marzo 27, 2012 marzo 27, 2012

De gaibus

Un commento a quest'articolo che racconta di due madri e quattro figli mi ha colpito parecchio.

Tutte le volte che dite che i gay sono malati, viziosi o pervertiti.
Tutte le volte che dite che non abbiamo il diritto a sposarci, ad amare, a crescere i nostri figli.
Tutte le volte che avete sentenziato che prima vengono cose più importanti, mai fatte.
Tutte le volte che scomodate la natura, il “come sempre è stato”, la Costituzione (senza neanche averla letta, magari).
Tutte le volte che di fronte alla realtà vi opponete con la Bibbia, il Levitico e Sodoma e Gomorra.
Tutte le volte che avete fatto finta di niente, di fronte a un insulto, o avete anche ridacchiato, per qualche battutina.
Tutte queste volte avete armato, senza saperlo, le loro mani. Quelle di chi poi, magari, un giorno, i gay li ammazza davvero.

E’ verissimo. Che poi… il “come sempre è stato” è solo da circa 2000 anni, mentre negli eoni prima si faceva molto diversamente. Allora qualche domandina in più me la faccio, eccome se me la faccio!
E, con molta umiltà, riesco pure a darmi alcune risposte.
marzo 19, 2012 marzo 19, 2012

Paradossi

"Siete senza ombra di dubbio la peggior classe che io abbia mai avuto! Questo vuol dire che potete solo migliorare!"
Mi ricorda molto: "Siete i migliori amici che io abbia mai avuto!". E infatti non potevano far altro che peggiorare.
marzo 13, 2012 marzo 13, 2012

Roma, lato B

Finalmente arriva la recensione del libro di Claudio Delicato, di Ciclofrenia, un blog del quale sono assiduo lettore e commentatore.

Il marrano mi ha costretto con l'inganno a comprarlo, mesi fa, promettendomi che mi avrebbe presentato l'amica trans che si porta a letto ogni volta che la domenica delle palme capita il primo aprile. E invece quest'anno è sua, e per questo l'ammazzerò, prima o poi.
Insomma, per passare il tempo in bagno l'ho letto. Ora è tutto ondulato e ingiallito, a forza di tenerlo sul termosifone vicino alla finestra, ma sono soddisfatto.

Sono soddisfatto perché è un ottimo libro, scritto nello stesso stile del suo blog. Anzi, vi dico: provateci, a passare di lì. Se vi piace lo stile, DOVETE leggere anche "Roma, lato B", perché è come se vi portasse in giro per Roma, in un viaggio agrodolce nel degrado delle periferie e nei cervelli che, da normali, all'improvviso cominciano a squagliarsi.

Siccome sono arrivato alla fine del primo capitolo senza aver vomitato dal disgusto (visto che mi ero già gradualmente avvelenato al suo stile, come Mitridate), ho riso come un pazzo, da solo. Era la mia ultima risata. Poi non si ride più. Rimane l'angolino destro della bocca sempre alzato, un po' per sorridere, un po' perché il libro comincia a puzzare (e non perché era in bagno): emana gli odori della vita, dai fluidi organici alle discariche, dal ferruginoso sangue all'odore di pioggia.

La storia è un po' Irreversible, un po' Ritorno al futuro: spezzettata, ricomposta, decomposta e poi incollata al muro, per ricordarci (qualora lo dimenticassimo) che siamo nulla su questa Terra, ben poca roba in confronto allo scorrere della vita intorno a noi.

E questa recensione l'ho scritta un po' come se l'avesse scritta lui, scopiazzando il suo stile, perché a volte è anche il mio, quando non voglio prendermi sul serio. O quando voglio essere veramente io.

Cinque stelle, Mr. Tambourine. Le mie personalissime cinque stelle.


Bugia: il libro l'ho letto in campagna, sotto un ulivo, in due ore.
marzo 06, 2012 marzo 06, 2012

Nel dubbio, ti amo

E comunque io mi innamoro almeno venti volte al giorno, fisso. Pedino le mie “vittime” con lo sguardo, invidio il terreno sul quale camminano e amo le loro ombre sul muro. Mi piace osservare il modo in cui i loro abiti si muovono al vento e lasciare che la stessa aria abbracci magari anche me; ammiro le loro forme attraverso i vestiti e immagino odori e consistenze.
febbraio 28, 2012 febbraio 28, 2012

L'euro e la crisi

"Da quando c'è l'euro non si capisce più niente"
"Per colpa dell'euro non si arriva più a fine mese"
"Un euro vale mille lire e il mio stipendio ora vale la metà"
"Per colpa della crisi la mia azienda mi ha licenziato"
"Devo chiudere il negozio: a causa della crisi non viene più nessuno a comprare"
"Dobbiamo sposarci ma pur avendo qualche risparmio nessuna banca è disposta a farci un mutuo perché non abbiamo lavori stabili"

Sono frasi che tutti noi abbiamo ascoltato almeno una volta, con sommo disappunto.
Ma ieri, a causa di un moto di disgusto provocato dalle dichiarazioni sulla sanità pubblica di una deputata, ho avuto l'illuminazione. Finalmente ho capito perché l'euro e la crisi sono sulla bocca di tutti.

L'ingresso dell'euro è avvenuto sotto i migliori auspici per noi: sebbene con la diffidenza rispetto ai centesimi ai quali avremmo dovuto abituarci, l'euro era visto come una moneta forte e stabile che avrebbe dato garanzie sul futuro dell'economia nazionale. Non avremmo avuto più problemi nel cambio con le altre valute, le esportazioni sarebbero diventate più consistenti (visto che nel primo cambio col dollaro, esso valeva meno di un euro) e comprare petrolio con una moneta forte poteva diventare conveniente.
Poi sono avvenuti tanti problemi a livello internazionale per cui il valore del dollaro è crollato, il barile di petrolio è arrivato a costare quasi 150$ e in casa nostra i prezzi sono raddoppiati a causa delle speculazioni nel cambio con la lira.
L'euro, perciò, è diventato il Nemico.
Solo per chi compra, però. Chi ha venduto, ha guadagnato fior di quattrini inventandosi cambi sempre più favorevoli. Ci ha guadagnato anche lo Stato, che ha goduto dell'aumento del gettito fiscale ed ha potuto aumentare a dismisura il prezzo dei bolli e delle sigarette.
Nessuno ha controllato, nessuno ha denunciato queste speculazioni. Non un finanziere, non un ispettore, e nemmeno un parlamentare o un ministro. Le associazioni di consumatori hanno parlato nel deserto. Nessuno ha fatto notare che non ci si può arricchire ai danni di chi compra. Eppure eravamo tutti pronti con l'euroconvertitore donato dal generosissimo governo Berlusconi! Niente, non è servito. Perché dividere per 1936,27 quando si può dividere per 1000, che è più semplice?
Però il nemico è l'euro, non i commercianti disonesti. Non lo Stato indolente e profittatore. Non i controllori fintamente sbadati o addirittura accondiscendenti.
Ed è facile prendersela con delle monetine di metallo variopinte e coniate sul verso con capolavori del genio italico o con dei fogliettini di carta coi quali barattare lo smartphone di ultima generazione!

La deputata succitata era intenta a giustificare la carenza di posti letto in un grande ospedale ponendo la questione della crisi globale. Cioè - diceva - siccome c'è la crisi, non possiamo spendere, quindi il paziente è costretto a condizioni disagiate.
Nessuno ha alzato il ditino, in trasmissione, ed ha parlato dei mega appalti per la costruzione di ospedali in posti improponibili e poi incompiuti. Nessuno ha nominato assessori, dirigenti, deputati, ministri, medici, consiglieri che, in ambito sanitario, hanno sperperato risorse, incamerato tangenti, malversato quattrini e corrotto professionisti. Nessuno ha detto che quei quattrini sono i nostri, sono le nostre tasse, che dovrebbero ritornare a noi sotto forma di servizi così come recita quello spot ingenuo e poetico che ci scartavetra i coglioni ad ogni ora sulla Rai. E infine, nessuno ha pronunciato la parola "BASTA!", quando la tipa ha cominciato a snocciolare i tagli del Governo alle Regioni.
Perché è cosa buona e giusta che la crisi sia individuata come il Nemico. La crisi non ha un volto. Non può essere portata in tribunale perché ha rubato soldi pubblici. A lei non puoi rinfacciare il fatto che le hai dato il voto in cambio di un lavoro per tuo figlio. E se ci sono meno soldi per la sanità o per la scuola o per la previdenza, bastano un paio di parolacce al cielo e domani il sole sorgerà ancora. Dovrebbe, ecco.

I nemici perciò siano l'euro e la crisi. Perché altrimenti qualcuno potrebbe farsi molto male.
febbraio 20, 2012 febbraio 20, 2012

Il lamento di Didone

La Tristezza e il Dolore.
febbraio 19, 2012 febbraio 19, 2012

Six months ago

Sei mesi fa ero sciolto in un abisso di nostalgia. Avrei voluto prendere il primo aereo per il Regno Unito e continuare quell'avventura che nei miei pensieri era soltanto sospesa per qualche giorno.
E invece quella pausa dura fino ad adesso. E ho sempre nostalgia, ho sempre voglia di tornare lì, ho sempre voglia di prendere in mano la mia vita e farne una cosa nuova e preziosa. Quello che, insomma, non mi è concesso di fare qui.
Impotente, come spesso mi sono ritrovato ad essere nei miei giorni.
febbraio 18, 2012 febbraio 18, 2012

Sanremo 2012 - The end is near

Terribile l'inizio sull'amore. Volevano fare pari con le esternazioni sugli omosessuali? Ah, capisco.
E "stiamo europei" è squallido uguale, forse un pelino meno.

Pronostico? Pronostico: Renga, Dalla/Carone, Emma. In ordine sparso.

Nina Zilli ha ingoiato Giusy Ferreri o è il contrario? E perché ha un gallo cedrone in testa?

W Geppi Cucciari: "Tu non sei anziano, sei l'interprete dei tuoi anni". "Non sono Cenerentola, devi mettere il dito dietro!" AHAHAHAHAHAHAH!

Perché Emma è vestita con una busta nera della municipalizzata?

Il frac con le scarpe da calcio di Bersani sono il momento clou del Festival-style. Ha dichiarato che è didascalico. Allora voglio Carone con le calze a rete e la borsetta!

Oh, ma la canzone di Dolcenera è una potenza. L'ho sottovalutata. E' solo un po' "monotona", ma lei la canta in modo energico. Basta non guardarla.

E basta co' sta foca!

Ovviamente il pronostico non risponde al mio gradimento: io vorrei ci fosse Arisa al posto di Emma.

Ma chi è il tipo che urla a tutti i cantanti? Abbiamo capito, eh! E anche le urla dei fotografi non si possono sentire: hanno gli zoom 238902x, ISO1200000, flash che semprano supernove e rompono le scatole!

I salti di due ottave e mezza di Lucio Dalla sono impagabili! Che cazzo di voce che c'ha!

"Bello quest'abito, è di alta moda vero?" "No, Gianni, ho trovato un paio di tende al mercato, l'ho dato alle mie zie e guarda un po' che sorto di abito che è uscito, che manco le sorelle Fontana!"

Noemi, ti prego. Non è obbligatorio prendere per forza il "re" grave. L'abbiamo capito che ce l'hai, lo prendi, è nitido... ma sembri un gatto in calore in un serbatoio ingolfato. La prossima canzone... un tono sopra, ti prego!

Certo che Ivanka è portata per fare la foca, ah, se è portata! E allora, w la foca!

Esterofili del cazzo! Perché Adele sì e Arisa no? Perché se tutt'e due si lasciano col fidanzato, una diventa una star mondiale e l'altra sta a Sanremo?

L'anno prossimo voglio che Geppi Cucciari presenti Sanremo. E mettetele accanto quanti uomini stupidi e belli volete!

Oggi Renga è, se possibile, ancora più in stato di grazia. Fantastico!

Celenta', fammi il cazzo di piacere: i giornali non si chiudono. I giornali si vendono, e chiudono se nessuno li compra.

Avrei preferito di gran lunga far cantare Madonna, invece che far parlare lui di Dio.

"LA CUMBIA DI CHI CAMBIA"? Ma scherziamo? Io voto per Prisencolinensinanciusol, per Yuppi-du e per "E' ancora sabato".

E mancava solo la stecca alla fine. Ebbravaccelendàn!

Io amo Carlo, Carlo, presumo si chiamasse Carlo...

La trovata del tema de "La signora in giallo" è GENIALE! :)

Il nuovo brano dei Cranberries riconcilia con la musica, nell'attesa dei (temibili) verdetti.

NO! HANNO FATTO FUORI RENGA! E allora, per la golden share, tifo Nanì!
(e invece l'hanno data a Noemi :( )

Arisa, Emma e Noemi... TUTTI CON ARISA, CAZZO!

Minchia, ricominciano a cantare tutte e tre? O_o
Arisa codice 01, Noemi codice rosso, Emma fandù!

Vince la gara, come pronosticato ampiamente, Emma. Quella di Amici di Sanremo de Filippi.

(Nella foto,
Santa Patata)
febbraio 17, 2012 febbraio 17, 2012

Carrozzeria reprise

Priva                 (.    .)
Seconda           ( .  '  . )
Terza               ( o )( o )
Guarda            ( o  Y  o )
Quanta         (  @  Y  @  )
Festa          (   @   Y   @   )