, con la pizza bruciata e il ferro da stiro rotto. E in più col coronavirus, con il suo corollario di amuchina, ansia, guanti, mascherine, candeggina, lutti, paura, tristezza, chiusure e riaperture.
Cerchiamo di capire come vivere con meno risorse, meno affetto, meno tutto.
E escludiamo dalla nostra vita chi del poco non si accontenta, poiché prima o poi, quel di più lo chiederà a noi.
Non andrà tutto bene. Non sarà come prima. Non perseveriamo inutilmente!
Non ne usciremo facilmente, quindi lamentarsi col governo e promettergli vendetta non servirà a nulla.
Non servirà nemmeno aggredire i runner, quelli che saltano le file o chi vi starnutisce in facc... no, quelli picchiateli FORTE!
Avremo ancora a che fare col traffico, con le zanzare, con il partner rompicoglioni, col collega infame, con i 40°C all'ombra, con il freddo improvviso, con la pizza bruciata e il ferro da stiro rotto. E in più col coronavirus, con il suo corollario di amuchina, ansia, guanti, mascherine, candeggina, lutti, paura, tristezza, chiusure e riaperture.
Cerchiamo di capire come vivere con meno risorse, meno affetto, meno tutto.
E escludiamo dalla nostra vita chi del poco non si accontenta, poiché prima o poi, quel di più lo chiederà a noi.
Non andrà tutto bene. Non sarà come prima. Non perseveriamo inutilmente!
aprile 13, 2020
aprile 13, 2020
La Fase 2
Attenti a cosa succederà nella Fase 2!
Così come il contenimento dell'epidemia è stato, in modo sciagurato, INTERAMENTE affidato al singolo cittadino, allo stesso modo verrà delegato al singolo lavoratore.
E stavolta non ci saranno sindacati, sanitari o Forze dell'Ordine a controllare e sanzionare, visto che sarà sempre colpa del dipendente.
Sta' a vedere 'mpò, Ci'!
Lo diceva pure Freud che la fase due era quella anale!
Così come il contenimento dell'epidemia è stato, in modo sciagurato, INTERAMENTE affidato al singolo cittadino, allo stesso modo verrà delegato al singolo lavoratore.
E stavolta non ci saranno sindacati, sanitari o Forze dell'Ordine a controllare e sanzionare, visto che sarà sempre colpa del dipendente.
Sta' a vedere 'mpò, Ci'!
Lo diceva pure Freud che la fase due era quella anale!
aprile 12, 2020
aprile 12, 2020
Ad imperitura memoria
12 Aprile 2020, è Pasqua.
Il prezzo della benzina è di 1,35€/l.
Scuola chiusa e lezioni online. Esami annullati. Resta la maturità con la sola prova orale online. I ragazzi di terza media devono presentare una tesina.
Le misure di distanza interpersonale sono obbligatorie e funzionano.
Nastro adesivo su pavimenti nei negozi di alimentari e in altre strutture per mantenere la distanza tra i clienti di almeno un metro. Le cassiere hanno le visiere sui volti e in farmacia hanno installato i parafiato.
Numero limitato di persone all'interno dei negozi, ci sono le file alle porte. Sempre distanti.
Sono aperti solo i negozi di prima necessità.
McDonalds è chiuso in tutto il mondo.
Parchi, sentieri, intere città ferme.
Intere stagioni sportive cancellate. Europei di calcio e Olimpiadi rinviati al 2021.
Concerti, tour, festival, eventi di intrattenimento, tutti annullati.
Matrimoni, battesimi, comunioni, cresime annullati.
Non vengono celebrati nemmeno i funerali: al nord le bare con i caduti vengono trasportate con camion militari fuori provincia per essere cremate.
Nessuna messa, nemmeno a Pasqua. Nessuna processione nella Settimana Santa. Non era mai successo che la Madonna non uscisse la notte del Giovedì Santo!
Nessuna riunione di 50 persone o più, poi 20 o più, ora 2 o più.
Nessun contatto diretto se non con familiari conviventi.
La Villa comunale è aperta solo per ragazzi autistici accompagnati.
Mancano le mascherine e i cittadini che sanno cucire le fanno per tutti.
Distillerie, marchi di moda e altre aziende stanno cambiando le loro linee di produzione per aiutare a produrre visiere, mascherine, camici, disinfettanti in gel.
Il governo chiude i confini. Solo traffico merci o rimpatri di connazionali.
Le sanzioni pecuniarie sono inflitte per le violazioni delle regole.
Conferenze stampa quotidiane dalla Protezione Civile con aggiornamenti quotidiani su nuovi casi, guarigione e decessi. Alle 18 ogni giorno.
Si può uscire per far la spesa, un solo membro del nucleo familiare e dotato di mascherina e guanti.
I dipendenti di attività primarie ancora in servizio hanno paura di andare al lavoro.
Il personale medico ha paura di tornare a casa dalle loro famiglie.
Si tratta della pandemia globale Covid-19 proclamata nel febbraio 2020.
Siamo in lockdown dall’8 marzo.
Oggi è il 36esimo giorno di quarantena.
(Trovata su FB e riadattata)
Il prezzo della benzina è di 1,35€/l.
Scuola chiusa e lezioni online. Esami annullati. Resta la maturità con la sola prova orale online. I ragazzi di terza media devono presentare una tesina.
Le misure di distanza interpersonale sono obbligatorie e funzionano.
Nastro adesivo su pavimenti nei negozi di alimentari e in altre strutture per mantenere la distanza tra i clienti di almeno un metro. Le cassiere hanno le visiere sui volti e in farmacia hanno installato i parafiato.
Numero limitato di persone all'interno dei negozi, ci sono le file alle porte. Sempre distanti.
Sono aperti solo i negozi di prima necessità.
McDonalds è chiuso in tutto il mondo.
Parchi, sentieri, intere città ferme.
Intere stagioni sportive cancellate. Europei di calcio e Olimpiadi rinviati al 2021.
Concerti, tour, festival, eventi di intrattenimento, tutti annullati.
Matrimoni, battesimi, comunioni, cresime annullati.
Non vengono celebrati nemmeno i funerali: al nord le bare con i caduti vengono trasportate con camion militari fuori provincia per essere cremate.
Nessuna messa, nemmeno a Pasqua. Nessuna processione nella Settimana Santa. Non era mai successo che la Madonna non uscisse la notte del Giovedì Santo!
Nessuna riunione di 50 persone o più, poi 20 o più, ora 2 o più.
Nessun contatto diretto se non con familiari conviventi.
La Villa comunale è aperta solo per ragazzi autistici accompagnati.
Mancano le mascherine e i cittadini che sanno cucire le fanno per tutti.
Distillerie, marchi di moda e altre aziende stanno cambiando le loro linee di produzione per aiutare a produrre visiere, mascherine, camici, disinfettanti in gel.
Il governo chiude i confini. Solo traffico merci o rimpatri di connazionali.
Le sanzioni pecuniarie sono inflitte per le violazioni delle regole.
Conferenze stampa quotidiane dalla Protezione Civile con aggiornamenti quotidiani su nuovi casi, guarigione e decessi. Alle 18 ogni giorno.
Si può uscire per far la spesa, un solo membro del nucleo familiare e dotato di mascherina e guanti.
I dipendenti di attività primarie ancora in servizio hanno paura di andare al lavoro.
Il personale medico ha paura di tornare a casa dalle loro famiglie.
Si tratta della pandemia globale Covid-19 proclamata nel febbraio 2020.
Siamo in lockdown dall’8 marzo.
Oggi è il 36esimo giorno di quarantena.
(Trovata su FB e riadattata)
aprile 04, 2020
aprile 04, 2020
Chopin, così moderno
Uno dei suoi brani più conosciuti è il Preludio Op.28 N.20 in do minore. Uno dei più semplici da suonare, ma tra i più difficili da interpretare poiché all'esecutore è richiesto un completo ed assoluto controllo del pianoforte.
E' lungo solo 12 battute ma è sicuramente catalogabile tra i brani più emozionanti e più tristi della musica classica.
Eccolo qui in tutto il suo splendore:
Ma perché è così famoso o per lo meno ci suscita una sensazione di "déjà-vu"? Perché in molti l'hanno utilizzato così com'è o reinterpretandolo.
Celentano l'ha trasformato completamente, lasciandosi ispirare per "Ti penso e cambia il mondo" nel 2011:
I brasiliani Angra, un gruppo heavy metal ispirato ai Dream Theater (almeno ai tempi di Andrè Matos), ne hanno fatto nel 2001 una ballata in inglese, Visions Prelude:
Infine Barry Manilow, autore della più conosciuta "Mandy", nei suoi live apriva e chiudeva la sua "Could it be magic" con quelle meravigliose dodici battute:
Buon ascolto!
marzo 31, 2020
marzo 31, 2020
Il tempo individuale
Il tempo è relativo. C'è il tempo storico, collettivo, che si misura col calendario e con l'orologio e poi c'è quello individuale. Ciascuno di noi ha una sua idea di tempo, e non mi riferisco semplicemente a quando ti trovi dal lato sbagliato della porta del bagno.
Parlo proprio dell'idea di tempo e dell'utilizzo stesso del tempo che ciascuno fa. Parlo della velocità di intuizione delle cose, che riduce di molto i disagi, ma aumenta i problemi; parlo del fatto che c'è chi a 30 anni si sente maturo ed "arrivato" e chi a 60 non vuole invecchiare; parlo di questo periodo strano in cui siamo imprigionati in casa e non sappiamo più che giorno della settimana è.
Proprio perché il tempo passa in modo diverso per ciascuno, tutti avanzeremo in modo differente verso il futuro. Come atomi sparsi che non formano più molecole, ci affidiamo quotidianamente a persone diverse per trascorrere il tempo. Ad esempio, se prima trascorrevamo il tempo coi nostri colleghi di lavoro e magari uscivamo con loro, ora ciascuno sta "frequentando" altre persone, cercando compagnia di altra gente. Il tempo sarà condiviso con altre persone e alla fine i colleghi si ritroveranno estranei.
Un po' come quando qualcuno parte per un lungo viaggio e si aspetta che, al suo ritorno, tutto sia rimasto uguale. Lui ha vissuto il suo tempo individuale, mentre tutti i suoi colleghi (tra di loro), la sua comitiva (al suo interno), i suoi parenti (nei loro rapporti stretti), hanno vissuto rispettivamente il proprio tempo collettivo.
Il guaio, il vero guaio, sarà che TUTTI avremo il nostro tempo individuale da confrontare con quello degli altri. E saranno dolori! Forti, pungenti, devastanti!
Parlo proprio dell'idea di tempo e dell'utilizzo stesso del tempo che ciascuno fa. Parlo della velocità di intuizione delle cose, che riduce di molto i disagi, ma aumenta i problemi; parlo del fatto che c'è chi a 30 anni si sente maturo ed "arrivato" e chi a 60 non vuole invecchiare; parlo di questo periodo strano in cui siamo imprigionati in casa e non sappiamo più che giorno della settimana è.
Proprio perché il tempo passa in modo diverso per ciascuno, tutti avanzeremo in modo differente verso il futuro. Come atomi sparsi che non formano più molecole, ci affidiamo quotidianamente a persone diverse per trascorrere il tempo. Ad esempio, se prima trascorrevamo il tempo coi nostri colleghi di lavoro e magari uscivamo con loro, ora ciascuno sta "frequentando" altre persone, cercando compagnia di altra gente. Il tempo sarà condiviso con altre persone e alla fine i colleghi si ritroveranno estranei.
Un po' come quando qualcuno parte per un lungo viaggio e si aspetta che, al suo ritorno, tutto sia rimasto uguale. Lui ha vissuto il suo tempo individuale, mentre tutti i suoi colleghi (tra di loro), la sua comitiva (al suo interno), i suoi parenti (nei loro rapporti stretti), hanno vissuto rispettivamente il proprio tempo collettivo.
Il guaio, il vero guaio, sarà che TUTTI avremo il nostro tempo individuale da confrontare con quello degli altri. E saranno dolori! Forti, pungenti, devastanti!
marzo 21, 2020
marzo 21, 2020
Cinismo
Ieri, lodando il post che ho scritto, qualcuno diceva che riesco a mettermi nei panni degli altri.
Bene. Ora bilancio con una buona dose di cinismo.
Siamo al 21 marzo, passerà la primavera e probabilmente tutta l'estate prima di poter vedere la luce in fondo al tunnel.
Molte aziende falliranno, molte partite IVA non riapriranno l'attività, coperte di debiti e in cronica mancanza di liquidità. Sì, la cosa più grave è che alla fine mancheranno i soldi. Ci saranno pochi dipendenti ad aver conservato il posto con lo stipendio intatto.
Allora vorrò vederli, i venditori di emozioni, a proporre il cocktail a 8€ e lo spritz a 5€. Chi potrà permettersi qui una pizza a 9€? Una spina a 6€?
Vorrò vedere gli spacciatori di monolocali spillare 500€ per "stanza in semiperiferia, termoautonomo, vicinanze metro, 4° piano senza ascensore".
Vorrò proprio vedere come potranno chiedere 1500€ al mese per un appartamentino (in cui stipare anche 8 persone) in un paesotto marittimo in Calabria.
Mi piacerà moltissimo guardare negli occhi chi oserà chiedere 20-30€ l'ora per ripetizioni di matematica alle superiori.
Chiuderemo per lutto. Poi chiuderemo per fame. Infine chiuderemo per vergogna.
Bene. Ora bilancio con una buona dose di cinismo.
Siamo al 21 marzo, passerà la primavera e probabilmente tutta l'estate prima di poter vedere la luce in fondo al tunnel.
Molte aziende falliranno, molte partite IVA non riapriranno l'attività, coperte di debiti e in cronica mancanza di liquidità. Sì, la cosa più grave è che alla fine mancheranno i soldi. Ci saranno pochi dipendenti ad aver conservato il posto con lo stipendio intatto.
Allora vorrò vederli, i venditori di emozioni, a proporre il cocktail a 8€ e lo spritz a 5€. Chi potrà permettersi qui una pizza a 9€? Una spina a 6€?
Vorrò vedere gli spacciatori di monolocali spillare 500€ per "stanza in semiperiferia, termoautonomo, vicinanze metro, 4° piano senza ascensore".
Vorrò proprio vedere come potranno chiedere 1500€ al mese per un appartamentino (in cui stipare anche 8 persone) in un paesotto marittimo in Calabria.
Mi piacerà moltissimo guardare negli occhi chi oserà chiedere 20-30€ l'ora per ripetizioni di matematica alle superiori.
Chiuderemo per lutto. Poi chiuderemo per fame. Infine chiuderemo per vergogna.
La prima cosa bella
La prima cosa bella di sabato 21 marzo 2020, primavera, è la persona con cui condividete questa stagione segregata.
Amatela, ringraziatela, poteva andarvi male, poteva toccarvi, chessò, Pablo Neruda. Il poeta era un grand’uomo, ma non facile come coinquilino forzato. Nel romanzo "Lungo petalo di mare" Isabel Allende lo immagina, per motivi di sicurezza, recluso in un piccolo appartamento con la seconda moglie, Delia. Lei aveva rinunciato a tutto, anche all’arte, per stargli vicino, ma lui dava di matto, girava come un animale in gabbia tra le quattro mura, con la barba lunga “declamando con lugubre intonazione versi antichi e altri incompleti”.
Nella realtà Neruda, vecchio e malato, si chiuse davvero nella meravigliosa casa sul mare a Isla Negra con la terza moglie Matilde. Non fu un compagno migliore. Oltre a dare di matto, declamare, bere a tutto spiano, fumare e imprecare, lei lo sorprese dalla finestra a letto con la propria nipote venuta in visita di gran cortesia. E tuttavia in quei domestici inferni scriveva versi che oggi potete donare alla persona che avete accanto, che state riscoprendo o ancor più valutando e con la quale sareste perfino disposti a restare così, fino alla fine dei giorni: “In questo territorio, dai tuoi piedi alla tua fronte, camminando, camminando, camminando, passerò la mia vita”.
(Gabriele Romagnoli su Repubblica.it)
Amatela, ringraziatela, poteva andarvi male, poteva toccarvi, chessò, Pablo Neruda. Il poeta era un grand’uomo, ma non facile come coinquilino forzato. Nel romanzo "Lungo petalo di mare" Isabel Allende lo immagina, per motivi di sicurezza, recluso in un piccolo appartamento con la seconda moglie, Delia. Lei aveva rinunciato a tutto, anche all’arte, per stargli vicino, ma lui dava di matto, girava come un animale in gabbia tra le quattro mura, con la barba lunga “declamando con lugubre intonazione versi antichi e altri incompleti”.
Nella realtà Neruda, vecchio e malato, si chiuse davvero nella meravigliosa casa sul mare a Isla Negra con la terza moglie Matilde. Non fu un compagno migliore. Oltre a dare di matto, declamare, bere a tutto spiano, fumare e imprecare, lei lo sorprese dalla finestra a letto con la propria nipote venuta in visita di gran cortesia. E tuttavia in quei domestici inferni scriveva versi che oggi potete donare alla persona che avete accanto, che state riscoprendo o ancor più valutando e con la quale sareste perfino disposti a restare così, fino alla fine dei giorni: “In questo territorio, dai tuoi piedi alla tua fronte, camminando, camminando, camminando, passerò la mia vita”.
(Gabriele Romagnoli su Repubblica.it)