"Un sabato qualunque, un sabato italiano...
...il peggio sembra esseeeere passatoooooo."
Ho partecipato alla prima assemblea di condominio valida della mia vita. Ho votato quindi per la prima volta e, siccome ho fatto il segretario, ho dovuto farmi spiegare come si verbalizzavano le votazioni. Ma che emozione! In compenso abbiamo scoperto con orrore che il palazzo sta crollando, perché i lavori sono in programma da due anni ma non ci sono state assemblee valide che ratificassero le operazioni di consolidamento delle fondazioni e ristrutturazione della facciata. Niente che non sia recuperabile, per carità, ma ci vorranno diverse migliaia di euro a famiglia per queste opere.
Il tutto in un'assemblea durata quattro ore, in cui non c'è stato UN SOLO attimo in cui non si siano gridati insulti.
Torno a casa per il meritato riposo, mangio un grappolo d'uva in attesa della pizza fuori casa, mi vesto ed esco. Sul pianerottolo sento una puzza di gas decisamente insopportabile, perciò mi metto ad annusare tutte le serrature delle porte. Niente. Allora scendo e citofono a tutti, avvertendo del pericolo imminente. Ecco allora, alle 23.10, la popolazione condominiale, in un florilegio di pigiami, vestaglie fluttuanti e boxer XXXL, si riversa per le scale in allarme, perché la puzza è veramente notevole! Vengono aperte tutte le finestre e chiamati i vigili del fuoco, i quali non sapevano minimamente come arrivare qui! 10 minuti per spiegare dov'è l'emergenza ("pronto? sono XYZ, c'è una fuga di gas in via ZYX, sì ma se mi rispondete in due e io sono da solo non posso dar retta ad entrambi!", sembravano scemo+scemo), 35 minuti per arrivare a destinazione e 5 minuti per esaminare la tromba delle scale con il naso elettronico. Arriva pure il tecnico del gas, e tutti ci rassicurano sul fatto che non ci sia niente di particolare, infatti l'odore non si sente più da un pezzo. Vanno via all'una e io me ne vo a cenare.
Chissà cos'è stato...
Fatto sta che, dopo la mia pacifica e meritatissima pizza, ora posso andare a nanna. ESAUSTO!
settembre 24, 2006
settembre 24, 2006
settembre 23, 2006
settembre 23, 2006
da repubblica.it
L'iniziativa si è concretizzata durante la notte bianca del 10 settembre
E l'amministrazione ha pagato 120 mila euro al press agent Lele Mora
L'idea innovativa di Reggio Calabria
star della tv a spasso per le strade
Passeggiare fa bene al corpo e ritempra il portafoglio. Ne sa qualcosa Lele Mora che ha organizzato a Reggio Calabria un nuovo modo di fare spettacolo. Ha chiesto agli artisti di camminare lentamente. Null'altro. Camminare, passeggiare per le vie della città, sorridere e stringere mani, come da contratto sottoscritto con la giunta comunale.
--
In fondo è solo un cambio di fattori, perché il prodotto non cambia: le peripatetiche prima passeggiano, poi vanno a letto e infine riscuotono. Queste prima sono andate a letto, poi hanno riscosso e infine hanno passeggiato.
L'iniziativa si è concretizzata durante la notte bianca del 10 settembre
E l'amministrazione ha pagato 120 mila euro al press agent Lele Mora
L'idea innovativa di Reggio Calabria
star della tv a spasso per le strade
Passeggiare fa bene al corpo e ritempra il portafoglio. Ne sa qualcosa Lele Mora che ha organizzato a Reggio Calabria un nuovo modo di fare spettacolo. Ha chiesto agli artisti di camminare lentamente. Null'altro. Camminare, passeggiare per le vie della città, sorridere e stringere mani, come da contratto sottoscritto con la giunta comunale.
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In fondo è solo un cambio di fattori, perché il prodotto non cambia: le peripatetiche prima passeggiano, poi vanno a letto e infine riscuotono. Queste prima sono andate a letto, poi hanno riscosso e infine hanno passeggiato.
Gattitudine 2
Allora... io non ci capisco un kaiser di quel sito di strip sui gatti, sembra la metropolitana di Tokyo.
Il vantaggio è che riesco ogni volta a fare interessanti scoperte: QUESTA, ossia "come interagiscono coi libri i gatti", è strepitosa!
E questa è di una tenerezza disarmante:
Allora... io non ci capisco un kaiser di quel sito di strip sui gatti, sembra la metropolitana di Tokyo.
Il vantaggio è che riesco ogni volta a fare interessanti scoperte: QUESTA, ossia "come interagiscono coi libri i gatti", è strepitosa!
E questa è di una tenerezza disarmante:
settembre 22, 2006
settembre 22, 2006
Premio Nobel alla volpitudine!
Stamattina sveglia alle 7: tutta la famiglia fa un centinaio di chilometri per un viaggio faticoso e assolutamente non piacevole. Torniamo alle 14, pranziamo e andiamo a nanna.
Avevo puntato la sveglia alle 18.30, perché già consapevole del fatto che non sarei riuscito ad andare a far terapia al piede. Aspettavo una telefonata dal collega più "zecca" e sfruttatore che ho, quindi ho spento il cellulare, ho chiuso porta e finestra e mi sono accomodato.
Alle 18, più puntuale di uno shinkansen, più invadente di un harakiri, più noioso di un ikebana, squilla il telefono. Era lui, che dice a mia madre "Sono kdsfòlskjhg, dfdfhiofadofadsfopchiamatosulc ellularemaeraspentojdfhks...". Mia madre corre in camera col cordless, urla: "Il collega al telefono!".
Le mie risposte, nell'ordine:
"Mmmm".
"Sì".
"Sì".
"Sì, stavo dormendo".
"Tra un'ora".
"Sì".
"Ciao".
"Scusa mamma, sto dormendo, ho il cellulare spento, LUI ti dice che è spento... tu che fai? MI SVEGLI??? MA VAI A CACARE!"
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Tu, o mio lettore, ad una madre così zelante, petulante, sfracanante, CHE CAZZO LE FACEVI???
Sai, giusto per capire se chiamare una betoniera è stato un po' esagerato...
Stamattina sveglia alle 7: tutta la famiglia fa un centinaio di chilometri per un viaggio faticoso e assolutamente non piacevole. Torniamo alle 14, pranziamo e andiamo a nanna.
Avevo puntato la sveglia alle 18.30, perché già consapevole del fatto che non sarei riuscito ad andare a far terapia al piede. Aspettavo una telefonata dal collega più "zecca" e sfruttatore che ho, quindi ho spento il cellulare, ho chiuso porta e finestra e mi sono accomodato.
Alle 18, più puntuale di uno shinkansen, più invadente di un harakiri, più noioso di un ikebana, squilla il telefono. Era lui, che dice a mia madre "Sono kdsfòlskjhg, dfdfhiofadofadsfopchiamatosulc ellularemaeraspentojdfhks...". Mia madre corre in camera col cordless, urla: "Il collega al telefono!".
Le mie risposte, nell'ordine:
"Mmmm".
"Sì".
"Sì".
"Sì, stavo dormendo".
"Tra un'ora".
"Sì".
"Ciao".
"Scusa mamma, sto dormendo, ho il cellulare spento, LUI ti dice che è spento... tu che fai? MI SVEGLI??? MA VAI A CACARE!"
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Tu, o mio lettore, ad una madre così zelante, petulante, sfracanante, CHE CAZZO LE FACEVI???
Sai, giusto per capire se chiamare una betoniera è stato un po' esagerato...
Indovinello
Esattamente allo stesso tempo due giovani si trovano in due estremi opposti del mondo.
Uno sta camminando su una corda legata a due grattacieli, l'altro sta ricevendo il miglior rapporto orale della sua vita, da parte di una vecchietta sdentata di 95 anni, molto esperta.
Anche se sembra incredibile, entrambi stanno pensando la stessa cosa!
Cosa stanno pensando??
Soluzione:
NON DEVO GUARDARE IN BASSO!
NON DEVO GUARDARE IN BASSO!
NON DEVO GUARDARE IN BASSO!
NON DEVO GUARDARE IN BASSO!
Esattamente allo stesso tempo due giovani si trovano in due estremi opposti del mondo.
Uno sta camminando su una corda legata a due grattacieli, l'altro sta ricevendo il miglior rapporto orale della sua vita, da parte di una vecchietta sdentata di 95 anni, molto esperta.
Anche se sembra incredibile, entrambi stanno pensando la stessa cosa!
Cosa stanno pensando??
Soluzione:
NON DEVO GUARDARE IN BASSO!
NON DEVO GUARDARE IN BASSO!
NON DEVO GUARDARE IN BASSO!
NON DEVO GUARDARE IN BASSO!
A volte mi chiedo: "Ma chi me lo fa fare?". Anzi, me lo chiedo molto spesso.
Studio per quanto possibile, ma senza raccomandazioni nemmeno quest'anno lavorerò.
Contatto amici, ma non mi rispondono manco per il cazzo.
Chiedo un favore e chissà perché in quel momento c'hanno tutti da fare!
Sono più gentile che scortese, e ricevo più scortesie che gentilezze.
Lasciate che diventi antipatico e livoroso, come quelli che appena si ritrovano con un po' di quattrini in più in tasca e cominciano a non riconoscere gli amici per strada... fatelo!
Sarebbe un ottimo alibi per il mio pensiero quotidiano da quattro anni.
Studio per quanto possibile, ma senza raccomandazioni nemmeno quest'anno lavorerò.
Contatto amici, ma non mi rispondono manco per il cazzo.
Chiedo un favore e chissà perché in quel momento c'hanno tutti da fare!
Sono più gentile che scortese, e ricevo più scortesie che gentilezze.
Lasciate che diventi antipatico e livoroso, come quelli che appena si ritrovano con un po' di quattrini in più in tasca e cominciano a non riconoscere gli amici per strada... fatelo!
Sarebbe un ottimo alibi per il mio pensiero quotidiano da quattro anni.
settembre 20, 2006
settembre 20, 2006