settembre 24, 2009 settembre 24, 2009
Art. 1 della Costituzione Italiana



L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.








Ci sono migliaia di persone l'anno che muoiono per rispettare l'Art. 1 della Costituzione.

Bene. Onoriamoli e facciamo in modo che il rispetto di quell'articolo non debba più rappresentare una potenziale condanna a morte.





MAI PIU' EROI CADUTI SUL LAVORO!
Televìscion



Perché un wurstel di pollo dovrebbe essere simpatico?

Perché Claudia Mori dovrebbe risultare simpatica?

Perché nello spot del Grand Soleil non si sente il rumore del rutto della signorina?

Perché quando c'è la Bianchetti si parla sempre di Dio o della Madonna?

Perché all'ora di pranzo ci sono sempre gli spot di deodoranti per il cesso o quelli che raccontano di mefitici odori di urina in ascensore?

Perché ora dobbiamo sorbirci anche Leolino Bongiorno?

Perché il Grande Fratello 10 deve durare BEN CINQUE MESI?



Quando qui arriverà il digitale terrestre, col cazzo che cambio i televisori o compro i decoder!
settembre 18, 2009 settembre 18, 2009







settembre 16, 2009 settembre 16, 2009
Flash dal passato (remoto e prossimo, alla rinfusa)*



Urla.

Tenerezza.

Dolore.



Percorsi nella quiete.

Mal di testa.

Fiori.



Lemon tree.

Senza mani.

Abbandono completo.



Una donna intelligente.

La puzza dei cavalli.

La torre di Belem.









* Uno di quei classici post che posso capire soltanto io.
settembre 13, 2009 settembre 13, 2009
Chi l'avrebbe mai detto?



Ieri sera mi so' ritirato a casa felice e contento. Certo, sono serviti, nell'ordine, il matrimonio di un amico fraterno e il compleanno "danzante" di un'amica della comitiva "etilica", ma la panza piena e il cuor contento aiutano ad arrivare alla serenità.
settembre 05, 2009 settembre 05, 2009
Non è possibile!



Esco sul balcone perché sento della musica ad alto volume.

Vedo due che si abbracciano e si baciano, ondeggiando, stanno ballando per strada, pieni d'amore (credo).

La musica proviene dall'auto, credo una vecchia Panda, a palla. Ah, vabbè, torno dentro...





...ma io conosco questa musica! Non ci posso credere! Esco di nuovo e ne ho la conferma: i due stanno ballando e pomiciando su "Se prendo le ali"*, un canto liturgico del Rinnovamento nello Spirito.



Cioè, avrei preferito "Stupida" della Amoroso, eh!











* Un canto dalla metrica impossibile, che noi in parrocchia avevamo appunto ribattezzato "Se prendo l'Aulin".
settembre 01, 2009 settembre 01, 2009
TUUUUUUUUU!



Se TU volessi farmi un regalo...
agosto 29, 2009 agosto 29, 2009
Così, tanto per dire qualcosa...





agosto 24, 2009 agosto 24, 2009
Tutto ciò è fantastico!



da Informazione libera, utente Facebook.



[...] Nonostante la sanità “privata” americana, che lascia molti cittadini e molte patologie senza copertura, costi il 17% del Pil americano a confronto del 10% mediamente impiegato dai paesi avanzati per coprire tutti i cittadini e tutte le patologie, sembra che la riforma sanitaria non passerà, lasciando al paese una palla al piede incredibile e altrettanto incredibili profitti alle corporation. Non è un caso che gli Stati Uniti siano l'unico paese a continuare in questa scelta suicida. Un dato che le assicurazioni e la canea che finanziano riescono a oscurare, terrorizzando l'elettorato più ignorante e trasformando questa gente in folle di squilibrati arrabbiati che assalgono le riunioni volute dall'amministrazione per spiegare la riforma sanitaria. [...]



[...] Le operazioni di Goldman Sachs negli ultimi mesi hanno aumentato il rischio di sistema statunitense e i bonus dei suoi dirigenti senza altri vantaggi per nessuno. Non di meglio hanno fatto i concorrenti, che pur non potendo contare sugli ex-dipendenti nella cabina di regia dei salvataggi, hanno selvaggiamente approfittato della possibilità offerta dal governo di taroccare i bilanci valorizzando i titoli-spazzatura come se fossero buoni. Citigroup ad esempio, già “salvata” dal governo e ora de facto di proprietà pubblica, conserva oltre 83 miliardi di dollari di assetti dal valore reale attualmente prossimo allo zero e parcheggiati in un capitolo contabile denominato “Special Asset Pool”, che di speciale non ha proprio nulla. Non diversamente fanno gli altri giganti della finanza.



Non potendo riempire i buchi, il governo americano ha infatti offerto a banche e finanziarie la possibilità di coprirli virtualmente, assegnando valori di fantasia a robaccia priva di valore in attesa di tempi migliori: una soluzione che ha le gambe corte e che sta già rivelando i suoi limiti. L'unica speranza di emendare veramente i bilanci, è l'avvento di una spirale inflazionistica che deprezzi il valore reale dei debiti; e già è all'opera un robusto partito che spinge per questa scelta, per nulla preoccupato dalle conseguenze devastanti che potrebbe avere per le popolazioni. [...]








Che meraviglia! Rimettete i soldi nel materasso: almeno vi rimarrà della carta.