L'illusione
...anche le stelle bruciate lassù viaggiano per l'eternità a illuderci negli occhi che per sempre c'è una luce su chi non sa più cantare.
luglio 08, 2008
luglio 08, 2008
luglio 06, 2008
luglio 06, 2008
luglio 05, 2008
luglio 05, 2008
Psicobarzelletta
Si sta svolgendo una grande festa nuziale nel salone di una villa settecentesca. Dopo un raffinato banchetto si aprono le danze, un'orchestra suona musica romantica e coinvolgente.
Un ragazzo molto timido, seduto in disparte, nota una bellissima ragazza seduta dall'altro lato della sala. Dopo numerosi tentennamenti decide che è giunto il momento di tentare il tutto per tutto e di invitarla a ballare con lui. Approfittando dell'intervallo tra un brano e l'altro, attraversa la sala cercando di non farsi notare, avvicina la ragazza, si schiarisce la voce e sussurra:
- Scusami se ti disturbo, è da molto tempo che ti osservo e mi piaci molto: ti andrebbe di concedermi il prossimo ballo?
Contro ogni ragionevole aspettativa, la ragazza va su tutte le furie e incomincia a sbraitare:
- Cooooosa?!? Ma come ti permetti?!? Non ci siamo mai visti prima, non ti presenti neppure e mi chiedi subito se voglio venire a letto con te???
Immediatamente tutta l'attenzione della sala si sposta sul ragazzo che arrossisce fino a diventare incandescente: non osa neppure chiedere spiegazioni ma, pieno di vergogna, ritorna al suo posto cercando di mimetizzarsi con gli arredi circostanti.
Dopo un paio di minuti, è la ragazza che attraversa la sala e va dal ragazzo, lo avvicina e gli mormora in un orecchio:
- Scusami per la reazione che ho avuto prima: sai, io sono una studentessa in psicologia, sto per laurearmi con una tesi sulla timidezza e l'imbarazzo, e ho pensato di sfruttare l'occasione che mi è stata offerta da questa festa per fare un po' di ricerca sul campo. Mi spiace che ne abbia fatto le spese proprio tu!
E il ragazzo, urlando nel silenzio generale:
- Ma che sei matta?!? Cento euro per un pompino???
Si sta svolgendo una grande festa nuziale nel salone di una villa settecentesca. Dopo un raffinato banchetto si aprono le danze, un'orchestra suona musica romantica e coinvolgente.
Un ragazzo molto timido, seduto in disparte, nota una bellissima ragazza seduta dall'altro lato della sala. Dopo numerosi tentennamenti decide che è giunto il momento di tentare il tutto per tutto e di invitarla a ballare con lui. Approfittando dell'intervallo tra un brano e l'altro, attraversa la sala cercando di non farsi notare, avvicina la ragazza, si schiarisce la voce e sussurra:
- Scusami se ti disturbo, è da molto tempo che ti osservo e mi piaci molto: ti andrebbe di concedermi il prossimo ballo?
Contro ogni ragionevole aspettativa, la ragazza va su tutte le furie e incomincia a sbraitare:
- Cooooosa?!? Ma come ti permetti?!? Non ci siamo mai visti prima, non ti presenti neppure e mi chiedi subito se voglio venire a letto con te???
Immediatamente tutta l'attenzione della sala si sposta sul ragazzo che arrossisce fino a diventare incandescente: non osa neppure chiedere spiegazioni ma, pieno di vergogna, ritorna al suo posto cercando di mimetizzarsi con gli arredi circostanti.
Dopo un paio di minuti, è la ragazza che attraversa la sala e va dal ragazzo, lo avvicina e gli mormora in un orecchio:
- Scusami per la reazione che ho avuto prima: sai, io sono una studentessa in psicologia, sto per laurearmi con una tesi sulla timidezza e l'imbarazzo, e ho pensato di sfruttare l'occasione che mi è stata offerta da questa festa per fare un po' di ricerca sul campo. Mi spiace che ne abbia fatto le spese proprio tu!
E il ragazzo, urlando nel silenzio generale:
- Ma che sei matta?!? Cento euro per un pompino???
luglio 03, 2008
luglio 03, 2008
Agli scettici
Quattro giorni di laboratorio di percussioni in un ambiente accogliente e sereno, con una performance conclusiva piena di gioia, mi hanno ridato la vita.
Si chiama musicoterapia e sono orgoglioso di essere un ottimo candidato ad essere un professionista nel campo.
Quattro giorni di laboratorio di percussioni in un ambiente accogliente e sereno, con una performance conclusiva piena di gioia, mi hanno ridato la vita.
Si chiama musicoterapia e sono orgoglioso di essere un ottimo candidato ad essere un professionista nel campo.
luglio 01, 2008
luglio 01, 2008
Che vogliano sbarazzarsene?
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/rifiuti-12/psicologi-monnezza/psicologi-monnezza.html
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/rifiuti-12/psicologi-monnezza/psicologi-monnezza.html
giugno 30, 2008
giugno 30, 2008
giugno 29, 2008
giugno 29, 2008
Iperballata (aka Hyperballad reprise)
Viviamo su una montagna, quasi in vetta
c'è una vista stupenda dalla cima della montagna.
Ogni mattina cammino sul ciglio del burrone
e lancio giù piccole cose
tipo parti di auto, bottiglie, posate
o qualunque altra cosa trovi lì intorno.
E' diventata un'abitudine, un modo per cominciare il giorno.
Io passo attraverso tutto ciò prima che tu sia sveglio
così da sentirmi più felice di essere al sicuro con te.
E' mattina presto, non c'è nessuno sveglio;
torno al mio burrone, continuando a lanciare oggetti.
Ascolto il suono che fanno mentre cadono giù,
li seguo coi miei occhi finché non si rompono.
Immagino a quale suono tra quelli
somigli il suono del mio corpo che si schianta sulle rocce.
E quando atterrerò, i miei occhi saranno chiusi o aperti?
Io passo attraverso tutto ciò prima che tu sia sveglio
così da sentirmi più felice di essere al sicuro con te.
Viviamo su una montagna, quasi in vetta
c'è una vista stupenda dalla cima della montagna.
Ogni mattina cammino sul ciglio del burrone
e lancio giù piccole cose
tipo parti di auto, bottiglie, posate
o qualunque altra cosa trovi lì intorno.
E' diventata un'abitudine, un modo per cominciare il giorno.
Io passo attraverso tutto ciò prima che tu sia sveglio
così da sentirmi più felice di essere al sicuro con te.
E' mattina presto, non c'è nessuno sveglio;
torno al mio burrone, continuando a lanciare oggetti.
Ascolto il suono che fanno mentre cadono giù,
li seguo coi miei occhi finché non si rompono.
Immagino a quale suono tra quelli
somigli il suono del mio corpo che si schianta sulle rocce.
E quando atterrerò, i miei occhi saranno chiusi o aperti?
Io passo attraverso tutto ciò prima che tu sia sveglio
così da sentirmi più felice di essere al sicuro con te.
giugno 28, 2008
giugno 28, 2008