Alexia. Ritengo che sia la più brutta canzone del suo
repertorio, e non rende nemmeno giustizia alla sua voce, costretta a
ritagliarsi uno spazio che nemmeno le viene concesso. Canzone: 4.
Interpretazione: 6,5.
Nicola Arigliano. Un mito della canzone
italiana, un vero monumento al swing. Questo brano fa venire i brividi
e il testo non è affatto banale. Canzone: 7. Interpretazione: 7.
Marcella
Bella. La canzone è convincente, forse è merito del titolo e del...
retrotitolo. Purtroppo non era in forma quando l'ho sentita cantare.
Canzone: 6,5. Interpretazione: 5,5.
Franco Califano. Mi chiedo
perché canti ancora, e soprattutto perché ha scelto una canzone
assolutamente scialba per tornare a Sanremo. Zampaglione può fare
meglio, e lo ha dimostrato con l'ultimo singolo (sono due giorni che
cerco di ricordare il titolo...). Canzone: 4. Interpretazione: 4.
Toto
Cutugno & Annalisa Minetti. Eccezionalmente ho bisogno di scendere
sotto il mio 4 politico per classificare l'interpretazione di
Tototutugno. Ci fosse stata pure Mariacallas non sarebbe bastata! La
canzone è veramente banale ma è intonata alla coppia... forse è l'unica
cosa intonata! Canzone: 4,5. Interpretazione: 3.
Gigi D'Alessio.
Ecco un esempio di intelligenza: uno scrive una sola canzone, la remixa
come gli pare per trent'anni e campa di rendita. E ha pure steccato! I
fan-buoi ringraziano. Canzone: 4. Interpretazione: 4.
Peppino Di
Capri. Una canzone tristissima da dopolavoro ferroviario, interpretata
con una faccia da lutto recente. Canzone: 4,5. Interpretazione: 4.
DJ
Francesco band. Sappiate che questa canzone mi garba, non vi
scandalizzate, mi è entrata subito nelle orecchie ed è per giunta
"musicale". Premio la buona volontà del sciur Facchinetti anche per le
lezioni di canto, che sembra siano servite. Canzone: 6,5.
Interpretazione: 5.
Marco Masini. In complesso una canzone decente, forse troppo simile a quella dell'anno scorso... ma perché pretendere di più? Canzone: 6,5. Interpretazione: 5.
Matia
Bazar. La seconda ed ultima eccezione rispetto al 4 politico. Qui siamo
in piena schizofrenia canora: la signorina lungocrinita (vi dico il
nome nel caso dovesse candidarsi alle prossime elezioni politiche:
Roberta Faccani) usa il vibrato di Patty Pravo, le urla della peggior
Minetti, l'apertura orale di Mina e riesce ad incupire la voce come
Sarah Jane Morris. Il tutto nel giro di 4 sillabe della stessa parola.
Serve un esorcista, credo! Canzone: 6,5. Interpretazione: 2.
Paolo
Meneguzzi. Non capisco perché la seconda sera gli abbiano messo una
carota nei pantaloni, ma non credo riguardi questa recensione. In
compenso sembra Pavarotti in confronto a Dirisio. Canzone: 5.
Interpretazione: 5.
Nicky Nicolai & Stefano di Battista Jazz
Quartet. Ho dubitato del mio televisore nuovo... poi ho capito che ha
la faccia storta. "Mineggia" volentieri per tutto il tempo, perfino nei
saluti finali. Peccato che a me gli epigoni non piacciano affatto!
Canzone: 4,5. Interpretazione: 4,5.
Paola & Chiara. Una
bella canzone, finalmente cantata dal vivo a due voci. Ce n'è voluta,
ma ci son riuscite! Trovo che la loro vocalità sia molto migliorata e
finalmente non muovono più la testa come i cagnolini che si tengono in
auto sulla cappelliera accanto alla calamita "Papà vai piano" e
l'adesivo di San Cristoforo. Canzone: 7. Interpretazione: 6,5.
Marina
Rei. Mi piace questa donna, mi ha sempre convinto. Forse questa bella
canzone è appena oltre le sue possibilità (infatti si contorce come una
tarantolata per arrivare alle note più alte) ma ne ho apprezzato la
grande musicalità. Canzone: 7. Interpretazione: 5,5.
Francesco
Renga. Una canzone splendida che contiene un trucco strepitoso: la
strofa è più movimentata del ritornello, su cui rilassarsi e librarsi
in volo con l'angelo. Se non rockeggiasse troppo con la voce (peraltro
una delle più belle in circolazione), sarebbe un abbinamento
strepitoso. Canzone: 7,5. Interpretazione: 6,5.
Antonella Ruggiero. Canzone meravigliosa, una delle magie che Mario Venuti sa regalarci. E finalmente un'interpretazione "umana" per una cantante dalla voce funambolica. Canzone:7,5. Interpretazione: 7,5.
Anna Tatangelo. Brano ai limiti della decenza, scritto anche da D'Alessio. La voce è cresciuta con lei, veramente una bella figliola! Canzone: 6. Interpretazione: 7.
Umberto Tozzi. Un relitto in balia della tempesta sanremese. Canzone: 4. Interpretazione: 4.
Velvet.
La canzone ha spunti ritmici interessanti e anche certi passaggi
armonici notevoli, ma è poco convincente nel complesso. Il cantante mi
sembrava a tratti "impaurito, intimidito"... se solo avesse dato un po'
di più! Canzone: 5,5. Interpretazione: 5.
Le Vibrazioni. Un
gruppo col solista più brutto dai tempi dei Tazenda. Canzonetta
sciacquetta, alla faccia del millantato "crescendo rossiniano".
Canzone: 5. Interpretazione: 5.
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Alcuni giovani:
Laura Bono: Non mi piace affatto la sua voce, costruita malaccio sulla prima Irene Grandi, con qualche incertezza nell'intonazione. Canzone: 5. Interpretazione: 4.
Giovanna
D'Angi. Imbarazzante: un'altra che crede che essere imitatrice di
Giorgia/Pausini/WhitneyHouston/Elisa/Chipiùnehapiùnemetta possa portare
lontano. Canzone: 4,5. Interpretazione: 4,5.
Max De Angelis: La
solitissima canzone d'amore, con la solita faccia da bravo ragazzo che
canta con la solita voce di plastica. Canzone: 4,5. Interpretazione: 5.
La Differenza: Nelle strofe ho apprezzato la naturalezza del cantante sulle note acute, peccato che poi il ritornello fosse veramente troppo alto per lui. Canzone: 6. Interpretazione: 5.
Modà:
Sinceramente ho già rimosso dalla mente la canzone. Ho riso di gusto
quando ho pensato che il solista canta "Ci sei tuuuuuuuuuuuuuuuuuu"
tipo licantropo, ma essendo milanese avrebbe dovuto cantare "Ci sei
teeeeeeeeeeeeeeeeee" tipo sirena d'ambulanza. Canzone: s.v.
Interpretazione: 5.
Negramaro: Canzone energica, poco sanremese
ma efficace. La voce è molto particolare, a me non piace granché ma
ammetto che è difficile cantare così. Canzone: 6,5. Interpretazione: 7.
Veronica
Ventavoli: Il brano non è sicuramente da ricordare negli annali, ma
questa bella ragazza dotata di una voce semplice, lineare, calda,
coinvolgente e senza "strappi" spero faccia molta strada. Canzone: 5,5.
Interpretazione: 7.
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Antonella
Clerici. Si sottopone a torture senza fine: gli abiti che la strizzano
dappertutto, Bonolis che le ruba spazio e la sfotte, la scalinata a
rischio ruzzolamento, le esibizioni canore stonatissime alle quali è
stata costretta a cedere... il tutto con poche papere e molti sorrisi.
Devono averla pagata molto bene. Voto: 7.
Paolo Bonolis. Invadente e
logorroico, ma divertente, intelligente e abilissimo nell'improvvisare e
nel salvarsi in corner. Voto: 7.
Federica Felini. Du' bottarelle e basta. Poi fatela stare zitta. Voto: 3.
Vada per Tyson che rappa su gnuiorc-gnuiorc, vada per la Trimurti canora Bonolis_Clerici_Felini che ignorano ogni tipo di decenza, vada per gli errori commessi da computer impazziti... ma:
- Perché tutte le cantanti giovani cantano come Whitney Houston o pretendono di farlo, con risultati a volte esilaranti come per la D'Angi?
- Perché Tozzi sta nella categoria Uomini e non in quella Cariatidi? Sta meglio Califano, in proporzione, e la canzone è pure migliore (e non ci vuole poi molto)!
- Perché hanno messo una carota nei pantaloni di Meneguzzi e un'anguilla viva in quelli di D'Alessio?
- Perché i Negramaro sono arrivati solo quinti?
- Perché Paola e Chiara sono state eliminate, che a me la canzone piaceva e pure loro me le sarei messe a spiedino?
- Perché l'overdose di Tatangelo, la quale ieri sera era ospite da Marzullo e oggi pomeriggio era su Raiuno?
- Perché Alexia ha deciso di portare in gara la canzone più brutta degli ultimi decenni? E perché si chiama "Da grande", anche se lei ha già 37 anni?
- Perché continuo a canticchiare ininterrottamente da ieri la canzone di Marina Rei?
- Perché non vincerà Renga nonostante la magnifica ed intensa canzone?
- Perché non tagliano le gonne della Clerici, che me la immagino già rotolante per le scale nello scompisciamento generale?
Ieri sera al bar, come ho già detto, canticchiavo la canzone di Marina Rei...
...e stamattina battevo il tempo col piede sulla canzone di Dj Francesco.
O c'è bisogno di vera buona musica, oppure il Festival di quest'anno è un successone!
Sembrerò anacronistico, ma Sanremo serve a noi spettatori non tanto nella veste di fruitori o acquirenti, visto che i canali di approvvigionamento della musica spesso si distanziano molto da quelli ufficiali, ma soprattutto come ascoltatori: dare un giudizio su una canzone "al volo" vuol dire allenare il proprio orecchio.
Se potete, fatelo. E soprattutto cercate di non addormentarvi alla seconda canzone, come sicuramente farà quest'uomo.
Ho visto il suo concerto. Credo sia una delle cose più spettacolari che abbia visto negli ultimi tempi. La sua magica voce ricca di sentimento e, tecnicamente, di armonici è forse la meno ragguardevole delle peculiarità dello show. Non si va a vedere il concerto di Cammariere, ma a sentire l'esibizioni di sei splendidi musicisti: Amedeo Ariano (batteria), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Fabrizio Bosso (tromba e flicorno), Olen Cesari (violino), Simone Haggiag (percussioni) e, ovviamente, Sergio Cammariere col suo magico pianoforte. Li chiama "la mia famiglia" e non ha tutti i torti: solo un affiatamento a livello fraterno può generare una simile empatia e un risultato così meravigliosamente limpido.
Se vi capita la possibilità, andateci. E' un invito caloroso e disinteressato.
Seventh Level of Hell
Guarded by the Minotaur, who snarls
in fury, and encircled within the river Phlegethon, filled with boiling
blood, is the Seventh Level of Hell. The violent, the assasins, the
tyrants, and the war-mongers lament their pitiless mischiefs in the
river, while centaurs armed with bows and arrows shoot those who try to
escape their punishment. The stench here is overpowering. This level is
also home to the wood of the suicides- stunted and gnarled trees with
twisting branches and poisoned fruit. At the time of final judgement,
their bodies will hang from their branches. In those branches the
Harpies, foul birdlike creatures with human faces, make their nests.
Beyond the wood is scorching sand where those who committed violence
against God and nature are showered with flakes of fire that rain down
against their naked bodies. Blasphemers and sodomites writhe in pain,
their tongues more loosed to lamentation, and out of their eyes gushes
forth their woe. Usurers, who followed neither nature nor art, also
share company in the Seventh Level.
Level | Score |
---|---|
Purgatory (Repenting Believers) | Very Low |
Level 1 - Limbo (Virtuous Non-Believers) | Moderate |
Level 2 (Lustful) | Moderate |
Level 3 (Gluttonous) | High |
Level 4 (Prodigal and Avaricious) | Moderate |
Level 5 (Wrathful and Gloomy) | Moderate |
Level 6 - The City of Dis (Heretics) | Low |
Level 7 (Violent) | Very High |
Level 8- the Malebolge (Fraudulent, Malicious, Panderers) | Moderate |
Level 9 - Cocytus (Treacherous) | Low |
Take the Dante's Inferno Hell Test
Stamattina ero al bar e ad un certo punto vedo una signora che blocca il traffico, in orario di uscita da scuola, praticamente a rischio linciaggio. Mi affaccio e scopro che cercava di proteggere una gattina ferita mentre attraversava: è accucciata col muso sfregiato e una zampetta probabilmente rotta. Una piccola folla si raduna con curiosità sui bordi della strada; una ragazza prende una busta di plastica e la spaventa, convincendola così a mettersi in salvo sotto una macchina parcheggiata.
Troviamo una scatola di cartone, io ho dei croccantini in tasca (appena comprati, mica li porto con me come snack!) e glieli metto davanti... ma non li mangia, evidentemente la gattina è troppo sofferente.
Due ragazze passano con un cane al guinzaglio, vedono la bestiola e chiamano subito un amico gattofilo, il quale accorre con una gabbietta, proponendosi di portarla al veterinario nel pomeriggio. Il bar fornisce il giornale di ieri, col quale foderare la gabbia e tutto si sistema, per il momento.
Non so che fine abbia fatto il gatto, ma la solidarietà spicciola che si è vista stamattina mi ha fatto sentire un po' meglio col mondo.
La cosa che mi ha sconvolto VERAMENTE è stata la processione dei bambini che volevano prendere a calci il gatto! Quasi tutti i maschietti volevano calciarlo, disturbarlo, tirargli le orecchie... Uno ha addirittura scaraventato via con un calcio la gabbietta (con dentro il gatto!!!) mentre era poggiata per terra!
PICCOLI BASTARDI NATI POVERI! MA ANDATE A FARE IN CULO GIOVANI GIOVANI!