Tre piccole riflessioni
- L'estate di solito profuma di anguria, di salsedine, di menta, di pioggerella. La mia estate puzza regolarmente di Autan e piretro. Ciononostante, anche quest'anno sono entrato nella Guida Michelin per Zanzare come emoteca a 4 stelle. Non vi dico la fila!
Addirittura ieri sera sono stato punto sul segno di una puntura risalente al mese scorso! I fulmini non colpiscono mai due volte lo stesso punto... le zanzare no.
- Ieri pomeriggio in molti hanno ascoltato la notizia dell'improvviso balzo in alto del prezzo del petrolio. Come faccio a dire che erano in molti? Ieri sera c'erano file ad ogni distributore di benzina!
- E come per magia, ieri sera in comitiva s'è ricominciato a parlare di superenalotto. Il jackpot è a 66.000.000€ e quindi diventa più piacevole buttare dalla finestra tre euro a settimana ciascuno. E' bello però ascoltare i sogni degli altri in caso di vincita: c'è chi scomparirebbe dalla circolazione per passare ad un dorato romitaggio, chi non saprebbe stare comunque in panciolle, chi partirebbe subito senza valigie in giro per il mondo, chi comprerebbe la squadra di calcio della città. Nessuno ha nominato le parole solidarietà o beneficenza, nemmeno per farsi bello.
settembre 24, 2008
settembre 24, 2008
settembre 21, 2008
settembre 21, 2008
IKEA rulez!
Dopo più di 25 anni, il mio cuscino è andato in pensione. E' stato sostituito da un GOSA SLÅN a 1,99€.
Cancellare pezzi di Storia adesso costa molto poco.
Dopo più di 25 anni, il mio cuscino è andato in pensione. E' stato sostituito da un GOSA SLÅN a 1,99€.
Cancellare pezzi di Storia adesso costa molto poco.
settembre 18, 2008
settembre 18, 2008
Barrare opportunamente con una x
[ ] Un cane
[ ] Un gatto
[ ] Un amore
[ ] Un ricordo
[ ] Un diamante
[ ] Un cazzo
[ ] Una figa
[ ] Un amico
[ ] Una casa
[ ] Berlusconi
[ ] Un'amica
[ ] Una canzone
[ ] Un viaggio
[ ] Dio
[ ] La verità
[ ] Un bacio
[ ] Niente
[ ] Una stella
[ ] Microsoft
[ ] Un tradimento
[ ] ___________
...è per sempre.
Edit: ne ho aggiunti un paio che mi sembravano meritevoli...
[ ] Un cane
[ ] Un gatto
[ ] Un amore
[ ] Un ricordo
[ ] Un diamante
[ ] Un cazzo
[ ] Una figa
[ ] Un amico
[ ] Una casa
[ ] Berlusconi
[ ] Un'amica
[ ] Una canzone
[ ] Un viaggio
[ ] Dio
[ ] La verità
[ ] Un bacio
[ ] Niente
[ ] Una stella
[ ] Microsoft
[ ] Un tradimento
[ ] ___________
...è per sempre.
Edit: ne ho aggiunti un paio che mi sembravano meritevoli...
settembre 17, 2008
settembre 17, 2008
Rarità delle rarità
Caparezza, prima di diventare così famoso, suonava nei sottani di Molfetta con gli amici. Un po' come tutti gli appassionati di musica che vogliono sfogare il proprio estro.
Il suo gruppo si chiamava Sunny Cola Connection (notate l'assonanza con San Nicola e capirete qualcosa in più del mito-Caparezza) e con loro ha realizzato un album dal titolo "Alla molfettesa manera".
Un album divertentissimo, assolutamente esilarante ma sempre con quel disincanto tipico di M-Kael Salvemini, che adesso finalmente tutti conosciamo.
La canzone col testo più assurdo di tutti è "Nen è colp le me" (Non è colpa mia), la numero 7.
Ebbene, il lavoro non sarà accuratissimo, ma eccone la traduzione: c'ho impiegato più di venti minuti (la parte rappata è micidiale!), ma alla fine ci son riuscito!
I fan altoatesini di Caparezza - che hanno scaricato tutto lo scaricabile dai siti ma non hanno mai capito un cazzo di quello che diceva, insieme ai suoi compagni - saranno un pochino più contenti.
Ho lasciato inalterate alcune espressioni idiomatiche tipicamente molfettesi, mettendo tra parentesi la loro traduzione.
Nen è colp le me / Non è colpa mia – Sunny Cola Connection
…che è successo, che è successo?
Uomo:
Sono stato un’ora e mezzo davanti al portone
E “sua signoria” non s’era ancora sbrigata
Poi sei entrata nella macchina di corsa
Avevi tutti i capelli scompigliati
Ti ho portato dritto alla Prima Cala (una spiaggetta di molfetta, Pomiciopoli)
E tu niente, nemmeno un bacio
Ieri sera mi hai detto “Non esco”
E ti ho trovato a pomiciare con un “vastaso” (uomo molto fine)
Che fine ha fatto il bene che mi volevi?
Che fine ha fatto quel preservativo?
Dimmi perché quando ti chiamo non mi cachi (non mi consideri)
Se non mi vuoi perché non ti alzi e te ne vai?
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere (non ti sopporto)
Non è colpa mia, non è colpa mia,
apri la porta e vattene, vattene ragazza, fattelo menare (ROTFL)
Non piangere che mi vengono i nervi
Se vuoi un gelato, te lo compri e te lo mangi
Nella tasca non ho soldi
Ho la 100 (milalire), vabbene, devi scambiarla
Mannaggia al diavolo, stasera, mannaggia
Ti porto a casa, non ti voglio più appresso
Sembra che tua madre ti ha fatto ma t’ha messo il cervello a rovescio
Rap:
Io, io, mi ricordo che stavo tranquillo “a ciuccio” (abbestia…) quando stavo con te
Che se tenevo l’angoscia o tenevo i problemi dicevo: “Che me ne frega?
Tengo a questa (ho la ragazza)!”
E pure se eri un cesso t’avrei voluta lo stesso
Perché sei intelligente e non sei una “polpessa” (una sciocca all’ennesima potenza)
Ma ora che ti ho conosciuta per me sei come uno scarafaggio
Ti schiaccerei, perché magari pensi di essere la principessa di sto cazzo
Ti prenderei in braccio e ti sbatterei come un polpo sullo scoglio
“Goccia che ti piglia” (che ti possa venire un colpo!)
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere (non ti sopporto)
Non è colpa mia, non è colpa mia,
apri la porta e vattene, vattene ragazza, fattelo menare
Ragazza:
Sono stata un’ora e mezza giù al portone
E “sua signoria” stava sentendo la partita
Ho bussato al finestrino ma tu
Stavi nervoso e non mi hai calcolato
E quella sera “menava la bavetta” (tirava vento)
E i capelli si sono tutti scompigliati
In testa mi sono messa la cuffietta
Ma nemmeno allora si sono aggiustati
Che fine ha fatto la Juve dei morti che tieni?
Che fine ha fatto il 13 alla schedina?
Dimmi perché quando ti chiamo non mi “capi” (presti attenzione)
La ragione, so io dove sta!
Mannaggia al diavolo, stasera, mannaggia
Mi sono scocciata, non ti voglio più appresso
Vai ad arricchire a qualcun’altra
Perché tu a me mi hai angosciato abbastanza
Io sono una donna e tu non te ne accorgi
Mi sembra che tu sia nato “ad un’orecchia” (mezzo frocio)
E quando verrai la prossima volta
Tu avrai “calecchia” (un cazzo di niente)
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere
Non è colpa mia, non è colpa tua
Apri la porta e vattene, vattene da qui
Vattene ragazzo… ricchione!
Caparezza, prima di diventare così famoso, suonava nei sottani di Molfetta con gli amici. Un po' come tutti gli appassionati di musica che vogliono sfogare il proprio estro.
Il suo gruppo si chiamava Sunny Cola Connection (notate l'assonanza con San Nicola e capirete qualcosa in più del mito-Caparezza) e con loro ha realizzato un album dal titolo "Alla molfettesa manera".
Un album divertentissimo, assolutamente esilarante ma sempre con quel disincanto tipico di M-Kael Salvemini, che adesso finalmente tutti conosciamo.
La canzone col testo più assurdo di tutti è "Nen è colp le me" (Non è colpa mia), la numero 7.
Ebbene, il lavoro non sarà accuratissimo, ma eccone la traduzione: c'ho impiegato più di venti minuti (la parte rappata è micidiale!), ma alla fine ci son riuscito!
I fan altoatesini di Caparezza - che hanno scaricato tutto lo scaricabile dai siti ma non hanno mai capito un cazzo di quello che diceva, insieme ai suoi compagni - saranno un pochino più contenti.
Ho lasciato inalterate alcune espressioni idiomatiche tipicamente molfettesi, mettendo tra parentesi la loro traduzione.
Nen è colp le me / Non è colpa mia – Sunny Cola Connection
…che è successo, che è successo?
Uomo:
Sono stato un’ora e mezzo davanti al portone
E “sua signoria” non s’era ancora sbrigata
Poi sei entrata nella macchina di corsa
Avevi tutti i capelli scompigliati
Ti ho portato dritto alla Prima Cala (una spiaggetta di molfetta, Pomiciopoli)
E tu niente, nemmeno un bacio
Ieri sera mi hai detto “Non esco”
E ti ho trovato a pomiciare con un “vastaso” (uomo molto fine)
Che fine ha fatto il bene che mi volevi?
Che fine ha fatto quel preservativo?
Dimmi perché quando ti chiamo non mi cachi (non mi consideri)
Se non mi vuoi perché non ti alzi e te ne vai?
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere (non ti sopporto)
Non è colpa mia, non è colpa mia,
apri la porta e vattene, vattene ragazza, fattelo menare (ROTFL)
Non piangere che mi vengono i nervi
Se vuoi un gelato, te lo compri e te lo mangi
Nella tasca non ho soldi
Ho la 100 (milalire), vabbene, devi scambiarla
Mannaggia al diavolo, stasera, mannaggia
Ti porto a casa, non ti voglio più appresso
Sembra che tua madre ti ha fatto ma t’ha messo il cervello a rovescio
Rap:
Io, io, mi ricordo che stavo tranquillo “a ciuccio” (abbestia…) quando stavo con te
Che se tenevo l’angoscia o tenevo i problemi dicevo: “Che me ne frega?
Tengo a questa (ho la ragazza)!”
E pure se eri un cesso t’avrei voluta lo stesso
Perché sei intelligente e non sei una “polpessa” (una sciocca all’ennesima potenza)
Ma ora che ti ho conosciuta per me sei come uno scarafaggio
Ti schiaccerei, perché magari pensi di essere la principessa di sto cazzo
Ti prenderei in braccio e ti sbatterei come un polpo sullo scoglio
“Goccia che ti piglia” (che ti possa venire un colpo!)
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere (non ti sopporto)
Non è colpa mia, non è colpa mia,
apri la porta e vattene, vattene ragazza, fattelo menare
Ragazza:
Sono stata un’ora e mezza giù al portone
E “sua signoria” stava sentendo la partita
Ho bussato al finestrino ma tu
Stavi nervoso e non mi hai calcolato
E quella sera “menava la bavetta” (tirava vento)
E i capelli si sono tutti scompigliati
In testa mi sono messa la cuffietta
Ma nemmeno allora si sono aggiustati
Che fine ha fatto la Juve dei morti che tieni?
Che fine ha fatto il 13 alla schedina?
Dimmi perché quando ti chiamo non mi “capi” (presti attenzione)
La ragione, so io dove sta!
Mannaggia al diavolo, stasera, mannaggia
Mi sono scocciata, non ti voglio più appresso
Vai ad arricchire a qualcun’altra
Perché tu a me mi hai angosciato abbastanza
Io sono una donna e tu non te ne accorgi
Mi sembra che tu sia nato “ad un’orecchia” (mezzo frocio)
E quando verrai la prossima volta
Tu avrai “calecchia” (un cazzo di niente)
Non è colpa mia se le femmine son tutte puttane
Non è colpa mia se a questo punto non ti posso vedere
Non è colpa mia, non è colpa tua
Apri la porta e vattene, vattene da qui
Vattene ragazzo… ricchione!
settembre 14, 2008
settembre 14, 2008
Sarà...
Sarà che quando mi si nominano Sicilia, Palermo, Catania, Lentini... ACIREALE... mi si drizzano le orecchie...
Sarà che quando penso a Miss Italia mi vengono in mente Martina Colombari, Mirka Viola (!), Tania Zamparo e soprattutto ANNA VALLE...
Sarà che quando Miss Italia e Sicilia si mettono insieme producono cose meravigliose...
...ma questa donna, Miriam Leone, Miss Italia 2008, è veramente STUPENDA!
Sarà che quando mi si nominano Sicilia, Palermo, Catania, Lentini... ACIREALE... mi si drizzano le orecchie...
Sarà che quando penso a Miss Italia mi vengono in mente Martina Colombari, Mirka Viola (!), Tania Zamparo e soprattutto ANNA VALLE...
Sarà che quando Miss Italia e Sicilia si mettono insieme producono cose meravigliose...
...ma questa donna, Miriam Leone, Miss Italia 2008, è veramente STUPENDA!
settembre 13, 2008
settembre 13, 2008
A voler dirla tutta
Sono proprio uno stupido! Come si fa a svuotare il mare con un mestolo? A contare i granelli di sabbia e le stelle del cielo?
Come si fa a togliere dalla mente, ad una ad una, le briciole di un tempo spezzato e condiviso?
Sono proprio uno stupido! Come si fa a svuotare il mare con un mestolo? A contare i granelli di sabbia e le stelle del cielo?
Come si fa a togliere dalla mente, ad una ad una, le briciole di un tempo spezzato e condiviso?
settembre 11, 2008
settembre 11, 2008
Prodezza culinaria*
- 6 pomodorini, raccolti personalmente dal terreno accanto al mio (ci vorrebbe la faccina furtiva che fischietta indifferente)
- 2 foglie di menta prese dal balcone di casa
- 2 acciughe messe sotto sale da mia madre (ci hanno regalato 15 kg di alici, che ne vuoi fare? mangiarle tutte insieme?)
- un cucchiaino di capperi
- uno spicchio d'aglio
- un cucchiaio d'olio d'oliva, fatto con le nostre olive
- un paio di gocce di olio santo (peperoncini coltivati sul balcone macerati nel nostro olio)
- un pizzico di sale di Margherita (diamo a Klà quel ch'è di Klà)
- due pizzichi d'origano coltivato in campagna e sgranato da mio padre
- 150g di fusilli
Stasera mi so' fatto una magnata che non facevo da tempo. Minchiachebbuono!
*E a Luke quel ch'è di Luke...
- 6 pomodorini, raccolti personalmente dal terreno accanto al mio (ci vorrebbe la faccina furtiva che fischietta indifferente)
- 2 foglie di menta prese dal balcone di casa
- 2 acciughe messe sotto sale da mia madre (ci hanno regalato 15 kg di alici, che ne vuoi fare? mangiarle tutte insieme?)
- un cucchiaino di capperi
- uno spicchio d'aglio
- un cucchiaio d'olio d'oliva, fatto con le nostre olive
- un paio di gocce di olio santo (peperoncini coltivati sul balcone macerati nel nostro olio)
- un pizzico di sale di Margherita (diamo a Klà quel ch'è di Klà)
- due pizzichi d'origano coltivato in campagna e sgranato da mio padre
- 150g di fusilli
Stasera mi so' fatto una magnata che non facevo da tempo. Minchiachebbuono!
*E a Luke quel ch'è di Luke...
settembre 09, 2008
settembre 09, 2008
La pazienza del ragno
Carissimo, ho deciso che prima o poi dovrai uscire dalla mia vita. Dovrò scegliere se allontanarti poco a poco, escluderti dai miei pensieri, dalle nostre confidenze, dalla quotidianità, oppure recidere con un sol colpo tutto ciò che ci lega.
Non sarà per nulla facile dirti addio, ma piuttosto che dilaniarmi ancora, lascerò che tu vada.
Credo che anche tu stia decidendo una cosa del genere, più o meno pianificata ed ampia, un'esigenza che ha origine da qualche parte del tuo caleidoscopico mondo. A questo punto vedremo chi avrà meno pazienza o meno tempo a disposizione.
Al ragno non si sfugge.
Carissimo, ho deciso che prima o poi dovrai uscire dalla mia vita. Dovrò scegliere se allontanarti poco a poco, escluderti dai miei pensieri, dalle nostre confidenze, dalla quotidianità, oppure recidere con un sol colpo tutto ciò che ci lega.
Non sarà per nulla facile dirti addio, ma piuttosto che dilaniarmi ancora, lascerò che tu vada.
Credo che anche tu stia decidendo una cosa del genere, più o meno pianificata ed ampia, un'esigenza che ha origine da qualche parte del tuo caleidoscopico mondo. A questo punto vedremo chi avrà meno pazienza o meno tempo a disposizione.
Al ragno non si sfugge.