Rullo di tamburi
E' arrivata la versione definitiva di Internet Explorer 7. Cito da repubblica.it:
"A parte l'interfaccia grafica rinnovata e il rispetto totale degli standard internazionali del web, la novità di questa versione è rappresentata dall'attenzione alla sicurezza. Si trova dunque "sotto il cofano". Su questo versante IE7 ha molte promesse. E la maggioranza degli utenti spera che le possa mantenere tutte. Si comincia sin dal momento dell'istallazione, visto che per poter scaricare il file si rende necessaria la verifica della bontà del software installato nel nostro computer, cosa che esclude del tutto chi dispone di una copia di Windows pirata.
E ancora: il browser ci avvisa con dei colori se un sito è affidabile o meno. Il tutto grazie a un filtro anti-phishing (al momento la piaga più grande per i navigatori) che viene aggiornato di continuo.
Ci sono poi altre soluzioni - Firefox, Opera e Safari, il browser per Mac, le utilizzano da tempo - che certamente delizieranno chi è affezionato al navigatore di Bill Gates: motore di ricerca incorporato nella barra, possibilità di usare i tab nella navigazione e un utilissimo dispositivo che è in grado di sbarrare la porta ai pop-up indesiderati. Il nuovo browser supporta adesso gli Rss, offre la possibilità di ingrandire le pagine web con un effetto zoom e i caratteri si giovano della tecnologia ClearType. "
Ho già tutto, grazie.
/me sbatte la porta in faccia ai venditori modem a modem.
ottobre 20, 2006
ottobre 20, 2006
ottobre 19, 2006
ottobre 19, 2006
Uno dei più grandi cazzoni di tutti i tempi
da repubblica.it
Acquista un Picasso e lo buca.
Il dipinto "Le Reve" (The dream) di Picasso, è stato comprato qualche settimana fa da Steve Wynn, un miliardario, proprietario di diversi casino e hotel di Las Vegas per la cifra di 139 milioni di dollari. Ma Wynn ha presto trasformato il suo sogno nel peggiori degli incubi: ha, per errore, appoggiato un gomito sulla tela provocando un buco, danneggiando seriamente il quadro. E' ora sua intenzione provvedere al restauro dell'opera d'arte.
da repubblica.it
Acquista un Picasso e lo buca.
Il dipinto "Le Reve" (The dream) di Picasso, è stato comprato qualche settimana fa da Steve Wynn, un miliardario, proprietario di diversi casino e hotel di Las Vegas per la cifra di 139 milioni di dollari. Ma Wynn ha presto trasformato il suo sogno nel peggiori degli incubi: ha, per errore, appoggiato un gomito sulla tela provocando un buco, danneggiando seriamente il quadro. E' ora sua intenzione provvedere al restauro dell'opera d'arte.
ottobre 17, 2006
ottobre 17, 2006
ottobre 15, 2006
ottobre 15, 2006
Segnali che la fine del mondo è VERAMENTE vicina
Sì, ve lo incollo tutto, così ridete con me: Andate a leggere l'articolo integrale sul sito...
Briatore, prove di discesa in campo
"In Italia chi evade lo fa per bisogno"
ROMA - Flavio Briatore di nuovo paladino dei ricchi. E anche dei poveri. [...]
A proposito di evasione fiscale il manager piemontese spiega di comprendere gli italiani che non riescono a pagare le tasse: "Se fossi un italiano che deve dare il 50% allo stato farei così: se posso pago, altrimenti no. Se non ce la facessi a stare in Italia me ne andrei. L'evasione delle tasse non è giustificabile, ma è comprensibile". Anche se aggiunge che "chi ha successo non deve essere illegale. Si può avere successo assolutamente nella legalità. Si diventa ricchi con il lavoro". E ancora: "Le tasse vengono evase quando il cittadino pensa che si sia superato il limite. In Inghilterra per esempio sono giuste, infatti lì non c'è evasione. Dovremmo copiare i Paesi che funzionano".
"Quantificare un ricco vero? E' uno che guadagna dai 20 ai 70 milioni di euro all'anno", dice. [...]
(15 ottobre 2006)
Briatore, prove di discesa in campo
"In Italia chi evade lo fa per bisogno"
ROMA - Flavio Briatore di nuovo paladino dei ricchi. E anche dei poveri. [...]
A proposito di evasione fiscale il manager piemontese spiega di comprendere gli italiani che non riescono a pagare le tasse: "Se fossi un italiano che deve dare il 50% allo stato farei così: se posso pago, altrimenti no. Se non ce la facessi a stare in Italia me ne andrei. L'evasione delle tasse non è giustificabile, ma è comprensibile". Anche se aggiunge che "chi ha successo non deve essere illegale. Si può avere successo assolutamente nella legalità. Si diventa ricchi con il lavoro". E ancora: "Le tasse vengono evase quando il cittadino pensa che si sia superato il limite. In Inghilterra per esempio sono giuste, infatti lì non c'è evasione. Dovremmo copiare i Paesi che funzionano".
"Quantificare un ricco vero? E' uno che guadagna dai 20 ai 70 milioni di euro all'anno", dice. [...]
(15 ottobre 2006)
Mea culpa
Io non ho insegnanti ai quali sono rimasto legato. Ho avuto la sfortuna di essere sempre stato sopravvalutato (ho cominciato a leggere e scrivere a 3 anni, a 4 anni ho letto in ospedale davanti al primario la mia cartella clinica e ricordavo decine di potenze e radici quadrate) oppure di essere preso in completa antipatia da alcuni insegnanti per alcuni atteggiamenti da bambino viziato prima, e da rompipalle precisino dopo. Nessuna via di mezzo.
La maestra delle elementari, una suora manesca e irascibile, disse a mia madre: "Signora, io mi preoccupo di quando andrà alle medie: suo figlio è troppo distratto". Mi hanno sempre punito tutti per le mie distrazioni e quindi ho dovuto capire io, a 25 anni, che il lavoro da programmatore non faceva per me.
Ho cominciato con la musica prima, e con la musicoterapia dopo, a 31 anni, e ho capito che è questa la mia strada.
Ma ormai per tutti sono IL DISTRATTO, LO SVOGLIATO, quello che non riuscirà mai nella vita. E me ne sono convinto anch'io.
Eccomi, a ragione, seduto dalla parte del torto. (cit.)
Io non ho insegnanti ai quali sono rimasto legato. Ho avuto la sfortuna di essere sempre stato sopravvalutato (ho cominciato a leggere e scrivere a 3 anni, a 4 anni ho letto in ospedale davanti al primario la mia cartella clinica e ricordavo decine di potenze e radici quadrate) oppure di essere preso in completa antipatia da alcuni insegnanti per alcuni atteggiamenti da bambino viziato prima, e da rompipalle precisino dopo. Nessuna via di mezzo.
La maestra delle elementari, una suora manesca e irascibile, disse a mia madre: "Signora, io mi preoccupo di quando andrà alle medie: suo figlio è troppo distratto". Mi hanno sempre punito tutti per le mie distrazioni e quindi ho dovuto capire io, a 25 anni, che il lavoro da programmatore non faceva per me.
Ho cominciato con la musica prima, e con la musicoterapia dopo, a 31 anni, e ho capito che è questa la mia strada.
Ma ormai per tutti sono IL DISTRATTO, LO SVOGLIATO, quello che non riuscirà mai nella vita. E me ne sono convinto anch'io.
Eccomi, a ragione, seduto dalla parte del torto. (cit.)