Il PC, questo sconosciuto
Il mio PC va lentissimo, ha bisogno di essere formattato con urgenza, ma il lavoro di backup dati e di ripristino configurazione, coi miei tempi attuali, potrebbe durare settimane.
Uso la connessione ADSL standard di Alice perché il 187 non mi ha dato molte speranze sul ripristino della risoluzione IP con la connessione Wi-Fi. Non posso connettere il portatile in rete, per cui qualunque inserimento di dati dall'esterno potrebbe causare infezioni da virus, poiché non aggiorno la protezione da mesi.
Erano anni che non trascorrevo un giorno intero lontano dal PC. E' successo ieri, felicemente.
Ora, se a qualcuno, per dire*, pungesse vaghezza di dirmi che sono un troglodita cibernetico o un analfabeta informatico di ritorno... ecco, a quel qualcuno potrei dar ragione.
* Per dire, uno che non aggiorna il blog da quattro mesi.
giugno 20, 2009
giugno 20, 2009
giugno 17, 2009
giugno 17, 2009
giugno 14, 2009
giugno 14, 2009
Devo devo devo!
Devo segnalare questa vignetta meravigliosa creata da quelle geniacce di MariKikka.com (le stesse che fecondano la rete con le cover delle Tampax, già abbondantemente idolatrate per la cover di Womanizer).
Si tratta di una debordante Geri Halliwell che... :)
Devo segnalare questa vignetta meravigliosa creata da quelle geniacce di MariKikka.com (le stesse che fecondano la rete con le cover delle Tampax, già abbondantemente idolatrate per la cover di Womanizer).
Si tratta di una debordante Geri Halliwell che... :)
giugno 05, 2009
giugno 05, 2009
giugno 04, 2009
giugno 04, 2009
Gente di parrocchia / che se ne va / dove gli pare / ma dove non sa...
E nel frattempo hanno fatto i cazzi loro: mi hanno condannato prima che io parlassi, hanno esposto le loro ragioni in modo che io capissi quanto male avevo fatto loro. Il bello è che so anche cose che non dovrei sapere, forse le peggiori, che - alla faccia della sincerità - sono state taciute ampiamente!
Non s'è preoccupato nessuno di chiedermi "ma come stai?". Oddio, una c'è stata, ma era la voce di uno che grida nel deserto.
Gli sforzi per ricominciare sarebbero praticamente tutti i miei: mia la rinuncia alla convocazione degli organici, mio il rispetto assoluto delle regole, mia la comprensione dei vari problemi esistenziali e/o di autostima delle coriste che, poverine, non vogliono sentirsi additate quando sbagliano, mio addirittura l'impegno di dover "cambiare carattere" (in subordine, il comportamento, perché c'è gente che non si capisce nemmeno con se stessa) per adeguarmi alle regole dettate dal coro.
Per secondo, gradite una fetta di culo in carpaccio con grana e rucola? No, eh, tanto per sapere, così mi attrezzo.
E' come il vitello tonnato che inesorabilmente inacidisce nelle vetrine frigorifere delle mense: si toglie la salsa vecchia, si mette quella nuova e... op!... ridiventa buona. Ecco, dopo dieci anni passati in questo coro, si ripresentano identici i problemi che avevo avuto dieci anni fa con l'altro gruppo parrocchiale. Cambiano gli attori, ma alla fine i meccanismi sono gli stessi: per loro bisogna reiterare i comportamenti appresi (selezione all'ingresso, disponibilità alsacrificio servizio, lingua affilata e che tagli possibilmente con complicità, familismo) fino alla fine dei giorni. L'apprendimento di nuove strategie è perfettamente estraneo ai loro canoni; niente può smuoverli dalle loro certezze. Non sarò di certo io a cercare di cambiare le cose, ma indirettamente lo farò: dico "ciao a tutti, grazie, è stato bello finché è durato" e chi s'è visto, s'è visto.
E nel frattempo hanno fatto i cazzi loro: mi hanno condannato prima che io parlassi, hanno esposto le loro ragioni in modo che io capissi quanto male avevo fatto loro. Il bello è che so anche cose che non dovrei sapere, forse le peggiori, che - alla faccia della sincerità - sono state taciute ampiamente!
Non s'è preoccupato nessuno di chiedermi "ma come stai?". Oddio, una c'è stata, ma era la voce di uno che grida nel deserto.
Gli sforzi per ricominciare sarebbero praticamente tutti i miei: mia la rinuncia alla convocazione degli organici, mio il rispetto assoluto delle regole, mia la comprensione dei vari problemi esistenziali e/o di autostima delle coriste che, poverine, non vogliono sentirsi additate quando sbagliano, mio addirittura l'impegno di dover "cambiare carattere" (in subordine, il comportamento, perché c'è gente che non si capisce nemmeno con se stessa) per adeguarmi alle regole dettate dal coro.
Per secondo, gradite una fetta di culo in carpaccio con grana e rucola? No, eh, tanto per sapere, così mi attrezzo.
E' come il vitello tonnato che inesorabilmente inacidisce nelle vetrine frigorifere delle mense: si toglie la salsa vecchia, si mette quella nuova e... op!... ridiventa buona. Ecco, dopo dieci anni passati in questo coro, si ripresentano identici i problemi che avevo avuto dieci anni fa con l'altro gruppo parrocchiale. Cambiano gli attori, ma alla fine i meccanismi sono gli stessi: per loro bisogna reiterare i comportamenti appresi (selezione all'ingresso, disponibilità al
giugno 02, 2009
giugno 02, 2009
Buon compleanno, blog
Da lunedì 2 giugno 2003 a martedì 2 giugno 2009 mi avete sopportato in tanti.
Non c'è nessuno dei link di quel tempo nel mio giroblog di oggi, il che è un'ottima cosa!
Tra l'altro allora non avevo nemmeno un giroblog :D
Allora mi faccio gli auguri da solo, perché è giusto così.
Da lunedì 2 giugno 2003 a martedì 2 giugno 2009 mi avete sopportato in tanti.
Non c'è nessuno dei link di quel tempo nel mio giroblog di oggi, il che è un'ottima cosa!
Tra l'altro allora non avevo nemmeno un giroblog :D
Allora mi faccio gli auguri da solo, perché è giusto così.
Lascio.
Lascio il coro, "mio figlio", la mia creatura.
Non voglio e non posso stare a sentire gente che farnetica e che non sa contenere l'ira.
Non voglio e non posso assecondare sterili comportamenti da "giovanissimi" in preda a crisi identitarie ed ormonali.
Voglio vivere la musica come priscio, divertimento, spensieratezza. Se ciò non è possibile, chiudo la porta e vado, in silenzio.
Lascio il coro, "mio figlio", la mia creatura.
Non voglio e non posso stare a sentire gente che farnetica e che non sa contenere l'ira.
Non voglio e non posso assecondare sterili comportamenti da "giovanissimi" in preda a crisi identitarie ed ormonali.
Voglio vivere la musica come priscio, divertimento, spensieratezza. Se ciò non è possibile, chiudo la porta e vado, in silenzio.
maggio 31, 2009
maggio 31, 2009
There's something magic
C'è qualcosa di magico in questa voce e in questa canzone.
Perché non è possibile che ogni volta che l'ascolto mi vien da piangere di gioia.
In inghilterra ad esempio non ne possono più di questo strazio... io benedico il giorno che ho sentito per la prima volta questo piccolo miracolo per le orecchie e per l'anima.
C'è qualcosa di magico in questa voce e in questa canzone.
Perché non è possibile che ogni volta che l'ascolto mi vien da piangere di gioia.
In inghilterra ad esempio non ne possono più di questo strazio... io benedico il giorno che ho sentito per la prima volta questo piccolo miracolo per le orecchie e per l'anima.
maggio 30, 2009
maggio 30, 2009
No, non per rubare il mestiere...
...a Jonlooker, ma due giorni fa mi è venuta un'illuminazione.
Avete in mente la pubblicità dell'Otto Per Mille?
Ecco... ci sono sacerdoti giovani ed anziani che curano anziani, bambini, arredano le chiese, si preoccupano degli immigrati, c'erano pure quelli che aiutavano i partigiani. Tutta roba lodevole, non sia mai.
Però.
Però.
Lo spot...
...la colonna sonora...
Gabriel's oboe di Morricone. Sì, la stessa di The Mission. Quella dove i gesuiti muoiono con tutti gli indios per mano di spagnoli e portoghesi. Quella dove le missioni in Paraguay vengono descritte come il Paradiso, quando lì fuori c'è l'Inferno. Quella dove il Cardinale Altamirano è saggio come il Grande Puffo. Quella che mi fa venire da piangere ogni volta che l'ascolto, perché penso "mavvaffanculo!".
Mi viene da dire: "Ma chi l'ha scelta?". Ecco, LUI è il destinatario dei miei prossimi "vaffanculo" accumulati con la tariffa di cui sotto.
...a Jonlooker, ma due giorni fa mi è venuta un'illuminazione.
Avete in mente la pubblicità dell'Otto Per Mille?
Ecco... ci sono sacerdoti giovani ed anziani che curano anziani, bambini, arredano le chiese, si preoccupano degli immigrati, c'erano pure quelli che aiutavano i partigiani. Tutta roba lodevole, non sia mai.
Però.
Però.
Lo spot...
...la colonna sonora...
Gabriel's oboe di Morricone. Sì, la stessa di The Mission. Quella dove i gesuiti muoiono con tutti gli indios per mano di spagnoli e portoghesi. Quella dove le missioni in Paraguay vengono descritte come il Paradiso, quando lì fuori c'è l'Inferno. Quella dove il Cardinale Altamirano è saggio come il Grande Puffo. Quella che mi fa venire da piangere ogni volta che l'ascolto, perché penso "mavvaffanculo!".
Mi viene da dire: "Ma chi l'ha scelta?". Ecco, LUI è il destinatario dei miei prossimi "vaffanculo" accumulati con la tariffa di cui sotto.