luglio 04, 2009 luglio 04, 2009
Iraniani ingegnosi!



Mi ricorda un po' quella cosa molto Anni '80, quando durante un programma televisivo (non ricordo quale) il conduttore invitava a tirare lo sciacquone per mostrare gradimento, ma questa è veramente geniale.



da repubblica.it



IRAN: STRATEGIA DEL "FERRO DA STIRO" CONTRO AHMADINEJAD



Lavatrici, ferri da stiro, condizionatori e aspirapolvere fatti funzionare al massimo per far collassare le centrali elettriche di Teheran e 'oscurare' Ahmadinejad. E' la nuova forma di protesta adottata dai manifestanti iraniani, secondo quanto riferito all'Agi da un giornalista dissidente esiliato in Svizzera, che ha citato alcune fonti a Teheran. Gia' questa sera, ha riferito Omid Habibinia, in alcune zone della capitale si e' registrato un black-out di 15 minuti che e' coinciso con un discorso televisivo del presidente iraniano. "Gli elettrodomestici, accesi tutti in simultanea, fanno si' che le centrali elettriche non riescano a fornire l'energia necessaria", ha spiegato, "ci vuole quindi del tempo affinche' le altre suppliscano" e, per almeno un quarto d'ora, "alcune zone della citta' rimangono al buio". La protesta, ha riferito Habibinia, "e' stata convocata per ogni sera alle 21,30 e sara' una buona alternativa ad altre forme di dissenso, come urlare dai tetti il nome di Allah". Nei giorni scorsi, secondo l'Human Rights Watch, le milizie basiji hanno fatto incursioni notturne nelle case per mettere a tacere le voci della protesta.
luglio 02, 2009 luglio 02, 2009
Attesa



Ma quanto dovrò aspettare per (ri)entrare nelle tue grazie? Quanta solitudine dovrò patire prima che tu mi (ri)accompagni nel paradiso perduto?
giugno 30, 2009 giugno 30, 2009
Parole impossibili



Panipopituitarismo.



Il mio cervello ha letto prima "pani" ed è stata la fine! Non sono riuscito a leggerla finché non ho diviso per bene i prefissi.











Pan-ipo-pituitarismo.



Ah, come al solito, non chiedetemi come ho trovato questa parola :D
giugno 21, 2009 giugno 21, 2009
Anatema!



Che siano maledetti i palloncini e chi li scoppia,

ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen!
giugno 20, 2009 giugno 20, 2009
Il PC, questo sconosciuto



Il mio PC va lentissimo, ha bisogno di essere formattato con urgenza, ma il lavoro di backup dati e di ripristino configurazione, coi miei tempi attuali, potrebbe durare settimane.

Uso la connessione ADSL standard di Alice perché il 187 non mi ha dato molte speranze sul ripristino della risoluzione IP con la connessione Wi-Fi. Non posso connettere il portatile in rete, per cui qualunque inserimento di dati dall'esterno potrebbe causare infezioni da virus, poiché non aggiorno la protezione da mesi.

Erano anni che non trascorrevo un giorno intero lontano dal PC. E' successo ieri, felicemente.



Ora, se a qualcuno, per dire*, pungesse vaghezza di dirmi che sono un troglodita cibernetico o un analfabeta informatico di ritorno... ecco, a quel qualcuno potrei dar ragione.













* Per dire, uno che non aggiorna il blog da quattro mesi.
giugno 17, 2009 giugno 17, 2009
Profumo d'estate



Piretro, come ogni anno.
giugno 14, 2009 giugno 14, 2009
Devo devo devo!



Devo segnalare questa vignetta meravigliosa creata da quelle geniacce di MariKikka.com (le stesse che fecondano la rete con le cover delle Tampax, già abbondantemente idolatrate per la cover di Womanizer).



Si tratta di una debordante Geri Halliwell che... :)
giugno 05, 2009 giugno 05, 2009
Tornare per...



...non lo so nemmeno io. Ma l'ho fatto.



E da lunedì si schiuma! >:-]
giugno 04, 2009 giugno 04, 2009
Gente di parrocchia / che se ne va / dove gli pare / ma dove non sa...



E nel frattempo hanno fatto i cazzi loro: mi hanno condannato prima che io parlassi, hanno esposto le loro ragioni in modo che io capissi quanto male avevo fatto loro. Il bello è che so anche cose che non dovrei sapere, forse le peggiori, che - alla faccia della sincerità - sono state taciute ampiamente!

Non s'è preoccupato nessuno di chiedermi "ma come stai?". Oddio, una c'è stata, ma era la voce di uno che grida nel deserto.



Gli sforzi per ricominciare sarebbero praticamente tutti i miei: mia la rinuncia alla convocazione degli organici, mio il rispetto assoluto delle regole, mia la comprensione dei vari problemi esistenziali e/o di autostima delle coriste che, poverine, non vogliono sentirsi additate quando sbagliano, mio addirittura l'impegno di dover "cambiare carattere" (in subordine, il comportamento, perché c'è gente che non si capisce nemmeno con se stessa) per adeguarmi alle regole dettate dal coro.



Per secondo, gradite una fetta di culo in carpaccio con grana e rucola? No, eh, tanto per sapere, così mi attrezzo.











E' come il vitello tonnato che inesorabilmente inacidisce nelle vetrine frigorifere delle mense: si toglie la salsa vecchia, si mette quella nuova e... op!... ridiventa buona. Ecco, dopo dieci anni passati in questo coro, si ripresentano identici i problemi che avevo avuto dieci anni fa con l'altro gruppo parrocchiale. Cambiano gli attori, ma alla fine i meccanismi sono gli stessi: per loro bisogna reiterare i comportamenti appresi (selezione all'ingresso, disponibilità al sacrificio servizio, lingua affilata e che tagli possibilmente con complicità, familismo) fino alla fine dei giorni. L'apprendimento di nuove strategie è perfettamente estraneo ai loro canoni; niente può smuoverli dalle loro certezze. Non sarò di certo io a cercare di cambiare le cose, ma indirettamente lo farò: dico "ciao a tutti, grazie, è stato bello finché è durato" e chi s'è visto, s'è visto.