Vale anche per i gatti?
In Paradiso si entra per favoritismo. Se si entrasse per merito, tu resteresti fuori e il tuo cane entrerebbe al posto tuo. (M. Twain)
marzo 20, 2010
marzo 20, 2010
marzo 14, 2010
marzo 14, 2010
Errori
Volevo nascere giOOsto, invece sono nato io.
Volevo nascere lOOi, invece sono nato io.
Scusate per il disguido, la colpa è di quella puttana della cicogna!
(nella foto, il becco della cicogna)
Volevo nascere giOOsto, invece sono nato io.
Volevo nascere lOOi, invece sono nato io.
Scusate per il disguido, la colpa è di quella puttana della cicogna!
(nella foto, il becco della cicogna)
marzo 11, 2010
marzo 11, 2010
Sigh!
Una irrefrenabile, potente, vulcanica, dirompente voglia di piangere... di urlare... di straziarmi.
Veramente non ne posso più.
Una irrefrenabile, potente, vulcanica, dirompente voglia di piangere... di urlare... di straziarmi.
Veramente non ne posso più.
Come Volevasi Dimostrare
Così come ho ampiamente descritto nel post precedente, ecco la vittoria annunciata del dottor Marin.
La cosa più sconvolgente è stata la sua uscita: appena ha messo fuori il naso, gli hanno scippato il cappello-reliquia del nonno, e poi ha fatto l'appello al TG5 per riaverlo. Sono basito.
Certo, ha vinto Mauro. Però dopo aver silurato al volo Alberto Farfuglio, Giorgio ha incontrato suo fratello, Cristina ha parlato per la prima volta del suo fidanzato e l'ha incontrato lì, Maicol ha ballato con Giulia (Ciao GIULIAAAAAAAAA!) e ha addirittura spento le luci della Casa con un cenno, rimanendo lì a piangere come un reietto.
Chi ha vinto il GF10?
Così come ho ampiamente descritto nel post precedente, ecco la vittoria annunciata del dottor Marin.
La cosa più sconvolgente è stata la sua uscita: appena ha messo fuori il naso, gli hanno scippato il cappello-reliquia del nonno, e poi ha fatto l'appello al TG5 per riaverlo. Sono basito.
Certo, ha vinto Mauro. Però dopo aver silurato al volo Alberto Farfuglio, Giorgio ha incontrato suo fratello, Cristina ha parlato per la prima volta del suo fidanzato e l'ha incontrato lì, Maicol ha ballato con Giulia (Ciao GIULIAAAAAAAAA!) e ha addirittura spento le luci della Casa con un cenno, rimanendo lì a piangere come un reietto.
Chi ha vinto il GF10?
marzo 05, 2010
marzo 05, 2010
Il Grande Fratello 10: l’affaire Marin
(Disclaimer: molte di queste notizie sono state lette su Internet anche tempo fa. Non prevedevo di poterne fare un post sul mio blog, quindi non ho conservato le fonti e non posso permettermi di essere più preciso nelle citazioni. Mi dispiace.)
Mauro Marin entra in casa la settimana successiva alla sua prima apparizione televisiva perché commette l’errore di far entrare l’ex concorrente Cristina Dal Basso.
In quei giorni di clausura, circolano voci su una sua partecipazione attiva in un gruppo musicale legato all’estrema destra veneta. Una ridda di ipotesi: va al GF per ripulire la sua personale immagine fascista oppure è “uno di loro” che vuol far diventare normale ed accettabile una serie di pensieri e atteggiamenti violenti?
Non se ne viene a capo, ma in rete pare venga appurato che il fatto non sussiste: il musicista degli ZeroZeroAlfa non è Mauro Marin, sebbene non venga svelata la sua identità. Su una foto sul profilo FB creato in suo onore però appaiono dei bei tipi in posa che lo attendono vittorioso all’uscita, con ampi saluti romani.
Nelle prime due settimane di permanenza nella Casa, Mauro si scontra con tutti, è rissoso, ingestibile, si attira le antipatie dei concorrenti poiché gioca coi loro sentimenti e le loro emozioni. Soprattutto con Carmela e Veronica: la prima però si defila ampiamente e non si avvicinerà più a lui, intrecciando una lovestory con George; la seconda continua a lasciarsi prendere in giro, a scontrarsi e a mollarsi con lui.
Poi per qualche settimana, il buio. Durante le dirette Mauro è assente, stranamente calmo, interviene solo se interpellato. Mi è sembrato MOLTO strano. Sempre in rete, cominciano a fioccare ipotesi su un suo possibile disturbo psichiatrico (disturbo bipolare) ma questa voce appare “timida” per non mettere in imbarazzo la famiglia. Eh già: l’origine del disturbo bipolare ha una forte predominanza familiare. Tutto quindi rimane a livello di pettegolezzo.
Così come rimane sottotono l’uscita di diverse foto che ritraggono Marin in pose da modello. Alcune vengono considerate false, altre invece solo delle foto in posa, ma è la TERZA notizia che finora emerge dalla rete su un solo concorrente mentre è ancora in gara. E’ una stranezza.
Tutta questa incertezza, questi pettegolezzi... fino all’ingresso di Sarah. Lui si innamora perdutamente di lei. Veronica pure. Sarah e Veronica si scelgono, si baciano, probabilmente fanno sesso. Lui si ingelosisce molto e reagisce con i suoi soliti scherzi; viene preso a schiaffi da Sarah (per lei nessun provvedimento da parte del GF, tranne un paio di giorni nel tugurio!) e lui per vendetta salva Alessia per mandare al televoto le due amanti, una contro l’altra.
Il fan club qui esulta! Le persone cominciano ad aderire su Facebook, si organizzano, e decidono volta per volta chi mandare fuori. Alla semifinale sono circa 330.000, e aumentano di mille unità nel giro di un’ora. Decidono loro chi buttare fuori con delle liste decise dagli amministratori; di fatto si sostituiscono agli autori, con la forza di chi ha in mano lo strumento “democratico” per eccellenza (mi viene in mente Sanremo 2010, ma quella è un’altra storia). Carmen e Carmela infatti escono con circa l’80% dei voti!
Qui spenderei una parola per un calcolo molto spiccio. Vedo il GF dall’inizio e non è quasi mai successo che la preferenza per l’eliminato superasse il 70%. Per essere “ottimisti” e per semplificare le cose, dividiamo il pubblico votante in tre parti: due votano l’ANTipatico, una il SIMpatico.
ANT | ANT | SIM |
Facciamo conto che sia MAuro l’antipatico, che poteva essere votato a furor di popolo dal 66% del totale. L'altro è un CONcorrente qualunque.
Il popolo di FaceBook si organizza. Quanti voti in più deve mettere sulla bilancia per fare in modo che quel 66% diventi il 20% dei voti totali?
MA | MA | CON | FB | FB | FB | FB | FB | FB | FB |
Devono aumentare le preferenze del concorrente qualsiasi del 700%! Il numero complessivo dei voti quindi triplica abbondantemente e immaginate quanto siano contenti quelli che gestiscono il televoto, gli sms e la Endemol.
Questa è solo una mia ipotesi, ideata sulla base della percentuale di voto dell’escluso, che è l’unico dato mai fornito dalla produzione del GF: non si sono MAI saputi i veri numeri sull’afflusso dei votanti.
Andiamo avanti: chi non ha mai avuto per la testa il fatto che la produzione del GF abbia fatto di tutto per mettere in cattiva luce Mauro durante la diretta del lunedì? Immagino l’abbiate pensato tutti. Dopo lo “sgarro” dell’esclusione di Sarah, c’è stato un fuoco di fila senza precedenti sul dottor Marin. Sempre nominato, sempre candidato all’eliminazione, ma il popolo di FB però ha deciso che il loro beniamino DOVEVA andare avanti, e così sta succedendo.
Mauro, il paladino della rete. Quello che si fa beffe degli autori. Quello che gioca coi sentimenti degli altri. Quello VERO, senza maschere, non costruito a tavolino. A meno di clamorosi ribaltoni, Mauro lunedì vincerà la decima edizione del Grande Fratello.
A me sembra che qualcosa non torni. Io pensavo che il GF10 lo vincesse Mara. Era la candidata ideale per la vittoria, e lo dico da mesi: donna, simpatica, di origini africane, un bel colpo per una finale programmata per l’8 marzo (se penso che all’inizio del GF non si sapeva quanto sarebbe durato, mi pareva una buona scelta tattica). Hanno vinto solo due donne finora. Quale festeggiamento migliore?
Perciò ho formulato due ipotesi. Solo il tempo potrà dirmi quale sarà quella giusta, visto che non ho il modo di parlare direttamente con le alte sfere della Produzione.
Prima ipotesi: gli autori hanno buttato la spugna. Hanno pensato che non possono far nulla contro 330.000 persone su Facebook che votano in massa e che, ad andar male, vincerà comunque una persona gradita al pubblico. In fondo il GF non è una trasmissione filosofica o filantropica, e il suo scopo è semplicemente essere la cornice per gli spot pubblicitari al suo interno.
Seconda ipotesi: Mauro è una creatura studiata a tavolino dagli autori e forse dallo stesso Mauro. Cosa avvalora questo mio pensiero?
Non è mai successo che l’ingresso di un concorrente fosse seguito da tanti pettegolezzi (fascista, modello, bipolare). Nessuno dei tre pettegolezzi è arrivato alla ribalta della grande informazione, nessuna trasmissione ne ha parlato. In due casi, si tratta di allusioni molto gravi: mantenere nella Casa un malato psichiatrico è una follia a livello umano, mantenere in casa un fascista attivista è una follia a livello di immagine. Può essere che nessuna delle due sia vera, ovviamente, ma nel frattempo su Internet pullulavano conferme e smentite e ci si interessava MOLTISSIMO del caso.
Il suo atteggiamento ribelle è stato “a tempo”: quando s’è trattato di favorire altre storie (Maicol e Giorgio, Carmela e George, Mara e Alberto), Mauro è stato buono e calmo, in disparte. E’ servito a riempire i vuoti, nel cast piuttosto anonimo e discutibile di quest’anno. Quando s’è capito che poteva essere utilizzato per una storia da fuoco e fiamme con le due ragazze… allora fuoco è stato!
Mauro va contro la volontà degli autori? Questo è il punto più controverso, quello che paradossalmente mi convince di più che è meglio essere malpensanti. Endemol, la Produzione del GF, propone ai concorrenti un contratto di “Cessione di immagine”: ciò vuol dire che se vogliono che tu porti i peli pettinati in un certo modo, tu devi farlo. Vuoi andare a mangiare la pizza in un locale con i tuoi amici? No, hai la serata in discoteca. Minchia, mi sono innamorato di quella ragazzetta carina alla cassa… NO! Ti devi mettere con la supermaggiorata calendarista, siete proprio una bella coppia, pensiamo noi a tutto: domani vi mando i fotografi. In tutto questo, come si fa a sfuggire alla volontà degli autori? Come posso io salvare Alessia e mandare in nomination Sarah contro Veronica contro la volontà degli autori (che apparentemente doveva contare molto sulla storia lesbo) senza incorrere nelle loro ire? Qualcuno potrebbe obiettare: ma come fanno a cacciarlo? Non si tratta di cacciarlo, non ci siamo capiti: si parla di rescissione del contratto. Quello è un contratto, la produzione ti licenzia, ti paga quello che ti deve (se non ti chiede i danni!) e ti manda via. Come? Semplice: ti invita gentilmente a dire una bestemmia così vieni espulso, come ai campetti della parrocchia (e come sta succedendo ora in serie A); oppure racconta che t’è morto il gatto e devi correre a casa per seppellirlo; oppure ti consiglia di avere un’improvvisa nostalgia di casa e di scappare via di notte.
Il GF aveva bisogno di una sferzata, visto il grande rischio che poteva avere una edizione così lunga (ci hanno detto che non avevano deciso quanto sarebbe durato; alla luce di tutto questo, non ci credo). L’unico modo per ottenerla era il coinvolgimento diretto della rete, e pare ci siano riusciti. Ovviamente a guadagnarci sono sempre gli stessi: Endemol, la società che gestisce il televoto, quella che vende gli sms e Canale 5.
febbraio 26, 2010
febbraio 26, 2010
Il sacro fuoco della verità
In fondo, una persona che se la prende per una battuta è perché riconosce che quella NON è una battuta, ma forse lo sa solo lei.
Esempio:
Battuta: "Ancheggi come un ricchione sulla statale!"
Reazione: "MACCOME! A ME RICCHIONE? BASTARDO! FIGLIO DI PUTTANA!"
In realtà quella reazione spesso vuol dire: "Si vede così tanto? Cazzodibbuddha... le lezioni di maschilità della Defilippi in DVD non stanno funzionando!"
In fondo, una persona che se la prende per una battuta è perché riconosce che quella NON è una battuta, ma forse lo sa solo lei.
Esempio:
Battuta: "Ancheggi come un ricchione sulla statale!"
Reazione: "MACCOME! A ME RICCHIONE? BASTARDO! FIGLIO DI PUTTANA!"
In realtà quella reazione spesso vuol dire: "Si vede così tanto? Cazzodibbuddha... le lezioni di maschilità della Defilippi in DVD non stanno funzionando!"
Liceali, tutti uguali
Sono abbastanza vecchio per cominciare un post con la fatidica frase "Ai miei tempi...", quindi lo farò.
Ai miei tempi c'era la moda dell'Invicta. TUTTI gli studenti avevano l'Invicta, nelle varie declinazioni (Jolly, Jolly Top, Bag...). All'estero l'italiano veniva riconosciuto perché aveva uno di quegli zainetti sulle spalle. Io l'ho avuto solo dal quarto ragioneria, perché costava troppo e non c'era motivo - fino a quel momento - di cambiare uno zaino anonimo INTATTO per uno nuovo, sebbene firmato.
Ce l'ho ancora, dopo più di vent'anni; lo porto in spiaggia con orgoglio e l'ho portato in TUTTE le mie trasferte nazionali ed europee. Ora sopravvive con vari pezzi mancanti e/o sostituiti e ricordo che all'epoca c'era poi una gara nelle personalizzazioni: zaini firmati con gli uniposca, borchiati, pieni di spillette, adesivi, ricami... addirittura le tasche sostituite con i piccoli "asciugamani" sponsorizzati dalle birre. Zaini riconoscibili lontano un miglio: se ne lasciavi in giro uno così, correvano a chiamarti perché tutti sapevano che era il tuo. Pimp my bag, insomma.
Sono passato stamattina davanti ad un liceo. TUTTI avevano la borsa o lo zainetto Eastpak, ma proprio tutti. Ho sorriso, pensando che cambiano le mode (Invicta, poi Seven, infine Eastpak) ma i ragazzi hanno in fondo le stesse esigenze.
Ennò. Dopo la sbornia degli zaini Seven tutti "pimpati" dalla fabbrica (fintamente disegnati dai writer, in una estrema personalizzazione dei modelli), ora le borse sono tutte intonse. Nessuno osa metterci mano: niente spille, laccetti, adesivi, men che meno scritte; dalla atomizzazione del prodotto (uno zainetto = una persona) all'uniformità assoluta. Cambia solo il colore... e il modo di portare la borsa: lasca sulle gambe, corta, a tracolla, su una spalla, aperta, chiusa... vuota, piena :)
Ho smesso di sorridere.
Sono abbastanza vecchio per cominciare un post con la fatidica frase "Ai miei tempi...", quindi lo farò.
Ai miei tempi c'era la moda dell'Invicta. TUTTI gli studenti avevano l'Invicta, nelle varie declinazioni (Jolly, Jolly Top, Bag...). All'estero l'italiano veniva riconosciuto perché aveva uno di quegli zainetti sulle spalle. Io l'ho avuto solo dal quarto ragioneria, perché costava troppo e non c'era motivo - fino a quel momento - di cambiare uno zaino anonimo INTATTO per uno nuovo, sebbene firmato.
Ce l'ho ancora, dopo più di vent'anni; lo porto in spiaggia con orgoglio e l'ho portato in TUTTE le mie trasferte nazionali ed europee. Ora sopravvive con vari pezzi mancanti e/o sostituiti e ricordo che all'epoca c'era poi una gara nelle personalizzazioni: zaini firmati con gli uniposca, borchiati, pieni di spillette, adesivi, ricami... addirittura le tasche sostituite con i piccoli "asciugamani" sponsorizzati dalle birre. Zaini riconoscibili lontano un miglio: se ne lasciavi in giro uno così, correvano a chiamarti perché tutti sapevano che era il tuo. Pimp my bag, insomma.
Sono passato stamattina davanti ad un liceo. TUTTI avevano la borsa o lo zainetto Eastpak, ma proprio tutti. Ho sorriso, pensando che cambiano le mode (Invicta, poi Seven, infine Eastpak) ma i ragazzi hanno in fondo le stesse esigenze.
Ennò. Dopo la sbornia degli zaini Seven tutti "pimpati" dalla fabbrica (fintamente disegnati dai writer, in una estrema personalizzazione dei modelli), ora le borse sono tutte intonse. Nessuno osa metterci mano: niente spille, laccetti, adesivi, men che meno scritte; dalla atomizzazione del prodotto (uno zainetto = una persona) all'uniformità assoluta. Cambia solo il colore... e il modo di portare la borsa: lasca sulle gambe, corta, a tracolla, su una spalla, aperta, chiusa... vuota, piena :)
Ho smesso di sorridere.
febbraio 23, 2010
febbraio 23, 2010
Il cane del Signor Tentenna
Chissà perché i miei amici mi stimolano il c&p di canzoni della Consoli. Eh, chissà perché.
Carissimo signor Tentenna
non è facile assumersi il rischio di una scelta
e servirsi addirittura di parole proprie,
mimetizzarsi e vivere di luce riflessa
in fondo ad acque torbide
tra miseri inganni e menzogne,
complessi di inferiorità,
ingombranti manie di grandezza.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non saper centrare alcun bersaglio,
l'aver mancato l'ennesimo colpo irrimediabilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti,
ingurgita ignoti dolori
ed elevate dosi di calmanti.
E' ormai consuetudine, Signor Tentenna,
perdersi d'animo, non essere all'altezza
delle proprie ambizioni
e sgomitare per distinguersi dal branco.
L'ignoranza è un non trascurabile complesso,
una voragine, la si può occultare nel silenzio
scansando il pericolo di un mite confronto diretto.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non poter vantare alcun talento,
l'aver rincorso l'ennesimo treno inutilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una passeggiata
eppure la sera fedelmente esulta
al tuo rientro.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una carezza
e intanto tua figlia ti chiede
perchè mai sia così misera la vita.
Chissà perché i miei amici mi stimolano il c&p di canzoni della Consoli. Eh, chissà perché.
Carissimo signor Tentenna
non è facile assumersi il rischio di una scelta
e servirsi addirittura di parole proprie,
mimetizzarsi e vivere di luce riflessa
in fondo ad acque torbide
tra miseri inganni e menzogne,
complessi di inferiorità,
ingombranti manie di grandezza.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non saper centrare alcun bersaglio,
l'aver mancato l'ennesimo colpo irrimediabilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti,
ingurgita ignoti dolori
ed elevate dosi di calmanti.
E' ormai consuetudine, Signor Tentenna,
perdersi d'animo, non essere all'altezza
delle proprie ambizioni
e sgomitare per distinguersi dal branco.
L'ignoranza è un non trascurabile complesso,
una voragine, la si può occultare nel silenzio
scansando il pericolo di un mite confronto diretto.
Signor Tentenna non è motivo di vergogna
il non poter vantare alcun talento,
l'aver rincorso l'ennesimo treno inutilmente.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una passeggiata
eppure la sera fedelmente esulta
al tuo rientro.
E ben poco importa se tua moglie
non fa altro che piangere
ossessionata dal sentore
dei tuoi numerosi tradimenti
e in fondo non ha tutti i torti
e non è affatto un caso se
amanti, amici e sogni si dileguano,
il cane sul balcone aspetta da mesi
il privilegio di una carezza
e intanto tua figlia ti chiede
perchè mai sia così misera la vita.
febbraio 19, 2010
febbraio 19, 2010
Formichine
Prima si moriva di lavoro, di vecchiaia, di fame, di malattia, in guerra.
Ora si muore di opulenza, di troppa velocità, di troppa tecnologia, a causa dei vizi e dell'invidia, per colpa e non per grazia della legge, di troppo lavoro, di troppo poco lavoro, di malasanità, in guerra... di solitudine.
Prima si moriva di lavoro, di vecchiaia, di fame, di malattia, in guerra.
Ora si muore di opulenza, di troppa velocità, di troppa tecnologia, a causa dei vizi e dell'invidia, per colpa e non per grazia della legge, di troppo lavoro, di troppo poco lavoro, di malasanità, in guerra... di solitudine.