giugno 20, 2004 giugno 20, 2004
La mia stanza ha riacquistato finalmente una parvenza di vivibilità. Ho portato a termine il cambio di guardaroba, ma è zozzissima!!! Non oso verificare quanti rotolini di polvere ci siano sotto il letto; domani grandi pulizie di primavera... uh-oh... domani è il primo giorno d'estate!!!

Dopo tante belle serate, uno sfacelo indicibile!
Su gentile richiesta di uno dei tre tizi conosciuti giovedì sera, siamo andati a trascorrere il sabato sera da lui, nella città vicina. Ora, questa città ha partorito in un paio di anni un divertimentificio gigantesco: un serpentone di auto ferme nel traffico, intrappolate da lobotomizzati che attraversano la strada da parte a parte barcollando-bestemmiando-takkinando con in mano cocktail alcolici acquistati a carissimo prezzo dagli innumerevoli locali spuntati come funghi sul lungomare. QUATTRO chilometri di lungomare tutti così! Che mi venga un colpo se vi ritorno!
Sarebbe stato un po' più interessante se ci fosse stato almeno il Templare... ma era dalla sua ragazza, nel capoluogo.



La comitiva era alquanto assortita:
- io;
- T.;
- gemella di T.;
- un trans;
- un corista;
- un'amica della gemella, detestata da noialtri;
- il "bono" che ci faceva da navigator;
- Gnocca1 e Gnocca2, "satelliti" del nostro gruppo, ansimanti e sbavanti per lui;
- amica del cuore di Gnocca1, un cesso psicologicamente dipendente da lei.



Questa palese assenza di materia grigia mi ha fatto incazzare più volte con "l'uomo di vita", con le gnocche... Tanto che poi abbiamo deciso di tornare al nostro paese a farci il caffè.
"Vengo anch'io, accompagnatemi a prendere la macchina", dice lui. Gnocca1 non perde tempo, sgattaiola nella sua auto e approfondisce la conoscenza nei pochi chilometri percorsi. Li seminiamo con una scorciatoia "ad hoc", tanto che arrivano dopo 20 minuti... e si lamentano perché li abbiamo lasciati indietro.
OK, breve conciliabolo tra noi... il "vitazzuolo" verrà repentinamente allontanato dalla nostra cerchia. Così è deciso.

About Italy



L'Italia, forse per la prima volta negli ultimi 10 anni (compatibilmente con condizioni atmosferiche ed arbitraggi sfavorevoli), ha giocato bene. Trapattoni è un coglione incompetente (non che io sia un sanissimo allenatore professionista, però...); ha detto un mio amico: "Perché a tanta brava gente viene l'ictus e a questo *tipica parolaccia del mio paese* no?".



Secondo me Totti è la talpa. Il Trap gli ha consigliato di fare il pompiere, così si risparmiava tutta 'sta fatica inutile.
Corollario: il Trap odia Zambrotta.
Dopo l'Europeo si scoprirà che Totti, Ilary e Trapattoni hanno dato vita ad un triangolo, con tanto di strapon per lei!

giugno 19, 2004 giugno 19, 2004
Honny soit qui mal y pense!
giugno 18, 2004 giugno 18, 2004
Vado a vedere l'Italia che (non) gioca contro la Svezia. Magari Totti aveva ragione e si è risparmiato due partite inutili...

Raffica di belle serate!
Lunedì ho fatto un bel giretto con T., ci siamo fermati sul lungomare a parlare per un paio d'ore... di tutto di più!
Martedì sono uscito con i miei amici per un bel giretto al porto. Non fosse stato per un elemento "intruso" che mi ha fatto perdere la pazienza nel giro di un paio di frasi, sarebbe stato tutto molto divertente e rilassante.
Ieri seratona con la Bionda. Se mai ci fosse bisogno di ribadirlo, per me è una delle più grandi persone mai conosciute.
E stasera... ho conosciuto un Templare! Sì, uno dell'Ordine dei Cavalieri di Malta! Una serata che si preannunciava fiacchissima, si è trasformata in un'autentica rivelazione: divertente, profondamente culturale e... gratis!



Con una rosa - Vinicio Capossela

giugno 17, 2004 giugno 17, 2004
Ieri è apparsa nei referrers per la quarta volta la frase "participio passato di convergere". Sono felice che qui si possa trovare la soluzione a questo esistenziale quesito. Quasi quasi lo meno a "blog culturale" e ci metto il link all'Accademia della Crusca.

Tutto in una notte...



Credo di essere nel cortile dell'ateneo del capoluogo, è giorno e c'è vento. Incontro un ragazzo più basso di me, con baffi e pizzetto, capelli lisci e lunghi fino alle spalle, che non credo di aver mai visto. Parlo con lui del più e del meno e saliamo al piano superiore. Ok, avete in mente un 8 fatto da una calcolatrice? Perfetto: l'edificio che immagino è fatto così, visto dall'alto, a tre piani, solo che la "sbarretta" orizzontale interna è a un solo piano e ha un terrazzino soleggiato con le palme che dal piano terra forniscono ombra e ondeggiano al vento. I rami della palma di sinistra coprono però un tabellone pubblicitario (di un medico, credo) ad altezza d'uomo e rischio di sbattere. Ci viene incontro correndo e saltellando una ragazza piccolina, scura, vestita esattamente come lui (camicia verde militare, pantaloni in tinta con tasconi, anfibi, tracolla sdrucita grigiastra) ma truccata in stile "gothic-metal". Credo fossero fidanzati, perché si baciano appassionatamente sugli scalini al centro del terrazzino.



Sono in auto, piove e fa freddino anche se sono a maniche corte, imbocco la strada cittadina che poi prosegue per uno dei paesi confinanti e intravedo i miei amici E., G. e I2. nell'androne di un cinema (o salagiochi, o videoteca...). Mi salutano, li saluto e proseguo. Mi sembra però di capire che V. non si è presentato all'appuntamento, o farà molto tardi, perché non gli piace come si comportano gli altri. E agli altri non piace come si comporta lui.



In una traversa, su un terrazzino panoramico pieno di gente c'è una cena in corso, attorno ad un lungo tavolo imbandito disordinatamente (e già non piove più). Ci sono persone che non conosco, ma non mi sento a disagio. Dopo aver parlato e riso con un po' di gente, mi siedo vicino alla capotavola, che è la ragazza di I1. La discussione verte sugli argomenti preferiti nelle conversazioni di sole donne e di soli uomini. Loro sostenevano che siamo più porci noi, io dico testualmente: "Gli argomenti preferiti da voi donne sono tette, culi, mestruazioni e cazzi"... su quest'ultima parola però mi accorgo che alla mia destra c'è una bambina che ascolta tutto. Mi imbarazzo molto, sorrido a stento e mi alzo per osservare il panorama: un obbrobrio fatto di vegetazione rada ed assetata, immondizia, scarti edili, case popolari e/o abusive, una addossata all'altra, distanti ma a perdita d'occhio! Sul muretto c'è un mazzetto di fiorellini stilizzati tipici delle confettate delle bomboniere: sono cinque piccole calle rosse, con gli steli in fil di ferro tutti attorcigliati a spirale.
Mi raggiungono i miei amici, compreso V.; sembra tutto tranquillo ma probabilmente qualcosa cova sotto la cenere. Appare anche I1... mi rendo conto che l'attenzione generale è spostata altrove: è arrivato Pippo Pollina, che comincia a salutare tutti con calore. Mi avvicino con I1 sotto braccio e cerco di presentarglielo, ma non vuole, mi tira indietro, volta le spalle al cantante. Allora mi metto dietro e lo spingo con forza verso Pippo; si incontrano faccia a faccia, li presento... e subito dopo I1 corre a piangere contro il muro, nell'ombra.

Tutto in una notte...



Non ricordo affatto quello che precede questo spezzone di sogno, ma questo mi è rimasto molto impresso. Sono nel mio cucinino, è giorno e sto fumando. Finisco la sigaretta e la butto attraverso la finestrella; il mozzicone finisce in un grande vaso e attira subito due micini minuscoli che si reggono in piedi a stento, uno nero e uno tigrato. Mentre lo annusano esco sul balcone e vedo che c'è anche Estra, molto più piccola e col pelo è scuro; mi accoccolo davanti alla ringhiera e i due gattini mi seguono. Estra si ferma davanti al bordo, mentre i gattini continuano a camminare imperterriti e fanno un volo di due piani. Si rialzano barcollando, ma credo che non sia successo nulla di grave.