Vergogna
Dopobarba
Ieri mattina ero in fila al bancomat. Prima di me c'era un signore.
Appena esce, sento un profumo di dopobarba, anche piuttosto dozzinale, che però mi lascia stordito ed in balia dei ricordi.
Impiego alcuni secondi, lunghissimi, per ricostruire il flash che mi aveva provocato: era il dopobarba del tipo della salagiochi sotto casa: ne erano impregnati il locale, le stecche del biliardo, il bancone, le pulsantiere dei cabinet... Tanta tanta dolce nostalgia.
Da allora non l'avevo mai più sentito. Ah, sono passati quasi 40 anni e l'ho ricordato distintamente!
Lo ripeto, ma con meno ansia.
Avevo già scritto qui qualcosa sul mio rapporto tra autostima e affetto.
A me viene spontaneo voler bene ad alcune persone, anche solo per la faccia che hanno. Da un po' di tempo cerco di farlo "gratuitamente", cioè senza che un loro rifiuto o disinteresse possa minare in qualche modo la mia autostima o mettere in discussione la mia natura.
Oh, sapete che si vive meglio così? E chissenefotte se tanto amore va perso: ne ho dell'altro. Gratis.
La chiamano ambizione
Le condizioni di partenza sono le più importanti. Al secondo posto, il numero e l'entità dei compromessi ai quali si è disposti a cedere. Al terzo posto c'è la fortuna. Al quarto, il talento.
Il talento non vale una medaglia di bronzo se i competitori hanno le tre caratteristiche precedenti.
Brainstorming
A: "Certo, Matteo. Da cosa cominciamo?"
M: "Da qualcosa di impattante, illuminante, immediato, decisivo!"
B: "Matteo, possiamo partire da un animale, ad esempio. Una tigre è abbastanza feroce? Può comunicare fierezza?"
M: "Ah, sì! Una belva feroce tipo il leone, il puma, il giaguaro, l'ippopotamo..."
A: "Matteo... l'ippopotamo?"
B: "Ma certo! Non sapete quanti morti l'anno fanno gli ippopotami? Quasi quanto gli incidenti, le droghe, le rapine, gli stupri!"
A, sussurrando a B: "Pure tu con gli elenchi? E nnamo, va!"
M: "Una cosa che fanno tutti. Quando sono tranquilli, sereni, rilassati, riposati. Vanno a Messa, no?"
A e B: "A MESSA?"
M: "Tu che fai la domenica mattina? Fai colazione, fumi una sigaretta, fai la cacca, ti lavi, ti vesti bene e tutto bello rilassato vai a Messa!"
B: "Ma... e quindi?"
M: "Chiamiamola PADRE NOSTRO, così magari qualcuno ci casca pensando che sia io."
A: "Matteo! E dai... E poi c'è già in Dio, Patria e Famiglia. Sarebbe pleonastico e poco innov..."
M: "Non si dicono le parolacce, porcod**!"
B: "E allora AVEMARIA, visto che avremo sicuramente per la prima volta una premier donna...!"
M: "EHI! Non mi nominare quella lì, porcod**!"
A: "Non si dicono le parolacce!"
M: "Vabbè, domenica mi confesso. Allora, ricapitolando: quello no, quella no, l'Eterno riposo no... Che ne dite di GLORIA?"
Tornare
Era lì anche il mare. Purtroppo non c'era più la mia pizzeria preferita né il mio barista preferito... MA LA GELATERIA SÌ!