agosto 02, 2003 agosto 02, 2003

da http://www.atuttascuola.it/tesine/files/diavolo6.htm



Milton: Quel giorno sulla metropolitana, cosa ti dissi? Forse devi cominciare a perdere, ma tu non sei stato d’accordo!”



Kevin: Perdere? Io non perdo, io vinco. Io sono un avvocato e questo è il mio lavoro: vincere!



Milton: La vanità è decisamente il mio peccato preferito: la vanità è l’oppiaceo più universale



Kevin: Che cosa vuoi da me?



Milton: Voglio che tu sia te stesso. Lasciatelo dire: il senso di colpa è come un sacco pieno di mattoni, non devi fare altro che scaricarlo! Perché ti accolli tutti quei mattoni? Dio non è così! Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio. A lui piace guardare: è un guardone giocherellone! Lui dà all’uomo gli istinti, concede questo straordinario dono, poi che fa? Ti assicuro che lo fa per il suo puro divertimento, può farsi il suo cosmico spot pubblicitario. Fissa tre regole in contraddizione: guarda, ma non toccare! Tocca, ma non gustare! Gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all’altro, lui che fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate, perché è un moralista, è un gran sadico… e un padrone assenteista, ecco cosa è! E uno dovrebbe adorarlo? No, mai!! Meglio regnare all’Inferno, che servire in Paradiso: non è così? Perché no? Io sto qui col naso ficcato sulla terra e ci sto fin dall’inizio dei tempi. Ho coltivato ogni sensazione che l’uomo è stato creato per provare. A me interessava quello che l’uomo desiderava e non l’ho mai giudicato. E sai perché? Perché io non l’ho mai rifiutato, nonostante le sue maledette imperfezioni. Io sono un fanatico dell’uomo, sono un umanista! Sono probabilmente l’ultimo degli umanisti. E chi, sano di mente, potrà mai negare che il XX secolo è stato interamente mio? Tutto quanto, Kevin, tutto mio!! Sono all’apice, questo è il mio tempo: è il nostro tempo!!



Kevin: Ci deve essere qualcosa sotto: perché tu hai bisogno di me? Tu cosa offri?



Milton: Tutto quanto, qualsiasi cosa: ti va la beatitudine istantanea, quella che preferisci? Puoi averla a comando. Ma, già, tu vuoi di più, meriti di più: il sorriso di una giuria, una fredda aula di tribunale che si dichiara vinta e che s’inchina riverente davanti a te.



Kevin: Questo posso averlo da solo



Milton: Non in questo modo: io ti tolgo i mattoni dalla borsa, io ti do il piacere. La libertà, figliolo, significa non dover mai chiedere scusa!



Kevin: Perché, allora, la legge? Perché gli avvocati?



Milton: Perché la legge ci dà accesso a tutto quanto. E’ il supremo biglietto omaggio, è il nuovo sacerdozio. Stiamo arrivando, con le armi in mano, assoluzione dopo assoluzione, finchè il puzzo di tutto questo arrivi così in alto in cielo, da farli soffocare tutti quanti lassù!!



Kevin: Nella Bibbia tu perdi.



Milton: La Bibbia è una fonte sospetta. E poi ce lo scriviamo noi il nostro tempo



Christa: Kevin guarda me: chi sono io?



Milton: Diaboli virtus in lumbis est, la virtù del diavolo è nei suoi lombi. E’ ora che ti fai avanti, che ti prendi quello che è tuo!!



Kevin: Hai ragione: libero arbitrio, vero?



BANG!

Oggi sono andato al funerale della madre di un collega, un CTD (sigla che nasconde un amaro "Contratto a Tempo Determinato") di 23 anni. Era malata da parecchio tempo, sembrava essersi ripresa, ma poi l'ultimo assalto della malattia le è stato fatale... così mi hanno raccontato.



Un ragazzo dagli occhi tristi, molto tristi. L'ho sentito dire sempre e solo una parola, lo snervante triplice "Bonsciù!" al mattino... poi basta. Me l'hanno descritto come acido, severo e riservato. Credo che tutto ciò abbia origine per buona parte dal carattere estremamente difficile di suo padre, rigorosissimo professore di matematica, e le crescenti responsabilità che gli sono piombate addosso...
Ma io sono il solito stregone: il giorno precedente al lutto lo "osservai", aveva una faccia particolarmente triste e gli dissi: "Ma come sei scuro oggi, che hai?" e lui "Logico, sono abbronzato". Non mi convinse, ma abbozzai un sorriso.



Me l'ha restituito quando sono andato a salutare la famiglia in chiesa, oggi pomeriggio.



Chiaro.



Agnus dei (dal Requiem) - Verdi

Ho provato a invertire l'ordine dei messaggi sul blog... ma niente, credo che nessuno dei miei cinque lettori (semi-cit.) abbia capito la faccenda. Mi rassegno e ri-inverto l'ordine, anche se lo odio quanto un calcio nelle palle!



Chiaro.



Ataypura - Yma Sumac

luglio 31, 2003 luglio 31, 2003

OMBRE LUMINOSE


"E come riconoscerlo?" ho domandato.

e m'hanno risposto: "Il suo segno

è l'OMBRA LUMINOSA.

Si può ancora incontrare chi porta questo segno

che raggia dal suo corpo ma insieme lo reclude

e perciò si dice luminosa

ma anche ombra.

A percepirlo non basta il senso comune.

Ma come spiegare un senso? Non esiste un codice.

Si potrebbe paragonare al desiderio

che chiama gli innamorati intorno a una ragazza

scontrosa, bruttina, sciatta ma rivestita

delle proprie ignare visioni erotiche.

Forse, potrebbe darsene un esempio nel

favore tribale, che consacra

i nati diversi dagli altri, visitati dai sogni.


Ma gli esempi non servono.

Forse lo si vede forse lo si ode forse lo si

indovina quel segno.

C'è chi lo aspetta chi lo precede chi lo rifiuta

qualcuno crede di scorgerlo sul punto di morire.

E certo è che per quel segno che sul fiume Giordano

fra tutta la folla anonima confusa

a UNO il Battista ha detto: "Sei tu

che devi battezzarmi, e chiedi a me il battesimo".

Ombre ombre ombre luminose

luminose LU-MI-NO-SE...


"La Storia" di Elsa Morante

A volte capita che la mente colleghi alcuni ricordi a ciò che sta accadendo in quel momento, improvvisamente e senza collegamento apparente.


Mentre ero in auto sono stato investito da due immagini molto vive in me, distantissime tra loro nel significato, ma ugualmente tenere, a loro modo.


Mia nonna, l'unica che ho conosciuto, venne a stare per un po' di tempo a casa mia. Era molto avanti con gli anni, forse 79-80, e tra le fisse che aveva, c'era quella di voler fare testamento. Uno dei pochi nipoti "seriamente" alfabetizzati ero io, perciò le stavo vicino e le feci ricordare come doveva firmare. Entusiasta, cominciò a firmare su tutto: foulard, divani, tovaglie e tovaglioli... non ci stava più troppo con la testa.

Era anche molto grassa e dormiva in un letto basso, quasi una brandina... non per sadismo, ma all'epoca avevamo appena cambiato casa e non avevamo mobili degni di essere chiamati tali. Una mattina ci ritrovammo io e lei da soli; io un fuscello di una trentina di chili, lei una palla di novanta... e doveva alzarsi da quel letto! Provai a tirare, tirare, tirare... ma era troppo pesante per me. Oh, issa! Spingi! Tira! Dopo una mezz'oretta abbondante di tira e molla, col rischio che facesse la pipì a letto, riuscii a sollevarla in piedi. Lentamente quindi, esausti, ci dirigemmo in bagno. Durante il tragitto si mise a cantare una Ave Maria! Mai sentita cantare prima di allora... e nemmeno mia madre poi ci credette facilmente: una donna così dura e rigorosa non poteva cantare! Mi fece tanta tenerezza, quasi avesse voluto ricompensare lo sforzo dell'adorato nipotino con quel regalo... e tuttora rimpiango quelle sensazioni.


La seconda immagine è di tutt'altro tenore, non altrettanto tenera ma forse altrettanto nostalgica. Sempre mentre guidavo, mi è balzata in mente la prima volta in cui mi è capitato tra le mani un fumetto porno, 'anta anni fa. Nell'ultima vignetta c'erano un uomo e una donna, lui sopra di lei e lei a gambe all'aria, su una barca... e lei diceva: "Sìììì, sfondami tutta fino all'utero!!!". E io non sapevo minimamente cosa fosse un utero! 


Chiaro.


Il di' che nasce - Benedetto Marcello

luglio 30, 2003 luglio 30, 2003

Avete provato a mettere una mano nell'acqua bollente e una nell'acqua gelida? I sensi impazziscono... Mmmm, sì... è proprio la sensazione che ho avvertito oggi pomeriggio.


Entro in un bar e per primo vedo un ragazzo simpatico, che mi accoglie con un bel sorriso... il che non è male (cit.), e ho risposto con un sorriso. Dietro di lui, ma non in sua compagnia, c'era una ragazza (miss maglietta bagnata...) che odio e detesto, poiché è stata concausa di alcuni dissidi con Scuro. Il mio sorriso si è rabbuiato, ma siccome era in compagnia (stava con la giraffa, Nota x Scuro) non le ho detto la fatidica frase che avevo promesso di pronunciare la prima volta che l'avessi rivista...


/mode promessa non mantenuta on

lei: "Come stai?"

io: "Stavo meglio prima di incontrarti!"

/mode promessa non mantenuta off


Per giunta, le due tizie sono andate via e il ragazzo mi ha anche offerto un caffè con ghiaccio, in segno di gratitudine per un favore che gli avevo fatto tempo fa.


Caldo-freddo, alto-basso... sì, chiaro-scuro!


Chiaro.


O pastor - Madredeus

Con la rosa, cogli anche le spine.

Il miele lascia le dita invischiate.

La fresca anguria dà la diarrea.

E il cioccolato regala i brufoli.

Una notte serena porta con sè le zanzare.

La placida sigaretta è dannosissima.


Apparentemente nulla è perfetto, se non sappiamo accontentarci.

E se è così per le cose, figuriamoci per le persone...


Chiaro.


Pace - Baglioni

luglio 29, 2003 luglio 29, 2003

E poi, caro signor anonimo dal commento in pratiche confezioni monodose... a cosa ti riferivi? Pretendi di essere il mare al quale affidare i miei messaggi in bottiglia?


IncazzaChiaro.


Silenzio.

Odio i commenti anonimi. Odio lo spamming intelligente di materia cerebrale sul mio blog. Datevi un'identità, anche se falsa, tipo "La vagina di Cappuccetto rosso", "La carota di Rocco", "Milingo"...

Non è un desiderio, è una minaccia reale di cancellazione dei commenti ai miei post. Punto.


Chiaro.


Silenzio