Io parlo il biondo
Una bionda in aereo è seduta in turistica. Ad un tratto si alza, va in prima classe e si siede.
La hostess che l'ha vista passare dalla turistica alla prima classe le si avvicina e le chiede il biglietto.
Controllando il biglietto la hostess dice gentilmente alla bionda che ha pagato per la turistica e non per la prima classe, quindi si dovrebbe alzare e tornare a sedersi dove era seduta prima.
Al che la bionda risponde: "Sono bionda, sono bella, sto andando a New York e resterò seduta qui."
La hostess va allora nella cabina dove sono il Pilota e il Co-pilota dicendogli che c'è una bionda seduta in prima classe che ha per il biglietto per la turistica e che non ha nessuna intenzione di alzarsi. Il Co-pilota va dalla bionda e cerca di spiegarle che avendo fatto un biglietto in classe turistica deve lasciare la prima classe e tornare al suo posto.
La bionda risponde: "Sono bella, sono bionda, sto andando a New York e resterò seduta qui".
Il Co-pilota dice al pilota che probabilmente solo lui può avere l'autorità di convincere la bionda ad alzarsi e a tornare al suo posto.
Il Pilota fa: "Hai detto che è bionda? Sistemerò io la cosa. Sono sposato con una bionda. Io parlo il biondo."
Il pilota va dalla bionda e le sussurra qualcosa nell'orecchio, al che lei esclama: "Oh, mi scusi! E grazie!" Si alza e torna a sedersi in turistica.
La Hostess e il Co-Pilota restano a bocca aperta e chiedono al Pilota cosa abbia detto alla bionda per convincerla ad alzarsi, visto che sembrava non voler sentire ragioni.
E il Pilota risponde: "Le ho solo detto che la prima classe non va a New York."
maggio 05, 2007
maggio 05, 2007
Oltre la tolleranza
"Quando ci mettiamo intorno al tavolo, io vedo bene la parte della stanza che sta di fronte a me, mentre vedo in modo marginale le parti che mi stanno ai lati e non vedo affatto quello che mi sta dietro. Quando cominciamo a parlare, via via mi sembra di prendere il posto prima dell'uno, poi dell'altro, vedendo la stanza dal loro punto di osservazione. Alla fine torno idealmente al mio posto, rivedendo la stanza come prima, ma avendo la sensazione di conoscere anche i particolari che solo gli altri riescono a vedere".
"Quando ci mettiamo intorno al tavolo, io vedo bene la parte della stanza che sta di fronte a me, mentre vedo in modo marginale le parti che mi stanno ai lati e non vedo affatto quello che mi sta dietro. Quando cominciamo a parlare, via via mi sembra di prendere il posto prima dell'uno, poi dell'altro, vedendo la stanza dal loro punto di osservazione. Alla fine torno idealmente al mio posto, rivedendo la stanza come prima, ma avendo la sensazione di conoscere anche i particolari che solo gli altri riescono a vedere".
Sondaggio nazional-popolare
A Rignano Flaminio ci sono 8 indagati per abusi su minori. Secondo voi:
1) Quanti verranno scarcerati martedì?
[ ] Da uno a tre.
[ ] Da quattro a sette.
[ ] Tutti.
[ ] Nessuno.
2) Quanti verranno condannati per abusi?
[ ] Da uno a tre.
[ ] Da quattro a sette.
[ ] Tutti.
[ ] Nessuno.
3) Quanti verranno assolti in Appello?
[ ] Da uno a tre.
[ ] Da quattro a sette.
[ ] Tutti.
[ ] Nessuno.
4) Sapremo mai se realmente i bambini hanno subito sevizie prima della sentenza della Cassazione?
[ ] Sì.
[ ] No.
[ ] Non sa / Non risponde.
A Rignano Flaminio ci sono 8 indagati per abusi su minori. Secondo voi:
1) Quanti verranno scarcerati martedì?
[ ] Da uno a tre.
[ ] Da quattro a sette.
[ ] Tutti.
[ ] Nessuno.
2) Quanti verranno condannati per abusi?
[ ] Da uno a tre.
[ ] Da quattro a sette.
[ ] Tutti.
[ ] Nessuno.
3) Quanti verranno assolti in Appello?
[ ] Da uno a tre.
[ ] Da quattro a sette.
[ ] Tutti.
[ ] Nessuno.
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[ ] Sì.
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E' arrivato!
E' bellissimo, grigio e nero, adorabile, compatto, funzionale e (quasi) funzionante: HP Officejet 5610 All-in-One a meno di 100€!
Domani chiamo il 187 per capire perché il fax non funge.
Edit: ho chiamato e la gentile signorina, dopo 789205 minuti di attesa, mi ha informato che la linea è abilitata all'invio e alla ricezione fax. Ora, avendo tre prese telefoniche, tre filtri, tre telefoni e un modem ADSL, quanti tentativi dovrò effettuare prima di avere un test "Rilevamento del segnale di linea = SUPERATO"? Sembra un quesito della Susi...
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maggio 04, 2007
maggio 04, 2007
maggio 02, 2007
maggio 02, 2007
E' arrivato il BILIARDO CIRCOLARE e non ci si può più staccare!!!
Attenzione: nuoce gravemente allo studio!
maggio 01, 2007
maggio 01, 2007
aprile 30, 2007
aprile 30, 2007
L'italiano (te)nero
Chiunque abbia più di trent'anni conosce a memoria le parole, la melodia, gli accordi del mega tormentone iperrealista di Toto Cutugno (premiata ditta Cutugno - Minellono) "L'italiano". Non c'è verso di staccarsene, ma non ci si può nemmeno staccare da quel ricordo comune: non si può dire che non ci appartenga da quasi 25 anni. Sembra preistoria, sembra ieri, ma la canzone è del 1983.
Cutugno la presentò a Sanremo e quell'anno ci fu una delle solite porcate, passata per la prima sperimentazione del suffragio universale a fini ludici (ora la democrazia ci è entrata dritta in casa col televoto!): i cittadini potevano votare tramite le schedine del Totip, associando una preferenza musicale ad una giocata, mentre la solita giuria di persone esperte, competenti ed imparziali giudicava le canzoni dall'alto del potere conferitole.
La vincitrice del Festival fu una certa Tiziana Rivale con "Sarà quel che sarà", riesumata qualche tempo fa da Limiti nella sua tragica trasmissione pomeridiana e poi riposta nel sacello come reliquia del tempo che fu. Ma è inutile dire che a furor di popolo la canzone più votata dagli italiani fu proprio "L'italiano", la quale è tuttora il brano più cantato nei pullman (con Azzurro e Albachiara), e quello più richiesto dagli emigrati alle prese con pizza e ragù.
Confesso che la mia emozione nel sentirla è sempre viva, e forse per le parole un po' tristi, per la mania italianissima per il calcio, per il fatto che alluda a Pertini e ai Mondiali dell'82, la associo alle esperienze fallimentari e/o sfigatissime della Nazionale da Messico '86 a Francia '98.
(Come? C'è stato un mondiale anche in Giappone nel 2002? E si giocava anche in Corea? Moreno? E ci cazzè, quello di Rockfeller?)
Insomma, diciamola tutta: il po-poppò-poppoppoooo-pooooo dell'estate scorsa ha messo un po' da parte l'atmosfera di delusione e la naftalina dalle bandiere che ci affliggevano da anni.
Qualche minuto fa ho sfogliato il booklet di Cristicchi, prima di ascoltare i brani, e ho notato che la prima traccia del suo ultimo CD "Dall'altra parte del cancello" è proprio "L'italiano". "QUELLA ORIGINALE?" mi sono chiesto subito... Ho visto autori, anno di incisione... e mi sono intristito un po'. "Che schifo" pensavo "anche Cristicchi che si commercializza, canta la canzoncina famosa, bla bla bla". Comincio ad ascoltarla e mi accorgo prestissimo che è molto distante dall'originale...
...e alla fine piangevo come un vitello! E' BELLISSIMA! Quell'uomo è un genio!
GRAZIE SIMONE!
Chiunque abbia più di trent'anni conosce a memoria le parole, la melodia, gli accordi del mega tormentone iperrealista di Toto Cutugno (premiata ditta Cutugno - Minellono) "L'italiano". Non c'è verso di staccarsene, ma non ci si può nemmeno staccare da quel ricordo comune: non si può dire che non ci appartenga da quasi 25 anni. Sembra preistoria, sembra ieri, ma la canzone è del 1983.
Cutugno la presentò a Sanremo e quell'anno ci fu una delle solite porcate, passata per la prima sperimentazione del suffragio universale a fini ludici (ora la democrazia ci è entrata dritta in casa col televoto!): i cittadini potevano votare tramite le schedine del Totip, associando una preferenza musicale ad una giocata, mentre la solita giuria di persone esperte, competenti ed imparziali giudicava le canzoni dall'alto del potere conferitole.
La vincitrice del Festival fu una certa Tiziana Rivale con "Sarà quel che sarà", riesumata qualche tempo fa da Limiti nella sua tragica trasmissione pomeridiana e poi riposta nel sacello come reliquia del tempo che fu. Ma è inutile dire che a furor di popolo la canzone più votata dagli italiani fu proprio "L'italiano", la quale è tuttora il brano più cantato nei pullman (con Azzurro e Albachiara), e quello più richiesto dagli emigrati alle prese con pizza e ragù.
Confesso che la mia emozione nel sentirla è sempre viva, e forse per le parole un po' tristi, per la mania italianissima per il calcio, per il fatto che alluda a Pertini e ai Mondiali dell'82, la associo alle esperienze fallimentari e/o sfigatissime della Nazionale da Messico '86 a Francia '98.
(Come? C'è stato un mondiale anche in Giappone nel 2002? E si giocava anche in Corea? Moreno? E ci cazzè, quello di Rockfeller?)
Insomma, diciamola tutta: il po-poppò-poppoppoooo-pooooo dell'estate scorsa ha messo un po' da parte l'atmosfera di delusione e la naftalina dalle bandiere che ci affliggevano da anni.
Qualche minuto fa ho sfogliato il booklet di Cristicchi, prima di ascoltare i brani, e ho notato che la prima traccia del suo ultimo CD "Dall'altra parte del cancello" è proprio "L'italiano". "QUELLA ORIGINALE?" mi sono chiesto subito... Ho visto autori, anno di incisione... e mi sono intristito un po'. "Che schifo" pensavo "anche Cristicchi che si commercializza, canta la canzoncina famosa, bla bla bla". Comincio ad ascoltarla e mi accorgo prestissimo che è molto distante dall'originale...
...e alla fine piangevo come un vitello! E' BELLISSIMA! Quell'uomo è un genio!
GRAZIE SIMONE!