La faccio diventare il mio motto, visto che sono un ritardatario cronico!
La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate.
E' GENIALE! :)
agosto 16, 2005
agosto 16, 2005
agosto 15, 2005
agosto 15, 2005
Lo copio integralmente da qui perché non avrei saputo scriverlo meglio! E spero che se dovessero acchiapparli, sti bastardi, gli inquirenti li lascino in una stanzetta nuda con i familiari della vittima e degli altri per una mezz'oretta...
Nullità umana
di MICHELE SERRA
Ci costa un'enorme fatica cercare di ricostruire il percorso mentale di un giovane kamikaze, l'allucinato fanatismo "religioso" che lo porta a morire e far morire, a disporre della vita altrui come materiale di scarto. Ma scaricare un sasso di 40 chili su un'autostrada, usare persone sconosciute come birilli, e poi scappare nella notte vigliacca a rintanarsi con gli amici in qualche baretto o stanzetta dove far decantare l'adrenalina e la birra: forse è perfino più faticoso e più doloroso immaginarlo, questo mostruoso deragliamento del cervello, senza mezzo alibi, mezzo movente, mezza spiegazione. Ci sono parolette rituali - la noia, il vuoto ottundente, la stupidità che si mangia come un tumore quel poco di testa - alle quali ci si aggrappa come per dare uno straccio di senso perfino al nulla omicida.
Ma un attentato di ignoti contro ignoti, per quanto lo si giri e rigiri tra i pensieri alla ricerca di un bandolo, resta la rappresentazione secca di una nullità umana perfino più raccapricciante dell'odio terrorista. E aggravata, se possibile, dalla viltà orrenda della mano che lancia il sasso e poi si nasconde, miserabile e anonima, quasi la firma involontaria di vite miserabili e anonime, stanche ronde serali tra localini e tangenziali.
Nei casi precedenti le indagini hanno aperto uno squarcio desolante su queste giovinezze senza efferatezza, strascicate in una normalità senza presagi di male o di bene, culminata in piccole "sfide" di canaglieria notturna per fare impressione alle ragazze. Uno scenario così insulso e rassegnatamente mediocre da non parere diverso dalle tante uguali derive di ragazzi parcheggiati ai margini della vita (ma non della società), eppure capace d'uccidere nel più gratuito e pazzesco dei modi uno che passa per caso.
La sassata del cavalcavia è una orrenda parodia, alla nostra maniera cinica e sfinita, della mano di Dio, con perfetti cretini che decidono, una notte qualunque, di incarnare il destino, di dare morte, di spezzare come sanno e come possono un viaggio di nozze, una vacanza, una visita di lavoro, e diventano per altre persone, per famiglie intere, per innamorati ignari, per i milioni di noi che guardano il cruscotto illuminato e pensano ai casi loro, il sicario imprevisto, la fine impossibile da concepire. Non avendo orribili divinità carnefici da evocare, video di rivendicazione da lasciare, testamenti da scrivere, paradisi da incontrare, questi assassini per gioco accorciano orribilmente il percorso della superbia (che altrove richiede anni di sinistro studio, e sinistro zelo...), la concentrano nei pochi centimetri che separano la mano dal cervello, si nominano Dio per una notte, anzi per pochi secondi, e levano dalla Terra un innocente, così come da ragazzini si ammazzava per oziosa crudeltà una lucertola: per sentirsi potenti e liberi di esercitare una superiorità non dimostrabile altrimenti, se non con l'arbitrio e il piacere di usare violenza. Quella violenza che è sempre l'arma estrema dei mediocri e degli incapaci.
Se li prenderanno, e speriamo che li prendano presto, ci risparmino il penosissimo e inutile sforzo di interrogarci sul perché e il percome. Già li sappiamo, il perché e il percome: volersi sentire importanti o magari anche solo spiritosi essendo, nel cuore e nel cervello, degli zeri assoluti. E l'impossibilità di appendere la coscienza della propria nullità a qualche gancio ideologico o religioso, uno dei tanti ganci infetti che pure mobilitano, altrove, soldatini fanatici e devotissimi assassini. Qui niente, il pretesto non esiste, il gancio è appena la propria mano idiota e feroce, si dà morte per caso dopo essere vissuti per caso. Ci darebbe quasi sollievo sapere che uno di questi mostri da cavalcavia sia in grado di articolare anche mezza spiegazione di perché sta al mondo, e di perché ha tolto dal mondo un altro. Ma non illudiamoci. Le nostre madrasse sono i tavolini di un bar, dove si impara a fare il male senza neanche le parole per dirlo.
Nullità umana
di MICHELE SERRA
Ci costa un'enorme fatica cercare di ricostruire il percorso mentale di un giovane kamikaze, l'allucinato fanatismo "religioso" che lo porta a morire e far morire, a disporre della vita altrui come materiale di scarto. Ma scaricare un sasso di 40 chili su un'autostrada, usare persone sconosciute come birilli, e poi scappare nella notte vigliacca a rintanarsi con gli amici in qualche baretto o stanzetta dove far decantare l'adrenalina e la birra: forse è perfino più faticoso e più doloroso immaginarlo, questo mostruoso deragliamento del cervello, senza mezzo alibi, mezzo movente, mezza spiegazione. Ci sono parolette rituali - la noia, il vuoto ottundente, la stupidità che si mangia come un tumore quel poco di testa - alle quali ci si aggrappa come per dare uno straccio di senso perfino al nulla omicida.
Ma un attentato di ignoti contro ignoti, per quanto lo si giri e rigiri tra i pensieri alla ricerca di un bandolo, resta la rappresentazione secca di una nullità umana perfino più raccapricciante dell'odio terrorista. E aggravata, se possibile, dalla viltà orrenda della mano che lancia il sasso e poi si nasconde, miserabile e anonima, quasi la firma involontaria di vite miserabili e anonime, stanche ronde serali tra localini e tangenziali.
Nei casi precedenti le indagini hanno aperto uno squarcio desolante su queste giovinezze senza efferatezza, strascicate in una normalità senza presagi di male o di bene, culminata in piccole "sfide" di canaglieria notturna per fare impressione alle ragazze. Uno scenario così insulso e rassegnatamente mediocre da non parere diverso dalle tante uguali derive di ragazzi parcheggiati ai margini della vita (ma non della società), eppure capace d'uccidere nel più gratuito e pazzesco dei modi uno che passa per caso.
La sassata del cavalcavia è una orrenda parodia, alla nostra maniera cinica e sfinita, della mano di Dio, con perfetti cretini che decidono, una notte qualunque, di incarnare il destino, di dare morte, di spezzare come sanno e come possono un viaggio di nozze, una vacanza, una visita di lavoro, e diventano per altre persone, per famiglie intere, per innamorati ignari, per i milioni di noi che guardano il cruscotto illuminato e pensano ai casi loro, il sicario imprevisto, la fine impossibile da concepire. Non avendo orribili divinità carnefici da evocare, video di rivendicazione da lasciare, testamenti da scrivere, paradisi da incontrare, questi assassini per gioco accorciano orribilmente il percorso della superbia (che altrove richiede anni di sinistro studio, e sinistro zelo...), la concentrano nei pochi centimetri che separano la mano dal cervello, si nominano Dio per una notte, anzi per pochi secondi, e levano dalla Terra un innocente, così come da ragazzini si ammazzava per oziosa crudeltà una lucertola: per sentirsi potenti e liberi di esercitare una superiorità non dimostrabile altrimenti, se non con l'arbitrio e il piacere di usare violenza. Quella violenza che è sempre l'arma estrema dei mediocri e degli incapaci.
Se li prenderanno, e speriamo che li prendano presto, ci risparmino il penosissimo e inutile sforzo di interrogarci sul perché e il percome. Già li sappiamo, il perché e il percome: volersi sentire importanti o magari anche solo spiritosi essendo, nel cuore e nel cervello, degli zeri assoluti. E l'impossibilità di appendere la coscienza della propria nullità a qualche gancio ideologico o religioso, uno dei tanti ganci infetti che pure mobilitano, altrove, soldatini fanatici e devotissimi assassini. Qui niente, il pretesto non esiste, il gancio è appena la propria mano idiota e feroce, si dà morte per caso dopo essere vissuti per caso. Ci darebbe quasi sollievo sapere che uno di questi mostri da cavalcavia sia in grado di articolare anche mezza spiegazione di perché sta al mondo, e di perché ha tolto dal mondo un altro. Ma non illudiamoci. Le nostre madrasse sono i tavolini di un bar, dove si impara a fare il male senza neanche le parole per dirlo.
Un paio dei miei cinque lettori potrebbero aver pensato: "Ma 'sto ciddone non se ne va in vacanza? Scrive addirittura la notte di ferragosto...".
Avrei giusto un paio di obiezioni da sollevare sulla questione:
1) In vacanza ci si va se bisogna staccare da qualcosa, in ferie ci si va se hai un lavoro, il viaggio si fa se ci sono soldi a disposizione. Requisiti minimi che non possiedo.
2) Questo convegno mi porterà via un fiume di denaro, che sto faticosamente mettendo da parte coi matrimoni. Sprecare soldi per un viaggio ORA sarebbe un suicidio. Ciò non toglie che potrei rimanere uno o due giorni in più a FI (aggratis ;) ) con gli amici fiorentini...
Avrei giusto un paio di obiezioni da sollevare sulla questione:
1) In vacanza ci si va se bisogna staccare da qualcosa, in ferie ci si va se hai un lavoro, il viaggio si fa se ci sono soldi a disposizione. Requisiti minimi che non possiedo.
2) Questo convegno mi porterà via un fiume di denaro, che sto faticosamente mettendo da parte coi matrimoni. Sprecare soldi per un viaggio ORA sarebbe un suicidio. Ciò non toglie che potrei rimanere uno o due giorni in più a FI (aggratis ;) ) con gli amici fiorentini...
Oggi T. è venuta a casa con le scarpe da flamenco e un vestitino svasato e (non dico così, ma ci siamo vicini) ha ballato per me. E sono stato felice!
agosto 13, 2005
agosto 13, 2005
Réclame (3)
Niente da fare, sono sempre più rincoglioniti questi pubblicitari.
Sicuro? LORO sono rincoglioniti o ormai sono giunti alla conclusione che siamo NOI i rincoglioniti che ci beviamo tutte le loro proposte?
Ecco alcuni esempi:
- io sono sicuro che esiste ALMENO UNA persona che, appena visto lo spot, ha comprato lo shampoo che promette capelli 4 VOLTE più disciplinati. Ma 4 volte rispetto a cosa? Ai capelli incasinati della vicina di casa, che così schiatterà di invidia quando ti pettini dolcemente sul terrazzo? E cosa ci metteranno mai nello shampoo, Valium o Ritalin?
- io sono sicuro che esiste ALMENO UNA persona che, appena visto lo spot, ha creduto di poter raggiungere la perfezione dei modelli Tesmed ed è corsa a telefonare al call-center. Magari le sue misure sono 110-100-120 e ha detto a sua moglie/marito: "Se funziona nel 78% dei casi, ci sono 3 possibilità su 4 che funzioni su di me!". Io gli/le darei pure ragione, per il rigore matematico che mi contraddistingue, ma...
- io sono sicuro che esiste ALMENO UNA persona che, appena visto lo spot, ha immaginato i suoi capelli IL 28% PIU' LUCENTI ed è corsa a comprare lo shampoo. Certo, immagino i piccoli chimici dei laboratori cosmetici che misurano la luminosità dei capelli delle colleghe: "Mmmm, sììì, certo... sì che adesso mi sembrano più luminosi, ma ora spegni quel faro e togliti 'ste benedette mutandine!". Ovviamente detto in un sensualissimo francese.
- e vogliamo parlare del sugo alla ricotta? Una porcata incredibile! E vogliono farci credere che il maritino diligente, appena torna dallo stabilimento Barilla, dove ha ideato sughi, biscotti, pane, pasta per otto ore di fila (ma secondo me lavora come un coreano alla pelatura patate), ha la voglia irrefrenabile di aprire un barattolo di sugo pronto per la cena. Ma piuttosto il digiuno, bastaaaaaaaa! Secondo me è una vita che mangia solo sedano e acciughe!
Niente da fare, sono sempre più rincoglioniti questi pubblicitari.
Sicuro? LORO sono rincoglioniti o ormai sono giunti alla conclusione che siamo NOI i rincoglioniti che ci beviamo tutte le loro proposte?
Ecco alcuni esempi:
- io sono sicuro che esiste ALMENO UNA persona che, appena visto lo spot, ha comprato lo shampoo che promette capelli 4 VOLTE più disciplinati. Ma 4 volte rispetto a cosa? Ai capelli incasinati della vicina di casa, che così schiatterà di invidia quando ti pettini dolcemente sul terrazzo? E cosa ci metteranno mai nello shampoo, Valium o Ritalin?
- io sono sicuro che esiste ALMENO UNA persona che, appena visto lo spot, ha creduto di poter raggiungere la perfezione dei modelli Tesmed ed è corsa a telefonare al call-center. Magari le sue misure sono 110-100-120 e ha detto a sua moglie/marito: "Se funziona nel 78% dei casi, ci sono 3 possibilità su 4 che funzioni su di me!". Io gli/le darei pure ragione, per il rigore matematico che mi contraddistingue, ma...
- io sono sicuro che esiste ALMENO UNA persona che, appena visto lo spot, ha immaginato i suoi capelli IL 28% PIU' LUCENTI ed è corsa a comprare lo shampoo. Certo, immagino i piccoli chimici dei laboratori cosmetici che misurano la luminosità dei capelli delle colleghe: "Mmmm, sììì, certo... sì che adesso mi sembrano più luminosi, ma ora spegni quel faro e togliti 'ste benedette mutandine!". Ovviamente detto in un sensualissimo francese.
- e vogliamo parlare del sugo alla ricotta? Una porcata incredibile! E vogliono farci credere che il maritino diligente, appena torna dallo stabilimento Barilla, dove ha ideato sughi, biscotti, pane, pasta per otto ore di fila (ma secondo me lavora come un coreano alla pelatura patate), ha la voglia irrefrenabile di aprire un barattolo di sugo pronto per la cena. Ma piuttosto il digiuno, bastaaaaaaaa! Secondo me è una vita che mangia solo sedano e acciughe!
agosto 10, 2005
agosto 10, 2005
E quando tutto sembra perduto, quando credi che non ci sia luce in fondo al tunnel, quando la tua mente è inesorabilmente bloccata e la tua fantasia è ormai sterile, ecco che arriva la salvezza:
I Referrers
1) l'ho truccato da donna
PERVERTITA CHE NON SEI ALTRA! Ma lascialo stare, con quella barba di tre giorni e i capezzoli circondati da quel torbido pelame, e goditi la sua mascolinità! (Ah, mi sento molto Platinette!)
2) figa rasata
Un evergreen. Secondo me tutti i blog sono rintracciabili con questa chiave di accesso :)))
3) powerpoint rischio cardiocircolatorio
Vuoi una presentazione che ti dica cosa devi fare per campare di più e non subire un coccolone a 35 anni? Fuma meno, mangia meglio e scopa di più!
4) testo trains of no return
Bella canzone di Ofra Haza, peccato che nemmeno io ne abbia il testo.
5) puttan tour como
Aleeee oh oh! Tutti a Como, allora! Paga lui!
6) i morsetti della batteria alla macchina
Ma sai almeno com'è fatta una batteria e dove si trova?
I Referrers
1) l'ho truccato da donna
PERVERTITA CHE NON SEI ALTRA! Ma lascialo stare, con quella barba di tre giorni e i capezzoli circondati da quel torbido pelame, e goditi la sua mascolinità! (Ah, mi sento molto Platinette!)
2) figa rasata
Un evergreen. Secondo me tutti i blog sono rintracciabili con questa chiave di accesso :)))
3) powerpoint rischio cardiocircolatorio
Vuoi una presentazione che ti dica cosa devi fare per campare di più e non subire un coccolone a 35 anni? Fuma meno, mangia meglio e scopa di più!
4) testo trains of no return
Bella canzone di Ofra Haza, peccato che nemmeno io ne abbia il testo.
5) puttan tour como
Aleeee oh oh! Tutti a Como, allora! Paga lui!
6) i morsetti della batteria alla macchina
Ma sai almeno com'è fatta una batteria e dove si trova?
agosto 09, 2005
agosto 09, 2005
Dalla Catena di San Libero 296:
Pisanu: "Al Qaeda: con questo nome si deve ora intendere, essenzialmente, una ideologia che strumentalizza l'Islam".
Luttwak: "Al Qaeda e' morta, e dobbiamo smettere di resuscitarla. Esisteva quando aveva una struttura di comando guidata da Osama bin Laden, basi e depositi in Afghanistan, reti di comunicazioni internazionale efficaci, e soldi che arrivavano soprattutto dai suoi ammiratori negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita. Oggi tutto questo non c'e' piu'".
Oriana Fallaci: "Sono quattr'anni che parlo di nazismo islamico, di guerra all'Occidente, di culto della morte. Non esiste un islamico moderato".
Blair: "La presenza britannica in Iraq e' solo un pretesto usato dai terroristi".
Va bene, ma se Bin Laden e' saudita, Al Zawahiri egiziano, Al Zarqawi giordano e se i talebani sono in Afghanistan, che cavolo ci facciamo in Iraq? [antonella serafini]
Pisanu: "Al Qaeda: con questo nome si deve ora intendere, essenzialmente, una ideologia che strumentalizza l'Islam".
Luttwak: "Al Qaeda e' morta, e dobbiamo smettere di resuscitarla. Esisteva quando aveva una struttura di comando guidata da Osama bin Laden, basi e depositi in Afghanistan, reti di comunicazioni internazionale efficaci, e soldi che arrivavano soprattutto dai suoi ammiratori negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita. Oggi tutto questo non c'e' piu'".
Oriana Fallaci: "Sono quattr'anni che parlo di nazismo islamico, di guerra all'Occidente, di culto della morte. Non esiste un islamico moderato".
Blair: "La presenza britannica in Iraq e' solo un pretesto usato dai terroristi".
Va bene, ma se Bin Laden e' saudita, Al Zawahiri egiziano, Al Zarqawi giordano e se i talebani sono in Afghanistan, che cavolo ci facciamo in Iraq? [antonella serafini]
agosto 08, 2005
agosto 08, 2005
Ieri sera ho visto qualcosa che voi umani non potete nemmeno immaginare: un uomo sui 60 anni, alto 180cm, capelli bianchi e occhiali, pancetta d'ordinanza, camicia a righe biancoceleste, pantaloncini (più corti dei bermuda) kaki, calzini corti neri, mocassini in pelle nera - dall'aspetto piuttosto costoso - col fortino sotto il tallone, tipo ciabatta!
In mezzo a tanta figa... mimetizzato... LUI! Un ORRORE!
In mezzo a tanta figa... mimetizzato... LUI! Un ORRORE!
Perché deve finire?
Forse finirà presto e lo farà nel peggiore dei modi.
Finirà perché io non sono io, finirà perché ho paura che finisca, finirà perché forse sono io a non volere che duri.
Finirà nel mio cuore, finirà nel suo cuore, finirà nel cuore di chi ci vede.
Finirà con rabbia, rancore, odio e frustrazioni.
Finirà, e il gelo tornerà ad avvolgerci come ha già fatto per mesi, stringendoci in una morsa di ghiaccio.
Finirà, e gli uomini torneranno a soffrire, e le donne a gioire, e il dolore correrà più forte di quanto possa soffiare il vento.
Finirà con rimpianto, dolore, oppressione e ricordi infiniti.
Finirà, e la gente potrà cantare che questa storia è finita... è finita prima di cominciare.
regulus21 © 29 luglio 1994