Era una tranquilla giornata di giugno quando in via San Cristofano (zona Santa Croce) venne ritrovato il cadavere orrendamente sgozzato di una prostituta di nome Mariuccia.
I Birri (poliziotti di allora), non sapendo chi potesse essere il colpevole, tennero d’occhio i banchi di pegno e, di lì a poco, su uno di questi spuntò un vestito della vittima.
Grazie agli abiti, i Birri risalirono ad un tal Antonio di Vittorio Giani, barbiere nella buca del portone di Anna Lena (zona via Romana).
Il giovane 22enne non ci mise molto a confessare l’orrendo omicidio per ragioni di banale gelosia e il lunedì successivo, l’11 giugno, fu impiccato davanti ad una folla immensa formata per lo più da sui colleghi che per l’occasione avevano chiuso bottega.
Dopo l’esecuzione, i barbieri decisero bene di tener chiuso tutti i lunedì.
(da "I killer più efferati di sempre")
dicembre 21, 2018
dicembre 21, 2018
dicembre 11, 2018
dicembre 11, 2018
Il pezzo di puzzle
La verità è che il messaggio universale trascende
in una sorta di ritornello sentimentale
e tutto quello che resta
è solo perimetro.
(I.L.)
in una sorta di ritornello sentimentale
e tutto quello che resta
è solo perimetro.
(I.L.)
dicembre 07, 2018
dicembre 07, 2018
Il duello epico tra Gesuiti e Francescani
Una vecchia e lunghissima barzelletta per rinfrancar lo spirito...
Gesuiti e Francescani condividevano un convento, in due ali diverse, ma la convivenza era molto difficile.
Decisero un giorno di sfidarsi a duello per ottenere l'intero convento; gli abati si incontrarono per concordare come sarebbe avvenuta la contesa finale.
Testa o croce? Testa per i gesuiti, e l'abate scelse la Teologia... però l'abate francescano decise che il duello sarebbe avvenuto senza parlare.
Il gesuita torna dai fratelli e dice: "Siamo stati fortunati! Per la teologia manderemo Tommaso, il più sapiente dei nostri!"
Il francescano, mogio mogio, ai suoi dice "Non ce la faremo mai! Sulla teologia sono imbattibili! Chi manderemo mai?"
Un umile fraticello alza la mano e propone: "Nelle cucine staremo caldi, in caso di sconfitta. Daremo l'incarico al cuoco Alfonso, così - se perderà - subirà le conseguenze dividendo le stanze con noi." Così fu.
I due si incontrarono il giorno dopo nel chiostro in un silenzio tagliente, con tutti i padri e i frati intorno.
Comincia il gesuita Tommaso, che alza l'indice.
Il francescano Alfonso alza indice e medio.
Risponde Tommaso con pollice indice e medio.
Alfonso indica la sua tempia con l'indice.
Tommaso estrae dal saio una mela e la porge ad Alfonso.
Alfonso prende un pezzo di pane e lo lancia al gesuita, il quale si alza ed esclama "mi arrendo, avete vinto!"
Applausi, giubilo e feste da parte dei francescani per l'umile cuoco diventato eroe!
I gesuiti si riunirono in preghiera ma l'abate non resistette e chiese: "Ma che vi siete detti? Perché ti sei arreso?"
Tommaso disse: "L'indice indicava che Dio è uno. Lui mi ha risposto che ha mandato suo Figlio. Io ho risposto con la Trinità. Lui ha invece asserito il primato dell'uomo con la sua mente, il libero arbitrio. Gli ho ricordato che la mela ha dato origine alla tentazione del peccato. Lui però ha detto che Cristo spezzando il pane si è immolato salvandoci. E come potevo io ribattere a questa immane verità teologica?"
I francescani dall'altra parte erano presi dai festeggiamenti, buon vino e una buona cena. Alfonso sulla sedia gestatoria era l'eroe del giorno.
L'abate chiese, vinto dalla curiosità: "Ma che vi siete detti? Perché si è arreso?"
E il cuoco: "Quello ha detto che mi cecava n'occhio, e io ce ne cecavo due! M'hattetto che me ne cecava tre, e ci ho detto che era proprio scemo! Si sarà offeso, perché m'ha detto che mi potevo ritirare a manciare! Na mela! Ma quello è proprio scemo! Ci ho tirato appresso il pane, che quello tenevo in tasca, e se n'è andato lui a manciare!"
Gesuiti e Francescani condividevano un convento, in due ali diverse, ma la convivenza era molto difficile.
Decisero un giorno di sfidarsi a duello per ottenere l'intero convento; gli abati si incontrarono per concordare come sarebbe avvenuta la contesa finale.
Testa o croce? Testa per i gesuiti, e l'abate scelse la Teologia... però l'abate francescano decise che il duello sarebbe avvenuto senza parlare.
Il gesuita torna dai fratelli e dice: "Siamo stati fortunati! Per la teologia manderemo Tommaso, il più sapiente dei nostri!"
Il francescano, mogio mogio, ai suoi dice "Non ce la faremo mai! Sulla teologia sono imbattibili! Chi manderemo mai?"
Un umile fraticello alza la mano e propone: "Nelle cucine staremo caldi, in caso di sconfitta. Daremo l'incarico al cuoco Alfonso, così - se perderà - subirà le conseguenze dividendo le stanze con noi." Così fu.
I due si incontrarono il giorno dopo nel chiostro in un silenzio tagliente, con tutti i padri e i frati intorno.
Comincia il gesuita Tommaso, che alza l'indice.
Il francescano Alfonso alza indice e medio.
Risponde Tommaso con pollice indice e medio.
Alfonso indica la sua tempia con l'indice.
Tommaso estrae dal saio una mela e la porge ad Alfonso.
Alfonso prende un pezzo di pane e lo lancia al gesuita, il quale si alza ed esclama "mi arrendo, avete vinto!"
Applausi, giubilo e feste da parte dei francescani per l'umile cuoco diventato eroe!
I gesuiti si riunirono in preghiera ma l'abate non resistette e chiese: "Ma che vi siete detti? Perché ti sei arreso?"
Tommaso disse: "L'indice indicava che Dio è uno. Lui mi ha risposto che ha mandato suo Figlio. Io ho risposto con la Trinità. Lui ha invece asserito il primato dell'uomo con la sua mente, il libero arbitrio. Gli ho ricordato che la mela ha dato origine alla tentazione del peccato. Lui però ha detto che Cristo spezzando il pane si è immolato salvandoci. E come potevo io ribattere a questa immane verità teologica?"
I francescani dall'altra parte erano presi dai festeggiamenti, buon vino e una buona cena. Alfonso sulla sedia gestatoria era l'eroe del giorno.
L'abate chiese, vinto dalla curiosità: "Ma che vi siete detti? Perché si è arreso?"
E il cuoco: "Quello ha detto che mi cecava n'occhio, e io ce ne cecavo due! M'hattetto che me ne cecava tre, e ci ho detto che era proprio scemo! Si sarà offeso, perché m'ha detto che mi potevo ritirare a manciare! Na mela! Ma quello è proprio scemo! Ci ho tirato appresso il pane, che quello tenevo in tasca, e se n'è andato lui a manciare!"
ottobre 18, 2018
ottobre 18, 2018
L'Incredibile Performance Di Un Uomo Morto
Sono un viso pavido,
in tasca ho solo stoffa
e non quella dell’eroe.
Segnali che ora fumano
e un’ascia che si affila
nel vuoto sterminato tra di noi.
Io non porto mai dietro, mai
né rimpianti o perché,
neanche adesso che lascerò
ogni pagina di te.
Scocca anche una lacrima
e rallenta sulle labbra
che si piegano all’ingiù.
Se ti guardo piangere
vedo solo quelle gocce
come frecce che cadono, bellissime.
Non raccoglierò niente, sai.
Perdo tutto così,
e se adesso mi assalirai
io non sarò già più qui.
Non rimangono resti,
né ferite o alcunché.
Sono bravo a riscrivere
ogni capitolo di me.
(Brividi inogniddove già al primo ascolto!)
in tasca ho solo stoffa
e non quella dell’eroe.
Segnali che ora fumano
e un’ascia che si affila
nel vuoto sterminato tra di noi.
Io non porto mai dietro, mai
né rimpianti o perché,
neanche adesso che lascerò
ogni pagina di te.
Scocca anche una lacrima
e rallenta sulle labbra
che si piegano all’ingiù.
Se ti guardo piangere
vedo solo quelle gocce
come frecce che cadono, bellissime.
Non raccoglierò niente, sai.
Perdo tutto così,
e se adesso mi assalirai
io non sarò già più qui.
Non rimangono resti,
né ferite o alcunché.
Sono bravo a riscrivere
ogni capitolo di me.
(Brividi inogniddove già al primo ascolto!)
ottobre 17, 2018
ottobre 17, 2018
Tu non sei altro che bellezza
Che cosa succede se io bacio tutti i luoghi del tuo corpo che ti hanno insegnato ad odiare?
Cosa succede se poso le mani su di te e le lascio così, abbastanza a lungo finchè il mio calore aderisce al tuo e tu dimentichi che fra la mia pelle e la tua c’è spazio?
Che cosa succede se mi piace tutto ciò che ti hanno detto di detestare e passo le mie giornate a sporcare il tuo cervello ben lavato?
Che succede se ti mostro nuove immagini di te stessa che hai accuratamente evitato di vedere allo specchio?
E se ti dicessi che tutto quello che dicono è sbagliato e iniziassi a riempire le tue orecchie con parole vere in una lingua che conosci ma hai smesso di parlare?
Che cosa succede se pianto nuovi fiori nei luoghi ispidi dentro di te e ti insegno i loro nomi e le stagioni della loro fioritura?
Che cosa succede se ti chiedo di non reciderli e permettere che invadano le tue vie e decorino tutta la tua vita?
Succede che non ti permetto di dimenticare mai che non sei altro che bellezza.
Tyler Knott Gregson
Cosa succede se poso le mani su di te e le lascio così, abbastanza a lungo finchè il mio calore aderisce al tuo e tu dimentichi che fra la mia pelle e la tua c’è spazio?
Che cosa succede se mi piace tutto ciò che ti hanno detto di detestare e passo le mie giornate a sporcare il tuo cervello ben lavato?
Che succede se ti mostro nuove immagini di te stessa che hai accuratamente evitato di vedere allo specchio?
E se ti dicessi che tutto quello che dicono è sbagliato e iniziassi a riempire le tue orecchie con parole vere in una lingua che conosci ma hai smesso di parlare?
Che cosa succede se pianto nuovi fiori nei luoghi ispidi dentro di te e ti insegno i loro nomi e le stagioni della loro fioritura?
Che cosa succede se ti chiedo di non reciderli e permettere che invadano le tue vie e decorino tutta la tua vita?
Succede che non ti permetto di dimenticare mai che non sei altro che bellezza.
Tyler Knott Gregson
settembre 12, 2018
settembre 12, 2018
La mia prima auto
La mia prima auto, nel 1991, fu una FIAT 127 del 1978 mai revisionata. Era un regalo di un amico di famiglia per il quale non dovetti nemmeno pagare il passaggio di proprietà.
Riuscii ad uscirci un paio di mesi, finché non fui fermato dai Carabinieri e "invitato" a non farla più girare.
A 80kmh cominciava a vibrare come una centrifuga e puzzava di bruciato!
Avevo messo il nastro per pacchi sui fori della ruggine e poi l'avevo verniciata con lo spray bianco.
Vi assicuro che fu utilissima per imparare a guidare e prendere le misure: aveva i paraurti in acciaio, quindi avevo sempre ragione io!
Il mio primo giro in quella macchina fu tragicomico: un'amica mi costrinse ad accompagnarla ad un appuntamento dall'altra parte della città e coinvolse altre due amiche con entusiasmo. Francamente non me la sentivo di attraversare la città nel traffico del sabato sera, quindi presi la superstrada per andare più veloce e rischiare di meno.
Davanti c'era lei che mi diceva: "VAI PIU' VELOCE, SENNO' SE NE VANNO!", le due sventurate dietro avevano cominciato a recitare il Rosario. Giuro!
Riuscii ad uscirci un paio di mesi, finché non fui fermato dai Carabinieri e "invitato" a non farla più girare.
A 80kmh cominciava a vibrare come una centrifuga e puzzava di bruciato!
Avevo messo il nastro per pacchi sui fori della ruggine e poi l'avevo verniciata con lo spray bianco.
Vi assicuro che fu utilissima per imparare a guidare e prendere le misure: aveva i paraurti in acciaio, quindi avevo sempre ragione io!
Il mio primo giro in quella macchina fu tragicomico: un'amica mi costrinse ad accompagnarla ad un appuntamento dall'altra parte della città e coinvolse altre due amiche con entusiasmo. Francamente non me la sentivo di attraversare la città nel traffico del sabato sera, quindi presi la superstrada per andare più veloce e rischiare di meno.
Davanti c'era lei che mi diceva: "VAI PIU' VELOCE, SENNO' SE NE VANNO!", le due sventurate dietro avevano cominciato a recitare il Rosario. Giuro!
settembre 10, 2018
settembre 10, 2018
Sull'apertura domenicale dei negozi
Voi sapete che i cinesi stanno aperti sempre, vero?
Il negozio sulla SS106 a Montauro il giorno di Natale è aperto, ma non ha dipendenti italiani.
Qui manca poco, ma succederà anche quello. E qui hanno dipendenti italiani.
Avremmo dovuto difenderci da loro, dicevano. E invece dice che dobbiamo difenderci dagli ipermercati, quelli che aprono pure il primo maggio. Quelli cattivi che fanno chiudere i negozi di prossimità. Quelli che sfruttano i lavoratori, che non pagano gli straordinari e i festivi.
Lampadina led 2800K E14 35W nominali, dai cinesi €3,90. Da Amazon, 60W nominali, la confezione da 10 a €23,90. Risparmio più di 15€.
Faretto led 3000K MR16 50W nominali, dai cinesi €5,50. Da Amazon la confezione da 6 a €15,99. Risparmio 17€.
A chi ho rubato quei 32€? Ai cinesi? Ai diritti dei lavoratori Amazon? Agli ipermercati? Ai diritti dei lavoratori dei centri commerciali? Ai negozietti? Ai padri di famiglia che li gestiscono?
O semplicemente li ho risparmiati e li spenderò altrove, facendo ugualmente girare l'economia?
Il negozio sulla SS106 a Montauro il giorno di Natale è aperto, ma non ha dipendenti italiani.
Qui manca poco, ma succederà anche quello. E qui hanno dipendenti italiani.
Avremmo dovuto difenderci da loro, dicevano. E invece dice che dobbiamo difenderci dagli ipermercati, quelli che aprono pure il primo maggio. Quelli cattivi che fanno chiudere i negozi di prossimità. Quelli che sfruttano i lavoratori, che non pagano gli straordinari e i festivi.
Lampadina led 2800K E14 35W nominali, dai cinesi €3,90. Da Amazon, 60W nominali, la confezione da 10 a €23,90. Risparmio più di 15€.
Faretto led 3000K MR16 50W nominali, dai cinesi €5,50. Da Amazon la confezione da 6 a €15,99. Risparmio 17€.
A chi ho rubato quei 32€? Ai cinesi? Ai diritti dei lavoratori Amazon? Agli ipermercati? Ai diritti dei lavoratori dei centri commerciali? Ai negozietti? Ai padri di famiglia che li gestiscono?
O semplicemente li ho risparmiati e li spenderò altrove, facendo ugualmente girare l'economia?
agosto 24, 2018
agosto 24, 2018
Pizza!
Ieri sera ero seduto al tavolo con una che ha ordinato una pizza impasto di soia, base margherita con poca salsa, bacon croccante, champignon freschi, ben cotta e con bufala fuori cottura.
Poi dicono che sono io quello strano, che ordino sempre una quattro stagioni con salame piccante...
Poi dicono che sono io quello strano, che ordino sempre una quattro stagioni con salame piccante...
agosto 04, 2018
agosto 04, 2018
Le tre Leggi della Sfigodinamica
Prima Legge della sfigodinamica
La sfiga non si crea né si distrugge ma si trasforma.
Postulato: Si trasforma in tragedia.
---
Seconda Legge della sfigodinamica
Non esiste una gioia al 100%.
Postulato: Non esiste nemmeno un passaggio da gioia a sfiga e viceversa, senza psicofarmaci.
---
Terza Legge della sfigodinamica
Ad ogni gioia corrisponde una sfiga uguale e contraria.
Postulato: Se ti va di culo.
La sfiga non si crea né si distrugge ma si trasforma.
Postulato: Si trasforma in tragedia.
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Seconda Legge della sfigodinamica
Non esiste una gioia al 100%.
Postulato: Non esiste nemmeno un passaggio da gioia a sfiga e viceversa, senza psicofarmaci.
---
Terza Legge della sfigodinamica
Ad ogni gioia corrisponde una sfiga uguale e contraria.
Postulato: Se ti va di culo.