Attenzione! Espresso per Napoli delle ore 00:10 in transito. Allontanarsi dalla linea gialla. Ripeto, allontanarsi dalla linea gialla.
NO! NON DA QUEL LATO!
E' che volevo vederlo da vicino quel treno. Ma non da dentro, non volevo salirci sopra. Io volevo vedere come si incastravano le ruote sui binari. Molto da vicino. Mentre era in movimento. Portandomi altrove.
luglio 20, 2011
luglio 20, 2011
luglio 16, 2011
luglio 16, 2011
Eccesso di intelligenza
Soffro di una grave malattia: eccesso d’intelligenza… o come dire dismisura o trapassamento del giusto mezzo. Che sventura! Mi manca quella soda, compatta stupidità che ti colloca un uomo nella vita, te lo fa stare fermo su tre idee sempre le stesse e prese in accatto, e del quale si dice con ammirazione che quello là sa quello che vuole.
Ma io che non voglio niente? Per forza. Per colpa di questa malattia che non lascia ombre all’illusione, ma in un baleno ti scopre tutti gli aspetti delle cose, te le fa vedere e dentro e fuori, e non solo come sono ma come erano e come saranno; te le sminuzza, te le frantuma, te le polverizza, te le annienta… e che fare, che combinare in un mondo nel quale ti pare che tutto è niente? [A. Savinio]
Ma io che non voglio niente? Per forza. Per colpa di questa malattia che non lascia ombre all’illusione, ma in un baleno ti scopre tutti gli aspetti delle cose, te le fa vedere e dentro e fuori, e non solo come sono ma come erano e come saranno; te le sminuzza, te le frantuma, te le polverizza, te le annienta… e che fare, che combinare in un mondo nel quale ti pare che tutto è niente? [A. Savinio]
luglio 04, 2011
luglio 04, 2011
La fine
Non credo di farcela. Le mie capacità sono assolutamente sottodimensionate rispetto a quello che richiede questa guerra.
Mi arrendo.
Mi arrendo.
giugno 18, 2011
giugno 18, 2011
Primo bagno, vecchi mostri
Sono appena tornato dal mio primo bagno al mare della stagione e c'è già un florilegio di mostri che fa passare la voglia di andarci.
Avvistati nell'ordine:
- coppietta di fidanzatini che, immersi nell'acqua fino alla cintola, si difendono dal freddo in modo inconsueto: lui cinge strettamente lei di spalle e comincia a ravanare nel davanti delle sue mutandine; lei geme "no no no..." (sì, certo, e io sono Carolina di Monaco!);
- mega rumena taglia conformata che fa il bagno con reggiseno color carne non foderato e bermuda scuri;
- micro gemellini di cittadinanza imprecisata che, a riva, lottano con le onde in bermuda, ciabatte stringate e calzini di lana.
Insomma, se chiudevi gli occhi, si stava benissimo.
Avvistati nell'ordine:
- coppietta di fidanzatini che, immersi nell'acqua fino alla cintola, si difendono dal freddo in modo inconsueto: lui cinge strettamente lei di spalle e comincia a ravanare nel davanti delle sue mutandine; lei geme "no no no..." (sì, certo, e io sono Carolina di Monaco!);
- mega rumena taglia conformata che fa il bagno con reggiseno color carne non foderato e bermuda scuri;
- micro gemellini di cittadinanza imprecisata che, a riva, lottano con le onde in bermuda, ciabatte stringate e calzini di lana.
Insomma, se chiudevi gli occhi, si stava benissimo.
giugno 17, 2011
giugno 17, 2011
Minchia che schifo!
Girando per la rete, ho trovato alcune iniziative che riguardano la mia città. Niente mi fa più ribrezzo, tra false ricostruzioni che assurgono a Verità per boccaloni e falsi esperti che si raccontano tra loro cos'è meglio per aiutare la gente. L'approssimazione regna sovrana e NON C'E' MODO di cambiare lo stato dell'arte.
Cioè, veramente, io mi vergogno di appartenere a questa terra, un tempo generosa, ora strozzata nelle mani di affaristi di quart'ordine.
E non ci sono parole per descrivere lo schifo: ogni volta che elenco le cose che non vanno, mi incazzo per la mia carenza lessicale. La merda è merda, punto. I figli di puttana sono figli di puttana, a-ri-punto.
La mia tristezza e la mia rabbia sono altrettanto ineffabili.
Cioè, veramente, io mi vergogno di appartenere a questa terra, un tempo generosa, ora strozzata nelle mani di affaristi di quart'ordine.
E non ci sono parole per descrivere lo schifo: ogni volta che elenco le cose che non vanno, mi incazzo per la mia carenza lessicale. La merda è merda, punto. I figli di puttana sono figli di puttana, a-ri-punto.
La mia tristezza e la mia rabbia sono altrettanto ineffabili.
giugno 16, 2011
giugno 16, 2011
Mutazioni
I cambiamenti sono sempre tragici per un abitudinario come me.
Chissà quanto pagherò per aver detto "sì" ieri. Ma se non l'avessi fatto mi sarei pentito amaramente; la speranza è sempre quella che mi vengano ripagate le sofferenze.
E magari di "guadagnare" qualcosa, alla fine.
Chissà quanto pagherò per aver detto "sì" ieri. Ma se non l'avessi fatto mi sarei pentito amaramente; la speranza è sempre quella che mi vengano ripagate le sofferenze.
E magari di "guadagnare" qualcosa, alla fine.
giugno 14, 2011
giugno 14, 2011
giugno 12, 2011
giugno 12, 2011
La mia vittoria personale
Oggi sono riuscito a mangiare le pappardelle al ragù senza farmi nemmeno una macchiolina sulla maglietta bianca!
Next level: camicia di seta ecrù.
Next level: camicia di seta ecrù.