marzo 07, 2004 marzo 07, 2004

VERGOGNATEVI!<br><br...

VERGOGNATEVI!

...sempre che il televoto sia autentico e regolare!
marzo 06, 2004 marzo 06, 2004

Fra un quarto d'ora ...

Fra un quarto d'ora devo andare ad una festa di compleanno.
Sembra una cosa banale, ma in effetti non lo è: il festeggiato è il figlio della fidanzata di un mio amico... e compie due anni! :)))
La cosa drammatica è che devo correre a farmi la barbaaaaaaaaaaaaaa........
marzo 04, 2004 marzo 04, 2004

QUI lo dissi. Ovviam...

QUI lo dissi. Ovviamente NESSUNA risposta :(((
Vabbè, io ho tentato...

Ancora qualche annot...

Ancora qualche annotazione, poi la smetto co' 'sta lagna fino a sabato notte:



Il livello delle canzoni, nonostante la pretesa di Tronis (come lo chiamava Mina) che qualcuna di esse potesse rimanere negli anni, è veramente basso. I semisconosciuti che hanno calcato il palco non hanno affatto dato il meglio di quello che sanno fare: c'è Rosini, jazzista affermato, che ha fatto il cantante e non il musicista; c'è Albert, rilassato su una musichetta strappamutande invece di essere aggressivo come sa fare... come Pedrini, d'altronde.



Le presentazioni con gli attori americani doppiati, dopo l'entusiasmo della novità, davano un odore di stantio a quel fantastico momento che è l'ingresso del cantante in gara (com'è vestito? che capelli ha? ha dei portafortuna, dei riti scaramantici?).



E poi, le donne: possibile che in gara debbano esserci 2 donne contro 20 uomini? Soprattutto con la consapevolezza che si possono trovare belle voci come quelle di Veruska e Linda (che comunque devono mangiare ancora molto pane duro) molto più facilmente di quanto si pensi; se vuole, gliene presento qualcuna io! Quasi quasi chiamo mando l'SMS del televoto col numero 23: Paola Cortellesi!



Infine, una domanda: chi ha rubato la voce a Masini e a Ventura dei DB Boulevard? Forse Rosini? :)))

SANREMO 2004 - Secon...

SANREMO 2004 - Seconda serata

Sempre grande la Cortellesi, mi(s)tico Gene Gnocchi nei panni dello steward all'inizio del Festival, la Ventura sempre ingessatissima...





...finché non è arrivato lo splendido Dustin Hoffman, con il quale ha intavolato un discorso divertentissimo giocato su doppi sensi abbastanza audaci ma piacevoli. La caduta di stile immensa c'è stata quando SuperSimo si è lasciata scappare un'infelicissima battuta sulla Carrà "Non vorrei mai essere come lei"... peccato che la Raffaella nazionale abbia sulle spalle quasi 50 anni di carriera!





Altrettanto infelice esibizione degli Aventura, dimostrazione che la musica è veramente molto distante da Sanremo, per quest'anno.





E lo dimostro subito con la mia personale recensione:





Andrè: (4) Voce ingolatissima e una canzone che non può definirsi tale. Torna a scuola, Marco.





Bungaro: (7.5) Dulcis in fundo: bella canzone, con qualche passaggio armonico audace ed una bella voce a sostenerne l'energia.





Daniele Groff: (5) Il penultimo ad esibirsi, e siccome presenta una canzoncina uguale alle altre, non mi distacco dalla media-voto.





Linda: (7.5) Deliziosa e leggera canzone, dai sincopati accenti etnici, presentata da una voce direi eccellente.





Massimo Modugno: (4) Profonda "scollatura" tra il testo e la musica di questa canzone nel complesso inconsistente.





Pacifico: (7) Brano molto dolce e particolare; voto però solo per la canzone, perché se dovessi votare l'interpretazione (come diceva la buonanima: "Meglio calanti che crescenti", e l'intonazione era tragicamente crescente) scenderei sotto il mio 4 politico.





Adriano Pappalardo: (4) Allucinante! Testo banalmente aggressivo e musica vanamente energica. Urla veramente troppo e inserisce una parolaccia gratuita.





Omar Pedrini: (5.5) Un bel testo su una canzone che purtroppo non è nel suo stile, e si sente.





Piotta: (4) Senza parole.





Mario Rosini: (5) Incrocio mal riuscito tra la voce di D'Alessio e il jazz di Cammariere.





Simone: (4.5) Credeva fosse una canzone rock. Il mezzo punto in più glielo concedo per la sua buona fede.





E con questo vi rimando all'anno prossimo, in attesa di sentire un po' di musica... e non solo canzoni.
marzo 03, 2004 marzo 03, 2004

SANREMO 2004 - Prima...

SANREMO 2004 - Prima serata





Finalmente un Sanremo che sembra uno spettacolo di varietà: balletto kitschissimo all'inizio, interventi comici, esibizioni di saltimbanchi, sketch con il direttore d'orchestra. Sembra di essere tornati agli anni Sessanta!





Paola Cortellesi ha salvato la serata, che la Ventura non è stata in grado di guidare in porto con la scioltezza delle sue migliori giornate, e il suo intervento come "inviata" dalla sede della (finta) giuria demoscopica è stato strepitoso. Valga per tutti il tentativo di chiamare Simona con il diminutivo "Mona"!





Passiamo ai cantanti (con relativa valutazione complessiva):





Morris Albert: (5) Sana (!) atmosfera tipicamente sanremese per un duetto con la rediviva Mietta, con una canzone che scivolerà via.





DB Boulevard: (4) Canzone dall'aria "già sentita", e il cantante sfrutta malamente la vaga somiglianza con Mick Jagger con un completino di velluto rosso e una t-shirt con la "linguaccia". A certa gente dovrebbero proibire di esibirsi dal vivo: solo con campionatore della voce, per cortesia.





DJ Francesco: (5) L'ammissione del cantante "La gruppazza è un blocco intestinale che senti quando devi comporre una canzone" rende l'idea che la canzone sia esattamente quello che è. Però se ne sentirà l'odore a lungo...





Danny Losito: (4) Las Ketchups con il microfono spento sono la miglior espressione per indicare l'inutilità di questa canzone.





Marco Masini: (5) Dejà vu... brandelli di brani di altri messi insieme per fare una canzone per lui inusuale.





Paolo Meneguzzi: (5) Un tormentone angosciante. E se dico che preferisco "Vero o falso" (o come diavolo si chiama) a questa canzone... allora stiamo messi bene.





Andrea Mingardi: (5) Non si capisce se ha scritto prima la canzone e poi ha chiamato i Blues Brothers o viceversa. In entrambi i casi, questo finto blues è un vero dramma.





Neffa: (6) Appena lessi l'elenco dei partecipanti a Sanremo, dissi che era il favorito. La Ventura l'ha confermato stasera. Ma non ho mai sentito una canzone così melensa ed affettata vincere Sanremo dai tempi di "Romantica".





Stefano Picchi: (7+) Canzone orecchiabile e dal testo efficace per un bravo cantautore.





Mario Venuti: (5.5) Canzone pretenziosa, nè orecchiabile né "per intenditori". Ha lasciato per sé un brano sospeso tra la padella e la brace.





Veruska: (7) La sua voce ricorda molto Fiorella Mannoia nelle sue interpretazioni più intense. Il brano è ascoltabile.





A stasera, al massimo domani, per la seconda serata.
marzo 02, 2004 marzo 02, 2004

Tutto in una notte.....

Tutto in una notte...





Il primo sogno non lo ricordo, ma non era molto lungo. Passo direttamente al secondo.


Sono in un parcheggio all'aperto, fa freddo, pioviggina e ci sono poche macchine intorno a me. Devo entrare in un camper, ma una signora bionda su una Peugeot 106 verdone metallizzato parcheggia proprio sulla sinistra ostruendo l'ingresso; così sono costretto ad entrare nella cabina di guida e a mettermi in viaggio verso le colline. E' quasi buio, la strada è disagevole, con curve, dossi e discese, ma alla fine arrivo in una villa (che ovviamente non ho mai visto, in realtà). E' della mia insegnante di canto (ha partorito di recente, nella realtà), ma diventerà casa mia e della mia famiglia per un po' di tempo. E' giorno di festa, non so per quale motivo, ma c'è già un sacco di gente festante che consuma aperitivi nel patio. Entro dal retro (è giorno, c'è un sole fiacco che illumina tutto), tra mimose, ulivi, pergolati... e mi trovo in una veranda finestrata che funge da cucina e soggiorno, tutta rivestita in legno di abete e arredata con mobili in arte povera, panche...
Dico a mia madre che sta pulendo le verdure nel lavello che è ora che io conosca la mia nuova casa, e allora vado a farmi un giro per questa grande villa. Parte di questa veranda è una minuscola camera da letto, con un matrimoniale basso alla giapponese; ma attraverso una porta di questa stanza aperta in un muro di cartongesso a mezza altezza, si entra in una nursery completamente bianca: lettino, passeggino, fasciatoio, armadi, tutto assolutamente bianco, alienante direi.
Arrivo in una dispensa, una stanza gigantesca piena zeppa di scaffali alti fino al soffitto (già di per sé altissimo) e carichi di generi alimentari: olive verdi in salamoia in buste e barattoli, pomodori pelati, salsa, pasta di tutti i tipi. Mi colpiscono alquanto delle buste enormi di conchiglioni di dimensioni spropositate (circa 25 cm ciascuno), poste sull'ultimo ripiano di uno scaffale all'angolo; la mia preoccupazione è che ci siano confezioni avariate, poiché la quantità enorme e il formato inusuale dei prodotti sono tali che la probabilità che ci siano vermi è altissima.



Mi trovo nella città vicina, in una piazza che in realtà non esiste. E' a forma di "occhio" cioè un ovale con due "angoli"; la strada entra da uno degli angoli, costeggia un muraglione che dà su uno strapiombo nel lato inferiore ed esce dall'altro angolo. Io sono seduto sul muraglione e ad un tratto va via la luce in tutta la città. Ho in tasca due torce molto potenti, tipo puntatore laser, le accendo tenendone una per mano e illumino i palazzi di fronte a me. Mi alzo divertito, ma mi sento osservato; mi dirigo verso la mia macchina parcheggiata poco distante ed ecco che mi circondano tre-quattro ragazzi. Io salgo sulla macchina, vedo la parte anteriore destra del cofano corrosa da una sostanza verdastra e gelatinosa; la mia speranza è che non arrivi alle ruote, penso, altrimenti non posso più andar via. Cerco di prendere le chiavi dell'auto dal giubbotto, ma è così pieno di tasche e cerniere difettose che non riesco a trovarle. Nel frattempo strappano i tergicristalli, danno calci e pugni alle portiere e rigano le fiancate con delle chiavi.

Credo che non ci sia...

Credo che non ci sia nulla di più commovente che il sorriso di un amico al momento giusto.
E' stato il raggio di sole in questa giornata tempestosa!
marzo 01, 2004 marzo 01, 2004

Avvocato incazzato. ...

Avvocato incazzato. Noi infuriati.





Risultato: Picchetto davanti all'Istituto. Attività sospesa!