Hymn + Nel perdono ==> ± Amanda è libera
No, non sono in grado di fare i merge di filmati, musiche o foto. Non è proprio roba mia.
Se volete, visto che avete una grande fantasia, immaginate! :)
Andate prima al punto 0:19 di questo brano, e ascoltate per venti secondi.
Poi vi sciroppate tutto fino a 3:41... SCHERZAVO! EHI! GIU' LE MANI! Peggio di La Russa.... eccheccazzo!
Dicevo: saltate al 3:41 e ascoltate per una quarantina di secondi il ritornello.
Ora, forse, dovreste essere ancora in grado di intendere e di volere, pronti ad ascoltare il brano sentito ieri.
Esattamente dal punto 1:16. Non oltre 1:55, altrimenti vi sciroppate l'intermezzo arabeggiante... che se ne poteva fare volentieri a meno.
No, sicuramente non è un plagio, non ci sono gli elementi per dirlo. Sono sonorità "già sentite" e accattivanti.
Diciamo le stesse osservazioni che sono state mosse per anni a Ivana Spagna, Venditti, Zucchero, Pezzali... Capite cosa intendo, vero?
febbraio 16, 2011
febbraio 16, 2011
Perché Sanremo è Sanremo. Sessantunesima edizione.
Ho acceso in tempo il televisore, per fortuna.
Sì? Oddio... mai visto niente di più NO IO SO!
Però sono in ritardo con la telecronaca. Sono le 22.08 e andrò un po' in ordine sparso.
Le due vallette non sono ancora entrate in scena. Potevano dirlo subito che avevano un contratto part-time. La crisi, ah, la crisi.
Ma siccome quest'anno pare veramente che le canzoni siano meglio del resto, comincio subitissimo!
Giusy Ferreri - Il mare immenso
Look strepitoso, tanto da esclamare "Ah, finalmente una che non s'è rifatta le tette!". Canzone di Bungaro, che ho immaginato magicamente cantata da Patty Pravo per riuscire a farmela piacere.
Probabilmente aveva problemi con le regolazioni del microfono: o non si sentiva nulla o sembrava che l'avesse ingoiato. Ah, dite che era realmente così? CATTIVI!
Voto: 7 per la canzone, 4 per l'interpretazione (eh, il pregiudizio).
Luca Barbarossa e Raquel del Rosario - Fino in fondo
Bella canzone, orecchiabile, sentimentale, tipicamente sanremese. La voce di lui è sempre in forma e quella della signora Alonso è una bella scoperta. Non mi piacciono insieme, non si amalgamano bene.
Voto: 7.
(Ore 22.14... eccole. Beh, sono proprio splendide! Due vestiti di gran classe e look sopraffino. Sono simpatiche come dei ricci nelle mutande, ma per la situazione può andar già bene: sempre meglio di Morandi!)
Anna Tatangelo - Bastardo
No, vestita così non si può vedere. Immagino già la sua creatura "ma è la mamma quella?"... E la canzone è un po' meno d'alessiana del solito, complice un'overdose di violini nell'arrangiamento. Quasi ascoltabile.
Voto: 5.
Roberto Vecchioni - Chiamami ancora amore
Non dico un capolavoro, ma un testo ben fatto e una melodia semplice e d'impatto. Il Professore non si smentisce. Devo solo scoprire a che brano somiglia, ma per far questo ho bisogno di risentirla.
Voto: 8.
La Crus - Io confesso
E pensare che questa canzone fu presentata l'anno scorso a Sanremo da Giusy Ferreri ma poi decise di non cantarla più (Fonte: TV Sorrisi e Canzoni). Io l'avrei preso come un segno divino. Pretenziosa, troppo! Sembra dire "noi semo bbbravi e voi nun sete...".
Voto: 5.
Max Pezzali - Il mio secondo tempo
Uguale a se stesso da sempre, nel look, nella vocalità, nella melodia... Evitabile.
Voto: 4.5.
Davide Van de Sfroos - Yanez
Ritmicamente soddisfacente, la tromba è BELLA! La melodia è piaaaaaaaaaatta, e grazie al testo ho capito più o meno tutto quello che diceva (mi che sun terùn).
Voto: 6, per il coraggio.
Che hanno fatto a Luca e Paolo, li hanno drogati? Il guinzaglio è corto? Ora entrano e vediamo...
...ecco, meglio che non entravano. Il duetto Silvio-Gianfranco era terribile. Più che scontato e più che inadeguato all'occasione. Tra l'altro, su una canzone di Morandi... Che originalità!
Anna Oxa - La mia anima d'uomo
Ahò, a me me piace! Energica, da brividi, armonicamente interessante, melodicamente raffinata. Il look è come al solito sorprendente: quei capelli, quei capelli! E i pantaloni pelosi?!
Voto: 8, niente di meno.
Tricarico - Tre colori
Cazzo! Il fagotto! IL FAGOTTO! Che goduria! Solo per quello merita 10! E Mesolella? Parliamone pure!
Che bella canzone sognante e delicata, su un argomento attuale e controverso, e un arrangiamento da brividi. Forse non è propriamente sanremese, ma se non ci scolliamo dai cliché, il Festival sarà sempre la solita boiata. E invece no! BRAVO TRICARICO!
Voto: 8.5.
Morandi... Morandi... che noia! Che barba! CHE NOIA!
Emma Marrone e i Modà - Arriverà
Io i Modà non li perdono per quella estrema porcheria neomelodica chiamata "La notte".
Il brano è in stile Negramaro, un po' meno beat, un po' più raffinata... Però non è male, forse un po' gridazzata, ecco.
Voto: 6.5, ma mi vergogno.
Devo dire che il livello delle canzoni di quest'anno è nettamente superiore rispetto agli altri anni. Meno gossip sui cantanti e più musica. Mi piace! Peccato per Morandi, troppo troppo troppo lento.
La regia è misurata, senza colpi di testa. E i nuovi abiti delle due gno... ehm... vallette sono strepitosi, ma quelle anche con due stracci addosso...
Ottima la scelta di fare a meno della scala e cattiva quella di fare a meno dei fiori.
Luca Madonia e Franco Battiato - L'alieno
Catania forever. Il synth tipico di Battiato fa sempre un certo effetto e la canzone è orecchiabile, con un arrangiamento mirabile. Vedere Madonia e sapere che ora ha più di cinquant'anni, mi fa sentire decisamente vecchio, visto che lo ricordo coi Denovo come se fosse ieri.
Voto: 7.5.
Patty Pravo e il suo nido di rondini in testa - Il vento e le rose
Una signora ultrasessantenne che litiga con la tonalità della canzone (pur lineare, per non dire banale). Ecco, tutto ciò non rende merito alla storia dell'artista Patty Pravo. Perché costringerci?
Voto: 3.5.
Belen e il tango. Non male, un po' rigidina ma va. Ora facciamo recitare la Canalis.
Nathalie - Vivo sospesa
Sembra sospesa sull'intonazione giusta come un bruco di processionaria su un cavo elettrico: comunque vada, qualcuno si fa male. L'unica cosa che mi piace è l'ostinato di rullante.
Voto: 4.
La cosa di cui non riesco a capacitarmi è PERCHE' c'è un brano per ciascun ingresso degli artisti. C'è qualche collegamento? Mah...
E dulcis in findus, Albano, accolto con "ennonhoamatomai lllllavita..." eseguito al theremin. A volte ritornano. Cioè sempre.
Albano - Amanda è libera
Se non fosse starnazz... ehm... cantata da Albano, la canzone sarebbe perfino decente. E il ritornello sembra la copia di una copia: ricorda molto "Nel perdono", che a sua volta ricordava "Hymn" degli Ultravox. Non capisco l'intermezzo mediorientaleggiante. Mah.
Voto: 6 per la canzone, 3 per l'interpretazione.
Pronostico: eliminati Oxa e La Crus. Per me potrebbero andar via Patty Pravo e Nathalie.
Ho acceso in tempo il televisore, per fortuna.
Sì? Oddio... mai visto niente di più NO IO SO!
Però sono in ritardo con la telecronaca. Sono le 22.08 e andrò un po' in ordine sparso.
Le due vallette non sono ancora entrate in scena. Potevano dirlo subito che avevano un contratto part-time. La crisi, ah, la crisi.
Ma siccome quest'anno pare veramente che le canzoni siano meglio del resto, comincio subitissimo!
Giusy Ferreri - Il mare immenso
Look strepitoso, tanto da esclamare "Ah, finalmente una che non s'è rifatta le tette!". Canzone di Bungaro, che ho immaginato magicamente cantata da Patty Pravo per riuscire a farmela piacere.
Probabilmente aveva problemi con le regolazioni del microfono: o non si sentiva nulla o sembrava che l'avesse ingoiato. Ah, dite che era realmente così? CATTIVI!
Voto: 7 per la canzone, 4 per l'interpretazione (eh, il pregiudizio).
Luca Barbarossa e Raquel del Rosario - Fino in fondo
Bella canzone, orecchiabile, sentimentale, tipicamente sanremese. La voce di lui è sempre in forma e quella della signora Alonso è una bella scoperta. Non mi piacciono insieme, non si amalgamano bene.
Voto: 7.
(Ore 22.14... eccole. Beh, sono proprio splendide! Due vestiti di gran classe e look sopraffino. Sono simpatiche come dei ricci nelle mutande, ma per la situazione può andar già bene: sempre meglio di Morandi!)
Anna Tatangelo - Bastardo
No, vestita così non si può vedere. Immagino già la sua creatura "ma è la mamma quella?"... E la canzone è un po' meno d'alessiana del solito, complice un'overdose di violini nell'arrangiamento. Quasi ascoltabile.
Voto: 5.
Roberto Vecchioni - Chiamami ancora amore
Non dico un capolavoro, ma un testo ben fatto e una melodia semplice e d'impatto. Il Professore non si smentisce. Devo solo scoprire a che brano somiglia, ma per far questo ho bisogno di risentirla.
Voto: 8.
La Crus - Io confesso
E pensare che questa canzone fu presentata l'anno scorso a Sanremo da Giusy Ferreri ma poi decise di non cantarla più (Fonte: TV Sorrisi e Canzoni). Io l'avrei preso come un segno divino. Pretenziosa, troppo! Sembra dire "noi semo bbbravi e voi nun sete...".
Voto: 5.
Max Pezzali - Il mio secondo tempo
Uguale a se stesso da sempre, nel look, nella vocalità, nella melodia... Evitabile.
Voto: 4.5.
Davide Van de Sfroos - Yanez
Ritmicamente soddisfacente, la tromba è BELLA! La melodia è piaaaaaaaaaatta, e grazie al testo ho capito più o meno tutto quello che diceva (mi che sun terùn).
Voto: 6, per il coraggio.
Che hanno fatto a Luca e Paolo, li hanno drogati? Il guinzaglio è corto? Ora entrano e vediamo...
...ecco, meglio che non entravano. Il duetto Silvio-Gianfranco era terribile. Più che scontato e più che inadeguato all'occasione. Tra l'altro, su una canzone di Morandi... Che originalità!
Anna Oxa - La mia anima d'uomo
Ahò, a me me piace! Energica, da brividi, armonicamente interessante, melodicamente raffinata. Il look è come al solito sorprendente: quei capelli, quei capelli! E i pantaloni pelosi?!
Voto: 8, niente di meno.
Tricarico - Tre colori
Cazzo! Il fagotto! IL FAGOTTO! Che goduria! Solo per quello merita 10! E Mesolella? Parliamone pure!
Che bella canzone sognante e delicata, su un argomento attuale e controverso, e un arrangiamento da brividi. Forse non è propriamente sanremese, ma se non ci scolliamo dai cliché, il Festival sarà sempre la solita boiata. E invece no! BRAVO TRICARICO!
Voto: 8.5.
Morandi... Morandi... che noia! Che barba! CHE NOIA!
Emma Marrone e i Modà - Arriverà
Io i Modà non li perdono per quella estrema porcheria neomelodica chiamata "La notte".
Il brano è in stile Negramaro, un po' meno beat, un po' più raffinata... Però non è male, forse un po' gridazzata, ecco.
Voto: 6.5, ma mi vergogno.
Devo dire che il livello delle canzoni di quest'anno è nettamente superiore rispetto agli altri anni. Meno gossip sui cantanti e più musica. Mi piace! Peccato per Morandi, troppo troppo troppo lento.
La regia è misurata, senza colpi di testa. E i nuovi abiti delle due gno... ehm... vallette sono strepitosi, ma quelle anche con due stracci addosso...
Ottima la scelta di fare a meno della scala e cattiva quella di fare a meno dei fiori.
Luca Madonia e Franco Battiato - L'alieno
Catania forever. Il synth tipico di Battiato fa sempre un certo effetto e la canzone è orecchiabile, con un arrangiamento mirabile. Vedere Madonia e sapere che ora ha più di cinquant'anni, mi fa sentire decisamente vecchio, visto che lo ricordo coi Denovo come se fosse ieri.
Voto: 7.5.
Patty Pravo e il suo nido di rondini in testa - Il vento e le rose
Una signora ultrasessantenne che litiga con la tonalità della canzone (pur lineare, per non dire banale). Ecco, tutto ciò non rende merito alla storia dell'artista Patty Pravo. Perché costringerci?
Voto: 3.5.
Belen e il tango. Non male, un po' rigidina ma va. Ora facciamo recitare la Canalis.
Nathalie - Vivo sospesa
Sembra sospesa sull'intonazione giusta come un bruco di processionaria su un cavo elettrico: comunque vada, qualcuno si fa male. L'unica cosa che mi piace è l'ostinato di rullante.
Voto: 4.
La cosa di cui non riesco a capacitarmi è PERCHE' c'è un brano per ciascun ingresso degli artisti. C'è qualche collegamento? Mah...
E dulcis in findus, Albano, accolto con "ennonhoamatomai lllllavita..." eseguito al theremin. A volte ritornano. Cioè sempre.
Albano - Amanda è libera
Se non fosse starnazz... ehm... cantata da Albano, la canzone sarebbe perfino decente. E il ritornello sembra la copia di una copia: ricorda molto "Nel perdono", che a sua volta ricordava "Hymn" degli Ultravox. Non capisco l'intermezzo mediorientaleggiante. Mah.
Voto: 6 per la canzone, 3 per l'interpretazione.
Pronostico: eliminati Oxa e La Crus. Per me potrebbero andar via Patty Pravo e Nathalie.
febbraio 14, 2011
febbraio 14, 2011
(COGLIONE!)
Non sei riuscito a concludere nulla
non sei riuscito a farti rispettare
non sei riuscito a non fare cazzate
non ci sei riuscito!
Non sei riuscito mai a cambiare
non sei riuscito a non vomitare
non sei riuscito perché non ti applichi
non sei riuscito a finire gli studi
non sei riuscito a diventare qualcuno
non ci sei riuscito!
Non sei riuscito a cogliere l'occasione
non sei riuscito a svoltare
non sei riuscito a farmi stare meglio
non ci sei riuscito!
Non sei riuscito a fare come tutti gli altri
non sei riuscito a darci un taglio
non sei riuscito ad essere puntuale
non sei riuscito a farmi venire
non ci sei riuscito!
BASTARDO!
Non sei riuscito a concludere nulla
non sei riuscito a farti rispettare
non sei riuscito a non fare cazzate
non ci sei riuscito!
Non sei riuscito mai a cambiare
non sei riuscito a non vomitare
non sei riuscito perché non ti applichi
non sei riuscito a finire gli studi
non sei riuscito a diventare qualcuno
non ci sei riuscito!
Non sei riuscito a cogliere l'occasione
non sei riuscito a svoltare
non sei riuscito a farmi stare meglio
non ci sei riuscito!
Non sei riuscito a fare come tutti gli altri
non sei riuscito a darci un taglio
non sei riuscito ad essere puntuale
non sei riuscito a farmi venire
non ci sei riuscito!
BASTARDO!
febbraio 13, 2011
febbraio 13, 2011
Istrice
La più bella canzone in assoluto dei Subsonica. Video più che inquietante, per me che sono molto impressionabile, ma riconosco che la fotografia è spettacolare.
Godetene tutti!
La più bella canzone in assoluto dei Subsonica. Video più che inquietante, per me che sono molto impressionabile, ma riconosco che la fotografia è spettacolare.
Godetene tutti!
L'elefante (AKA Conferme)
Stasera ho capito perché ho buttato nel cesso quindici anni di amicizia con una persona: non è più quello che ho conosciuto.
Certo, in quindici anni si cambia, e fesso è chi non lo fa; pure io mi sono rivoltato come un calzino più volte, con risultati alterni, e nel complesso credo di essere un uomo migliore di allora.
Però non posso tollerare che la persona sensibile ed attenta che conoscevo si sia trasformata in un elefante che travolge tutto e tutti, sorvolando sui problemi dei suoi amici, "steccando" così clamorosamente gli interventi e facendosi le seghe sulla sua stessa curiosità culturale.
Ho sofferto molto, moltissimo per la perdita. Ma ora ho la certezza di aver smesso.
Stasera ho capito perché ho buttato nel cesso quindici anni di amicizia con una persona: non è più quello che ho conosciuto.
Certo, in quindici anni si cambia, e fesso è chi non lo fa; pure io mi sono rivoltato come un calzino più volte, con risultati alterni, e nel complesso credo di essere un uomo migliore di allora.
Però non posso tollerare che la persona sensibile ed attenta che conoscevo si sia trasformata in un elefante che travolge tutto e tutti, sorvolando sui problemi dei suoi amici, "steccando" così clamorosamente gli interventi e facendosi le seghe sulla sua stessa curiosità culturale.
Ho sofferto molto, moltissimo per la perdita. Ma ora ho la certezza di aver smesso.
febbraio 12, 2011
febbraio 12, 2011
febbraio 08, 2011
febbraio 08, 2011
Un doppio salto negli Anni Ottanta
1- Esterno notte. Sono le 22 e c'è una ragazza che cammina a passo spedito sul marciapiede di fronte, con una busta dell'immondizia. In senso opposto arriva un 30-35enne vestito tutto di nero.
Lui si ferma davanti a lei: "Ci possiamo conoscere?"
Lei: "No."
Lui: "Ma nemmeno un bacetto?"
Lei: "Ma vallo a dare a quelli di casa tua!" e si allontana verso i bidoni.
Non accorgendosi che ne ha appena incontrato uno.
2- Esterno notte. Tornando dal consueto giro notturno, alle 2 di notte mi fermo davanti ad un distributore automatico di sigarette. Arrivo e trovo un ometto lercio e riccio di età non quantificabile (27 o anche 40 anni) in apparente stato confusionale, che armeggia con la macchinetta. Manca poco che la prende a calci, e allora gli consiglio di riinserire la scheda e di ricominciare l'operazione. "MA LEI HA I SOLDI MIEI!". Ecco, in quel momento preciso, una zaffata di fiatella all'alcool investe il mio viso. Un'altra alitata e mi sarei ubriacato!
Mi tengo a distanza, gli indico le operazioni da fare e... no... attacca bottone! "Sai, la macchinetta non funziona, i soldi finiscono dentro al tabbacchino, I SOLDI MIEI, capito? e non ti dà nemmeno lo scontrino" nel frattempo io compro le mie sigarette in maniera MOLTO veloce "sono andato dal tipo e l'ho gridato perché c'erano dentro al negozio LE MIE DUE EURO, ho sentito il rumore tic tic tic che rotolavano dentro e..." (tutto il discorso per due o tre volte in maniera sempre più dettagliata, fiatella inclusa: m'è sembrato di sentire anche un retrogusto di cotechino e lenticchie di capodanno)
"Scusami"
"Eh..."
"Devo andare a dormire, è molto tardi"
"Pure io"
"Ciao"
"Eh, sta macchinetta puttana, mi sentirà"
Eh, anch'io ne ho incontrato uno.
1- Esterno notte. Sono le 22 e c'è una ragazza che cammina a passo spedito sul marciapiede di fronte, con una busta dell'immondizia. In senso opposto arriva un 30-35enne vestito tutto di nero.
Lui si ferma davanti a lei: "Ci possiamo conoscere?"
Lei: "No."
Lui: "Ma nemmeno un bacetto?"
Lei: "Ma vallo a dare a quelli di casa tua!" e si allontana verso i bidoni.
Non accorgendosi che ne ha appena incontrato uno.
2- Esterno notte. Tornando dal consueto giro notturno, alle 2 di notte mi fermo davanti ad un distributore automatico di sigarette. Arrivo e trovo un ometto lercio e riccio di età non quantificabile (27 o anche 40 anni) in apparente stato confusionale, che armeggia con la macchinetta. Manca poco che la prende a calci, e allora gli consiglio di riinserire la scheda e di ricominciare l'operazione. "MA LEI HA I SOLDI MIEI!". Ecco, in quel momento preciso, una zaffata di fiatella all'alcool investe il mio viso. Un'altra alitata e mi sarei ubriacato!
Mi tengo a distanza, gli indico le operazioni da fare e... no... attacca bottone! "Sai, la macchinetta non funziona, i soldi finiscono dentro al tabbacchino, I SOLDI MIEI, capito? e non ti dà nemmeno lo scontrino" nel frattempo io compro le mie sigarette in maniera MOLTO veloce "sono andato dal tipo e l'ho gridato perché c'erano dentro al negozio LE MIE DUE EURO, ho sentito il rumore tic tic tic che rotolavano dentro e..." (tutto il discorso per due o tre volte in maniera sempre più dettagliata, fiatella inclusa: m'è sembrato di sentire anche un retrogusto di cotechino e lenticchie di capodanno)
"Scusami"
"Eh..."
"Devo andare a dormire, è molto tardi"
"Pure io"
"Ciao"
"Eh, sta macchinetta puttana, mi sentirà"
Eh, anch'io ne ho incontrato uno.
febbraio 05, 2011
febbraio 05, 2011
Ritualità/1
Stai lavorando. Il programma che stai creando ha tutta l’aria che funzionerà, è da stamattina che ci lavori e hai gli occhi a palla. Sei riuscito dopo una lunga trattativa a convincere il cliente che stai servendo, il quale perciò comprerà questa splendida lucidissima auto full optional da ottantamila euro. Guardi l’orologio, sono le 12.34. Stranamente oggi il soffitto ti sembra grigio invece che bianco, e anche il monitor sembra più scuro. Controlli la luminosità e il contrasto dello schermo. Inviti il cliente alla scrivania per i dettagli del contratto, i sorrisi si sprecano. Accanto c’è un panificio che spande l’odore all’interno della tua stanza, del tuo locale… odore di focaccia calda. No, il monitor non va bene, sembra sempre troppo chiaro o troppo scuro. E scruti l’albero di fronte, che ha perso quasi del tutto le foglie: quest’autunno è veramente più caldo del normale. Lui vuol far trasferire l’auto a Bari, lontana decine di chilometri da qui, e ti chiedi perché non può farlo da solo. Guardi l’orologio, sono le 12.46. Trovi carina la tipa del palazzo di fronte, ma non come quella del terzo piano, s’intende. Chiami il call center perché ti dicano loro come fare, o se magari a Bari c’è un’auto identica a questa. Guardi l’orologio, sono le 12.52. L’orologio del PC non è sincronizzato con quello al polso, ci metti pochissimo a cambiare l’orologio di sistema. Però anche il desktop ha bisogno di una sistemata. La sede centrale ti dice di chiamare la concessionaria di Bari. Guardi l’orologio - che profumo! - sono le 12.57. Salvi il file, controlli se i download proseguono, chiudi la porta e scendi al panificio. Fingi di chiamare Bari e rimandi a casa il cliente. L’appuntamento slitta al pomeriggio. Quindi abbassi la saracinesca ed esci a prendere un po’ di focaccia.
Guardi l’orologio, sono le 13.01. “Buongiorno, mi dà mezza ruota di focaccia?” “Per me l’altra metà, grazie.”
Ritualità/2
Ah, questa chiacchierata ti piace proprio: da troppo tempo non parlavi così a lungo con un amico che sa ascoltare le tue paranoie, i tuoi sfoghi e che sa ridere con te! Guardi l’orologio, sono le 2.13. Ti rimetti il giubbotto in fretta e furia, saluti l’amico e torni a casa.
Ritualità/3
Giusto alla fine del film doveva scapparti?
Stai lavorando. Il programma che stai creando ha tutta l’aria che funzionerà, è da stamattina che ci lavori e hai gli occhi a palla. Sei riuscito dopo una lunga trattativa a convincere il cliente che stai servendo, il quale perciò comprerà questa splendida lucidissima auto full optional da ottantamila euro. Guardi l’orologio, sono le 12.34. Stranamente oggi il soffitto ti sembra grigio invece che bianco, e anche il monitor sembra più scuro. Controlli la luminosità e il contrasto dello schermo. Inviti il cliente alla scrivania per i dettagli del contratto, i sorrisi si sprecano. Accanto c’è un panificio che spande l’odore all’interno della tua stanza, del tuo locale… odore di focaccia calda. No, il monitor non va bene, sembra sempre troppo chiaro o troppo scuro. E scruti l’albero di fronte, che ha perso quasi del tutto le foglie: quest’autunno è veramente più caldo del normale. Lui vuol far trasferire l’auto a Bari, lontana decine di chilometri da qui, e ti chiedi perché non può farlo da solo. Guardi l’orologio, sono le 12.46. Trovi carina la tipa del palazzo di fronte, ma non come quella del terzo piano, s’intende. Chiami il call center perché ti dicano loro come fare, o se magari a Bari c’è un’auto identica a questa. Guardi l’orologio, sono le 12.52. L’orologio del PC non è sincronizzato con quello al polso, ci metti pochissimo a cambiare l’orologio di sistema. Però anche il desktop ha bisogno di una sistemata. La sede centrale ti dice di chiamare la concessionaria di Bari. Guardi l’orologio - che profumo! - sono le 12.57. Salvi il file, controlli se i download proseguono, chiudi la porta e scendi al panificio. Fingi di chiamare Bari e rimandi a casa il cliente. L’appuntamento slitta al pomeriggio. Quindi abbassi la saracinesca ed esci a prendere un po’ di focaccia.
Guardi l’orologio, sono le 13.01. “Buongiorno, mi dà mezza ruota di focaccia?” “Per me l’altra metà, grazie.”
Ritualità/2
Ah, questa chiacchierata ti piace proprio: da troppo tempo non parlavi così a lungo con un amico che sa ascoltare le tue paranoie, i tuoi sfoghi e che sa ridere con te! Guardi l’orologio, sono le 2.13. Ti rimetti il giubbotto in fretta e furia, saluti l’amico e torni a casa.
Ritualità/3
Giusto alla fine del film doveva scapparti?