luglio 05, 2003 luglio 05, 2003

Ricetta per un ottimo tiramisù, bello fresco:


400g di savoiardi

400g di panna (meglio vegetale)

12 tazze di caffè

4 uova intere

4 cucchiai di zucchero

250g di mascarpone

cacao amaro q.b.


Occorrente (hints for dummies...):


Un cucchiaio, uno sbattitore elettrico, una ciotola da 500g (per i tuorli), una terrina da 1,5 litri (per gli albumi), una terrina da 3 litri (per la panna), una teglia media, una vaschetta (per il caffè), un colino a rete metallica, e ovviamente la macchinetta per il caffè!


Istruzioni:


1. Preparate il caffè e spacchettate i savoiardi, che in genere si vendono in confezioni monodose da 6 pezzi ciascuna. Se necessario, allungate il caffè con un po' d'acqua.

2. Separate gli albumi dai tuorli e montare questi ultimi con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa.

3. Montate la panna. Attenti che sia VERAMENTE fredda e che anche la terrina in cui effettuate l'operazione sia altrettanto fredda. Appena terminato, mettete la panna in frigo, sennò s'ammoscia!

4. Ammorbidite il mascarpone con un cucchiaio.

5. Montate a neve gli albumi. E' un'operazione delicata: richiede che le fruste e la terrina siano ASSOLUTAMENTE sgrassate e ben asciutte. Un altro trucchetto consiste nel mettere negli albumi, prima di sbatterli, un pizzico di sale fino. Se l'operazione è compiuta correttamente, potrete capovolgere la terrina senza che la spuma si stacchi!

6. Incorporate il mascarpone nella spuma di tuorli e zucchero, unite questi alla panna e successivamente aggiungete gli albumi. Per quest'ultima operazione, usate lo sbattitore alla velocità minima.

7. Bagnate uno ad uno i savoiardi nel caffè e disponetene uno strato nella teglia. Fatelo velocemente, così rimangono duri e il vostro dolce avrà una consistenza gradevole... si presume che chi lo mangerà avrà superato da tempo il periodo degli omogeneizzati! Coprite con un po' meno della metà della crema ottenuta. Fate un altro strato di savoiardi, e coprite con la crema rimasta.

8. Spolverate con il cacao, attraverso un colino a rete metallica, e mettete in frigo. Se vi è possibile, compiete questa operazione subito prima di servire, affinché il cacao non si bagni e diventi scuro.


Alternativa:


Siccome c'è gente miscredente che non gradisce il caffè, ho provato a bagnare i savoiardi in una soluzione fatta di 250g di latte e 50g di liquore San Marzano. Veramente ottimo!


Buon divertimento e... enjoy it! 


Chiaro.


Adagio per archi - Samuel Barber

luglio 04, 2003 luglio 04, 2003

Sono riuscito perfino a sognare, oggi pomeriggio, nonostante non fossi poi così stanco, visto che ho terminato il mio giro alle 12.35.



Ho sognato qualcosa di molto simile al set di un film... e se non lo era, era un televisore che trasmetteva questo stranissimo film: una donna povera, con un vestito tradizionale credo meridionale, era davanti al giudice in un tribunale; si doveva decidere se la donna fosse una strega, una vera veggente o una "santa". I dialoghi non li ricordo, ma mi ha colpito il quadro dietro la Corte: non ne ricordo nemmeno il soggetto, ma era dipinto in toni scuri e aveva una targhetta bella grande, di quelle che gli studi professionali mettono giù ai portoni, in plexiglas coi 4 vertici sospesi da quattro rivetti dorati. C'era scritto un nome e una data, 1935, non riconducibile all'autore del quadro: era la data di nascita della persona ritratta in un altro quadro, appeso alla parete accanto. Vi si distingueva solo la faccia dell'uomo, in quando il fondo era scurissimo. E qui, con una tecnica cinematografica, guardavo il quadro con gli occhi della donna: si alternavano, sfumandosi una nell'altra, l'immagine di papa Giovanni XXIII e il volto del quadro, in un'incredibile rassomiglianza. La donna dice "Che bravo che sarà!", alludendo al futuro che ne intravedeva, l'altra donna dice: "Certo, è un bravo attore!".



Ho sognato di essere nel medioevo, in un mercato ante litteram con tende di sacco, mucchi di stracci scuri, folle di gente disordinata, polvere, arsura, sole cocente... e io ero sotto uno di questi teli, all'ombra. Mi si avvicina un amico di comitiva, seminudo, con cui comincio a scherzare. Mi sveglio...
E' la prima volta che lo vedo in sogno, e per giunta sorridente. Ieri sera si è fatto toccare perfino la testa rasata (lui odia chi gli tocca il viso e la testa!)... Molto molto strano!



Sì, credo sia la lontananza... lo ritengo all'unanimità.



Chiaro.



Overture - Bjork

luglio 03, 2003 luglio 03, 2003

Dove eravamo rimasti? Ah, all'incontro al Conservatorio. Beh, mi faccio la bene/maledetta solagnata e arrivo nell'auditorium. L'incontro è iniziato da un bel pezzo, ma non perdo nulla delle cose più interessanti. Incontro un'amica del coro, che saluto molto affettuosamente, dandoci appuntamento alla prossima zingarata in giro per la provincia.



...e poi la festa delle 21.30. Sono arrivato alle 22, ma non ero mica l'ultimo. Da noi l'abitudine è di arrivare con un ritardo di ALMENO mezz'ora e quindi mi sono rilassato. Abbiamo cominciato a cenare dopo le 23 e alle 24.10 ero già a casa. Alla festa c'era un miscuglio tra la peggiore e la migliore compagnia desiderabile, niente vie di mezzo, proprio per il fatto che c'erano le persone che mi avevano fatto schifare dell'ambiente parrocchiale e quelle che invece mi avevano indotto a resistere più a lungo.



Però c'è da segnalare una cosa: alla festa c'era anche una mia amica che deteneva la Zona 6 PRIMA della sciacquetta... lei ora lavora in uno studio notarile situato in quella zona e mi ha confidato che hanno già fatto innumerevoli reclami per cacciar via la sciacqualattughe, visto che sono andate perse numerose lettere e anche qualche vaglia. Mi ha anche raccomandato di salutare il capotruce, perché sono diventati ottimi amici. Stamattina quando ho portato i saluti, si è rischiarato in volto, le sopracciglia gli si sono abbassate di un ventesimo di millimetro e ha assunto un'aria meno demoniaca. Ah, le donne!



Intanto oggi sono passato alla zona 18. Non troppo complicata, ma malfamata: comprende via Olanda, la peggior strada di tutta la città, dove c'è una puttana che usa ancora sventolare il fazzoletto bianco dal balcone per indicare il "via libera"!!!



Chiaro.



Bother - Stone sour

Giusto per dare un'idea... sono sveglio già da mezz'ora.



Chiaro.



Entracte II (Carmen) - Georges Bizet
(l'ideale per svegliarsi dolcemente)

luglio 02, 2003 luglio 02, 2003

Il millesimo visitatore si è dileguato nell'ombra. Comunque, grazie lo stesso.



Almeno non siamo costretti ad offrire da bere.



Chiaro (e ovviamente Scuro).



Brazil - Mo' Horizons

Appena sono entrato ho chiesto a Nicola, il capotruce, di uscire in orario... o un po' prima. Da capo zona 6. Ho minacciato il capotruce che mi sarei messo ad urlare! Alla fine ho ottenuto il motorino, e l'ultimo giorno nella temibilissima zona 6.



Da domani, e per tre giorni, imparerò un'altra zona. Abbastanza semplice, credo: sono tutti condomìni, e la mia memoria visiva mi permette di leggere una sola volta i nomi sulle cassette (se ho una cosa buona, è proprio quella!).



La punizione divina, perché alla fine era impossibile che il Sommo si fosse scordato di me, è stata una caduta dolcedolce dal motorino. Una scivolata senza conseguenze... meno male che ero sulla strada del ritorno, con la borsa vuota... altrimenti avrei dovuto ri-ordinare tutta la corrispondenza.



E ora un'ora di sonno, barba, doccia, 50km, Conservatorio, 50km, casa, doccia, festa di baccalaureato, nanna. Se riesco a trovare 5 minuti di tempo, ritorno.



Ah, se nel frattempo qualcuno diventa il millesimo visitatore, io e Scuro vogliamo un suo commento. Lo festeggeremo a dovere.



Chiaro.



Libera me (Requiem) - Giuseppe Verdi

Questa è tragica!



Capisco come andrà la giornata poiché alle 7.50 non ho ancora trovato il parcheggio per l'auto. Arrivo in ufficio, mi piazzo davanti al mio solito casellario (zona 10) e sistemo tutta la posta. Il titolare della 10 si incazza con il capufficio poiché è stato spostato per l'ennesima volta in un'altra zona... e ottiene la zona 10. E io? Vengo sbattuto nella zona 6. L'anticamera dell'inferno!



La zona 6 è la più estesa della città, comprende tutto il centro storico, in lungo e in largo, attraverso strade, viuzze, selciati sconnessi e pietra rovente. E' affidata ad una sciacquetta che ha posta arretrata dalla settimana scorsa... Mi ha assegnato la prima strada da sistemare nell'ordine di numerazione (in gergo "mettere a giro", poiché la si può percorrere dai numeri bassi verso gli alti e viceversa... oppure solo i pari o i dispari). Appena finito di sistemare, porto il pacco al casellario... e mi accorgo che nella stessa via è arrivata PIU' posta di quella che ho già sistemato!!! Mi incazzo (1).



Ieri ho fatto il ganzo nella mia zona, la 10: l'ho coperta tutta perché ero in moto, ho smaltito quasi tutti i pacchi e gli arretrati... casellario vuoto. Oggi avevamo ordine di svuotare il casellario. La sciacquetta è lentissimissima! Mi incazzo (2).



Il capo dallo sguardo truce mi dice che "avete una sola bici in due, quindi fate come credete opportuno". MI INCAZZO (3)! Alla fine mi affidano un relitto risalente alla guerra contro Radetsky. Sembrava fosse stata ripescata dal Titanic, per quanto era arrugginita. Ma ora la ruggine non può farle più nulla: è finito il ferro. Alla fine, con 6 pacchi di posta più 13 raccomandate per il giudice di pace, più altre 8 raccomandate (per un totale di circa 25kg di roba), mi accingo a partire.



"Aspettate, dove andate?" ci rimprovera il capotruce, "avete dimenticato la posta prioritaria!!!". Uno sguardo veloce alle cassette... 25cm di spessore... una 40ina di lettere! La tizia, celermente, me ne sbatte una decina negli anfratti della borsa, mi sorride e mi fa "questi sono della tua parte di giro". UN PAR DI COJONI! Ovvio che durante il giro le ho scordate... ho dovuto ripercorrere tutto il porto per consegnarle.



La chicca finale? Ve la regalo! La tizia ha inserito una raccomandata di un tale che ha traslocato. Ho aspettato diversi minuti che aprisse davanti al portone... quando poi la vicina mi ha aperto e mi ha detto che aveva sloggiato, mi è venuto il sangue agli occhi! CIOE' NON E' POSSIBILE!!!! ARGH!  



Basta. Domani rivoglio la 10. Anche perché alle 16 devo andare in Conservatorio... 50km sotto il sole... il che non è male (cit.)!



Chiaro.



Rosso - Niccolò Fabi

luglio 01, 2003 luglio 01, 2003

I tried so hard

And got so far

But in the end

It doesn't even matter

I had to fall

To lose it all

But in the end

It doesn't even matter


Chiaro.

Approfondimento:



La mia mente è un castello, metà diroccato, metà solo antico. Ha una sola torre e un solo portone, dal quale non si può entrare. E' su una collinetta, sulla quale si adagiano le rovine della parte crollata. Intorno ci sono solo pietre, erbacce basse e molto in lontananza degli alberi. All'interno è spoglio ma intatto, ammantato di polvere, con un gusto acidulo di muffa e di umidità. Un salone a sinistra, con un'armatura, un grande arazzo e un prezioso tavolo in legno, lucido e impolverato. C'è una cucina ricchissima di stoviglie di rame e attrezzi, ma sempre avvolta da quella maledetta nube grigiastra. E poi la cantina, giù, mediante una ripida e scivolosa scala in pietra, illuminata dalla luce giallastra di una fioca lampadina. Tutto lì è in ordine, botti e bottiglie incasellate, ed un profumo dolciastro di morte. Risalgo nel corridoio, ampio luminoso, salgo su una scalinata, percorro un enorme balcone in pietra e trovo una camera da letto, con un letto a baldacchino senza tendaggi. C'è una finestra enorme, spalancata, luminosa, con un grande albero davanti, popolato di uccellini festanti e una verde vallata che bacia gli occhi di chi è sopravvissuto a quel tetro passaggio attraverso i miei incubi.



Chiaro.



In the end - Linkin park