Ad Admore, Oklahoma ...
(Tratto da qui)
Ho chiesto all'inseg...
Tutto in una notte<...
Manca l’acqua, tutta la città è in stato di assedio. Autobotti, calura, gente sudata (anche belle gnocche tipo la Cucinotta con il decolleté madido… non male come sogno!), barbieri incazzati e compagnia cantando. Non si trova da nessuna parte e ad un certo punto, camminando per le vie del centro, sento che nella farmacia si vende dell’acqua calda. Il cartello all’ingresso dice “Acqua calda. Non troppo.”, per lo meno ambiguo: non troppo calda o non troppa? Mi intrufolo nella folla ed entro. La farmacia è uno stanzone enorme, altissimo, scurissimo, scrostato, col pavimento di basole come se fosse una strada, erbetta tra le fessure inclusa; ci sono gli scaffali sulla sinistra, illuminati e puliti, ma con un “gusto” primi Novecento. Per il resto non si direbbe proprio che quella è una farmacia. Infatti, al centro della stanza, nei pressi della porta c’è un tavolino dove un tizio vende l’acqua calda. Intuisco che serve per l’uso immediato di levatrici e barbieri. Una donna, dalla bellezza molto sciupata, porge una lattina da tre litri e un bottiglione da due, di quelli per la candeggina, e il tizio (ex autista di autobotti) gliele riempie. Costa 5 centesimi, ma quando la donna sta per pagare, le alza il prezzo per un motivo che non capisco (il totale è di 6 o 7 centesimi). L’acqua la prendo io. Mi inoltro nello stanzone poiché sento delle voci di donna e vedo che l’unico modo per raggiungere l’ammezzato di fronte è una specie di scala a chiocciola nera in metallo veramente pericolosa posta sul lato destro della farmacia. Cerco di salire, ma soffro di vertigini e ogni passo è faticoso; mi resta impigliato il maglione nella rete metallica ma riesco nervosamente a liberarmi; faccio tre o quattro scalini in uno (boh, non so come… ma i gradini sembravano “diritti”). A metà strada la scala si fa strettissima, faccio molta fatica a salire, soprattutto le lattine mi danno fastidio. Arrivo in cima e con uno sforzo immane mi isso a sedere sul tetto (non era un ammezzato? Mah!) con le due lattine e capisco a cosa serve l’acqua lassù. Sono stanzoni, mansarde panoramiche (tutte le pareti sono in vetro) che accolgono ragazzi e ragazze tipo ostello della gioventù. Tutti sono nudi o quasi, si stanno preparando per uscire; a N. manca lo spazzolino… e in quel momento mi maledico perché non ce l’ho nemmeno io e sicuramente non scenderei a comprarlo, dopo la fatica fatta per salire! Due ragazze sono accampate sul tetto, in sacco a pelo (il tetto è in rame, credo, verdastro e con piccoli displuvi successivi, quasi ondulato, comunque orizzontale).
Cambio.
Sono in una struttura da caposcuola, mi viene in mente quella del campo 1994, abbastanza trascurata ma molto funzionale. Ci sono i ragazzi del centro giovanile, G. e M. (non sono quelli della rissa di martedì sera), ed E., l’altro educatore maschio (G. non viene al centro da metà dicembre, e la cosa mi dispiace). Stanno armeggiando al PC connessi ad internet… cercano i numeri di telefono dei calciatori. Trovano il cellulare di Gattuso con Google e scoprono che cambiando l’ultima cifra dell’indirizzo si arriva ai numeri di tutti i calciatori di serie A. Ma un rumore fastidiosissimo, un “trrrrrrrrr” cupo, potente ed insistente, mi distrae. Ne cerco la causa, e i ragazzi mi indicano una macchina per scrivere, dicendo che si sono incagliati i tasti. Vedo la macchina, una lettera 20 nera, ma non è lei la causa del rumore. Di fronte, su una scrivania c’è una macchina elettronica, ma con gli stessi tasti della manuale! I percussori sono sollevati ed incastrati, sembra che lo siano da giorni perché non è facile sbloccarli. Invece mi accorgo che più li abbasso e più si alzano, come attratti da un campo magnetico verso il rullo. Infatti comincio a giocarci: muovendo la mano su di loro, si muovono in direzione della mano… e i ragazzi, che nel frattempo si erano avvicinati, ridono di gusto!
suag - .....<br> re...
regulus21 - sono 5
regulus21 - e allora?
suag - così
suag - non mi andava di scrivere ciao
regulus21 - nemmeno a me
regulus21 - quindi addio
Ho bisogno di tranqu...
Oggi giornata devast...
In realtà oggi M. si è presentato al centro con un paio di cesoie da giardiniere dicendo di voler "fare la barba" a G.
Siamo stati in quattro a cercare di fargli cambiare idea, alla fine si sono stretti la mano e sono andati a giocare al biliardino.
Cose assurde!
E lei, Carlissima Educatrice Rottenmeyer ved. De Sade, dov'era? :)))
Pour ne pas vivre seul on vit avec un chien
On vit avec des roses ou avec une croix
Pour ne pas vivre seul on s'fait du cinéma
On aime un souvenir une ombre, n'importe quoi
Pour ne pas vivre seul on vit pour le printemps
Et quand le printemps meurt pour le prochain printemps
Pour ne pas vivre seul je t'aime et je t'attends
Pour avoir l'illusion de ne pas vivre seule
De ne pas vivre seule
Pour ne pas vivre seules des filles aiment des filles
Et l'on voit des garçons épouser des garçons
Pour ne pas vivre seuls d'autres font des enfants
Des enfants qui sont seuls comme tous les enfants
Pour ne pas vivre seul on fait des cathédrals
Où tous ceux qui sont seuls s'accrochent à une étoile
Pour ne pas vivre seule je t'aime et je t'attends
Pour avoir l'illusion de ne pas vivre seule
Pour ne pas vivre seul, on se fait des amis
Et on les réunit quand vient les soirs d'ennui
On vit pour son argent, ses rêves, ses palaces
Mais on n'a jamais fait un cercueil à deux places
Pour ne pas vivre seule, moi je vis avec toi
Je suis seule avec toi, tu es seul avec moi.
Pour ne pas vivre seul on vit comme ceux qui veulent
Se donner l'illusion de ne pas vivre seul.
(Scusatemi se ci sono errori, ma l'ho preso da un sito tedesco e nonostante le mie correzioni potrebbe esserci ancora qualcosa che non va)
Ecco invece l'elenco...
Brazilian touch - Paola & Chiara
Seven days - C. David
Pour ne pas vivre seul - F. Richard
Afterdark - Tito & Tarantula
Who wants to live forever - Queen
Ave Maria paien - Noa
Shaday - O. Haza
Hijo de la luna - Mecano
Valparaiso - Sting
Ladainhas - Mawaca
Un piccolo elenco di...
Lasciarsi un giorno a Roma - N. Fabi
Stelle di stelle - Baglioni & Martini
Così è la vita - M. Nava
Strade - Subsonica
L'ultimo bacio - C. Consoli
Gli angeli (acustica) - Madreblu
Con una rosa - V. Capossela
Tutto quello che un uomo - S. Cammariere
Il passo silenzioso della neve - V. Giovagnini
Ti sento - A. Ruggiero
Si stanno avvicinand...
Domani verrà fissato il colloquio di lavoro per due dei tre compari della comitiva. L'elemento che è andato in avanscoperta sta già trovando casa anche per loro. Non si può immaginare come sto soffrendo al solo pensiero di lasciarli!
Il termine per il mio contratto di lavoro, invece, è stato fissato al 31 gennaio. Il Comune dove lavoro (zeppo di carogne nell'anima) non ha riconosciuto la mia figura professionale sia per mancanza di titolo di studio (l'esperienza non sanno nemmeno cos'è, allora!), sia per motivi puramente elettorali (non risiedo in quel Comune, quindi non potrei nemmeno votare quelle canaglie "per gratitudine", secondo la loro folle idea).
Come farò? Sarò veramente DA SOLO, forse per la prima volta nella mia vita!
«Viviamo in un perio...
Ai primordi cercai d...
A distanza di mesi non solo non riesco ancora a capirne il perché, ma il progetto di blog che avevo in mente all'epoca si è miseramente arenato.
Non mi hanno ancora ...
Nel frattempo sono andato a farmi una bella mangiata di carne coi miei amici, giusto per consolarmi...
Gigi la piccola olot...
Secondo me è il massimo del minimalismo, ma giuro che mi sono scompisciato dalle risate!
Quest'anno è cominci...
Sono tristissimo perché conoscevo benissimo quella signora, praticamente vivevo a casa loro ai tempi delle scuole elementari.
Ho risposto con affetto a ML., asciugherei volentieri una sua lacrima.
L'ECCEZIONE - Carmen...
Soffro nel vederti infrangere i principi sui quali era salda un’esemplare dignità.
Condizione inammissibile, la discutibile urgenza per cui è indispensabile uniformarsi alla media.
Si dice che ad ogni rinuncia corrisponda una contropartita considerevole, ma l’eccezione alla regola insidia la norma.
Se è vero che ad ogni rinuncia corrisponde una contropartita considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe una lauta ricompensa.
Soffro nel vederti compiere bizzarre movenze indotte da un burattinaio scaltro.
Credi sia una scelta ammirevole fuggire lo sguardo severo e vigile della propria coscienza?
Si dice che ad ogni rinuncia corrisponda una contropartita considerevole, ma l’eccezione alla regola insidia la norma.
Se è vero che ad ogni rinuncia corrisponde una contropartita considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe una lauta ricompensa.
Avevo un appuntament...
Alle 21 mi arriva un suo SMS: "Non me ne volere, ma non possiamo vederci. Devo uscire con altri amici (è turno di chiusura del locale dove lavorano)".
Gli rispondo: "Sinceramente me n'ero scordato. Dev'essere la disabitudine!"
Amen.
Stasera sono andato ...
Accanto a questa villa c'è un terreno ora abbandonato nel quale ho praticamente trascorso l'infanzia. L'aveva in affitto la famiglia di mia madre e lì passavano l'estate; almeno fino al 1981, quando è morta mia nonna.
Rivedere quel posto di notte, senza il vigneto, gli alberi di fichi, i mandorli, lo splendido tavolo in pietra all'esterno sotto il pergolato... tutto sradicato o soffocato da erbacce... mi ha messo una tristezza immane, che sto pagando tuttora con una lieve aritmia.
Solo lui sopravvive: il grande gelso rosso. Ne ho toccato a lungo i rami spogli al buio, per vedere se ci fossero germogli. Sì, c'erano. Il grande gelso rosso è vivo. E io, e i miei ricordi, con lui.
Non mi era mai succe...
Ieri sono andato a cantare col "coro grande"; era la prima volta che cantavo in un teatro, è stata una emozione grande. Anche lì faceva un freddo boia, sentivo il gelo che induriva i muscoli della faccia e li tirava tutti!
E com'è andato il concerto? Mi sono sentito una cacchina quando ho sentito gli ottoni suonare nell'Hallelujah di Haendel: la tuba calante e il trombone crescente! E pure ascoltare la prima viola era lancinante!
Fatto positivo: ho fatto la foto con Jenny B., la solista del concerto. Un pezzo di gnocca color cappuccino! Altro che la RotteNmeyer!
Signorina Rottenmeyer
IO: Sì, ho speso tutti i miei stipendi da postino in pasticche mirabolanti e pacchetti in fermoposta che promettevano "enlarge your penis". Senza sapere che in quel caso serviva a lei una pilloletta "restring your fess", o almeno un bel punto-a-giorno strategico. Per quanto dignitosa possa essere una utilitaria, una portaerei come garage è veramente esagerata!
LEI: bene proporrei un lungo training per evitare che le tue insicurezze mascherate dalla sindrome di pollyanna che fanno in modo che tu dica che tutto va bene anche quando va male, vengano da te impunemente riversate sull'utenza, come sempre dovresti dare retta a me sui metodi educativi
IO: Chi è Pollyanna? E comunque, giuro di non aver mai conosciuto uno più pessimista di me. Oddio, ci sarebbe Scuro, in realtà... ma diciamo che siamo pari, altrimenti si offende! :)))
LEI: e la prossima volta non sottrarti al lunedì di confronto tra educatori, non è nè serio nè , come dite voi, Virile, quello che hai fatto.
IO: Ehm... dobbiamo tirarlo fuori e misurarcelo? Intendi dire questo per "serio e virile confronto tra educatori"?
LEI: p.s.: smettila di canticchiare sul lavoro mi dà i nervi.
tua signorina Rott'in meyer
IO: MIA UN CORNO! E la prossima volta, Carlissima (sic!) Signorina Rottermeyer (non sai nemmeno scrivere il tuo cognome, favalessa! :))) ), lavati le orecchie al mattino... non canticchiavo affatto, URLAVO!
Your slave.
Sono capitato per ca...
L'economia gira? Sembra di sì. Quindi vuol dire che tutti hanno soldi? Credo di no.
E chi è la gente che si abbrutisce davanti agli scaffali di merce in offerta e riempie i carrelli con prodotti scontati? Quella che ha soldi o quella che non ne ha? E' un paradosso al quale non so trovare soluzione.
Il nuovo anno è comi...
Al punto in cui sto, mi piange il cuore dire addio al 2003, forse il più bell'anno della mia vita (sì, a pari merito con il 1991, altro anno di svolta epocale).
Una volta a Capodanno mi vestii da "uomo-sandwich" e, con quattro pennarelli legati alle "bretelline", chiesi a ciascuno dei partecipanti al veglione di scrivere un parere sull'anno precedente. Non ce ne fu uno buono: tutti tristi, incazzati, delusi da tante promesse (ma chi gliele ha mai fatte, poi? Dev'essere che a Capodanno si 'mbriacano così tanto che sentono le vocine!), frustrati da tante occasioni perse... E così anche l'anno successivo!
Mi ero convinto quindi, nella mia benedetta ingenuità post-adolescenziale, che gli anni fossero tutti da buttar via, che ricordare solo (o quasi) le cose brutte fosse un meccanismo fisiologico per rimuovere il vecchio e plaudire all'avvento del nuovo.
Ovviamente ecco l'eccezione, come per ogni umana regola:
- ho fatto quattro lavori (definizioni ufficiali: operatore scolastico pomeridiano, portalettere, operatore in un centro di attenzione all'infanzia e all'adolescenza, corista lirico), tutti meravigliosi e gratificanti; vanto crediti per oltre 5000€, ma non mi lamento, se ne occuperanno gli avvocati; ho guadagnato più che in ogni altro anno con uno solo di questi lavori; ho lavorato dieci mesi, ma non mi sento affatto stanco, nonostante non abbia fatto la tradizionale settimana di vacanza.
- i miei amici sono ancora accanto a me, tutti; ho litigato con i miei figli-fratelli il 13 gennaio, per un mese non ci siamo nemmeno guardati, poi ho messo da parte il fottutissimo orgoglio ed ecco un altro Capodanno vissuto intensamente e felicemente insieme; e poi ci sono tre nuovi amici, uno lontano e due vicini vicini, pieni di energia e di saggezza... e una riscoperta recentissima, una amica veramente sincera.
- donne... come al solito malaccio; ma come ho già scritto a giugno, con l'avvocato ho voluto rompere io ogni rapporto ed ogni (per me) imbarazzante conseguenza, e ieri ho saputo che la psicologa cerca ragazzoni con l'uccello grande. OK, diventerò falconiere :))))
- ho cominciato con estremo piacere un percorso molto arduo per diventare voceterapeuta, non so dove mi portarà in realtà, ma da domani si comincia a studiare sul serio!
- ...e poi il primo concerto come direttore di coro; il primo vero spettacolo con arie liriche; l'incontro coi miei amici siciliani; il primo anno in cui non ho letto nemmeno un libro (se si eccettua la metà di quel chiancone di Schopenhauer)!
Auguro a tutti anche solo un decimo della felicità da me provata in questo splendido anno.
La gente decide che ...
Propone di essere più buona nell'anno venturo, più gentile, più scaltra nell'utilizzare gli altri: "Se dicono che sono cattivo, vuol dire che si sono accorti che li ho sfruttati".
Abbraccia i parenti, gli amici, il partner, li tocca, li palpa, prende le misure per la prossima pugnalata. Che sia ferale!
BUON ANNO A TUTTI!
Se dovessi morire domani
Dovranno salvarsi solo i mobili, il Clavinova, i tre quadri, lo stereo, i personaggi del presepe e le mie piccole cose d'oro. I vestiti, le lenzuola, le coperte, le scarpe dovranno essere donati ai poveri.
i l m i o t e s t a m e n t o
E se sarà possibile, fate pure scempio del mio cadavere per donare i miei organi a chi ne ha bisogno.
SMS Generation<br><b...
Non ci sono dubbi, l'italiano sta per estinguersi. E se in alcune fazioni politiche questa frase potrebbe suscitare indignazione, facendo temere la scomparsa della stirpe italica che tanto lustro diede a questa splendida terra, mi sento di rassicurare il resto dei miei lettori. Intendo dire la LINGUA ITALIANA.
I ragazzini non conoscono il fonema "CH", prontamente sostituito dalla lettera K dappertutto. Gli abitanti di Chieti si affrettino a cambiare targa, prima che una legge lo imponga loro: ci metteranno poco a diventare maggiorenni, questi terroristi della Crusca.
Non conoscono il congiuntivo. Che prendano esempio da Alba Parietti, se non vogliono farlo da quella racchia della professoressa di italiano! Lo sa usare meglio lei che parecchie giornaliste (il congiuntivo!).
Corollario: non usano il citofono. "1 sq scendi", è il più comune SMS inviato intorno alle 20. Con buona pace delle compagnie petrolifere, che di questi tempi è dura aspettare in auto al freddo!
Non ricordo nemmeno più come facevo a fissare appuntamenti da una settimana alla successiva. Ora gli appuntamenti si fissano via SMS e si confermano tramite squillo. Altro SMS, al massimo, per i cinque minuti di ritardo che faremo, o che subiamo... avete notato che cinque minuti di ritardo sono diventati veramente una tragedia?
Conosco un ventenne che non ha il cellulare, io per primo lo guardai come fosse un alieno. Non so come contattarlo, ad esempio, mi piacerebbe fargli gli auguri di Natale ma non so dove abita. Se avesse avuto un cellulare, gli avrei mandato un gelido SMS di auguri in "broadcast mode". Sarò felicemente costretto ad abbracciarlo la prossima volta che lo incontrerò casualmente per strada.
E poi, non ho fatto gli auguri alla vicina di casa, ma ai miei amici a mille chilometri di distanza sì, via e-mail!
HELP!
Scrivo tanto per scr...
Dopo la sistemazione della mia stanza (eccezionale, solo mezz'ora di tempo!), passo alla tolettatura: rasatura, espulsione rifiuti tossici, lavaggio. Caffè. E poi tombola alle 20!
E chi dice che questo è un post banale, verrà sfidato a far peggio :)))
Stronza: Mi ha manda...
Ho fatto gli auguri a Scuro via SMS, non mi ha risposto. E' stato l'unico.
Poi ieri sera sono andato a trovarlo al bar dove lavora; se possibile, era ancora più smunto di quant'è abitualmente. Perdonato ed abbracciato.
Concerti: Ho fatto solo i primi due concerti, e meno male. Queste feste mi hanno esaurito!
Amico/a: Adesso si chiama Anna! O_o
Divento troglodita a...
Dal viale dell'ospedale esce l'ambulanza a sirene spiegate e si immette nel grande viale con spartitraffico. Lì c'è un bar frequentatissimo da fighettame vario, nel quale faccio colazione anch'io perché i cornetti sono ottimi, pieno zeppo di gente... Un coglione, lasciatemelo ripetere senza censura, un coglione su una Y accompagnato da tre sciacquette, cerca parcheggio. Aspetta placidamente di occupare il posto di un'auto che sta uscendo, con l'ambulanza che strepita dietro di lui. Una delle due cerebrolese attraverso il lunotto fa segno con la mano all'ambulanza di aspettare. Il poveretto che sta uscendo dal parcheggio si infila praticamente DENTRO alla macchina davanti (bestemmiando in aramaico antico, credo) e il coglione si sistema nel parcheggio. L'ambulanza passa. I quattro lobotomizzati escono giulivi.
VOGLIO UNA CLAVA, CAZZ0! VOGLIO UNA CLAVA!
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Il 59% delle persone alla domanda "Il Sole gira intorno alla Terra o la Terra gira intorno al Sole?" ha risposto che è il Sole a muoversi. La gente ha in mano il telefonino di ultima generazione, ma non conosce la differenza tra scienza e tecnologia, non conosce gli elementi di base della cultura moderna (certo, quel 59% si poteva giustificare ai tempi di Tolomeo).
Zichichi parla di "Hiroshima culturale".
Io credo che abbia ragione.
Il mio faccione è in...
Il sorteggio è andat...
Per la prima volta ho parlato per telefono con un blog-amico; credo che se fossimo nati e cresciuti nella stessa città uno dei due sarebbe perito nell'inevitabile scontro. Meno male che i 453km che ci dividono mantengono improbabile ogni evenienza del genere :)
E il senso di vuoto continua ad assalirmi. Forse lo adotto come animale da compagnia, a Natale si è tutti più buoni...
Un senso di vuoto mi...
troppe cose mi stanno succedendo
tutte insieme
senza darmi il tempo di riflettere
di immagazzinare
di elaborare
i miei tempi sono lentissimi
e il mondo corre veloce
veloceveloce
veloce
forse
il giorno di natale
lavorerò
ciò sarà affidato
ad un
sorteggio
e il mondo corre
corre
ed io aspetto al varco
Kaos commenta: "Beh,...
E' perché ho dormito poco! Non ho avuto tempo di far nulla in questi giorni, tranne il presepe e l'alberello nella mia stanza, quindi il regalino che avevo pensato per chi-sai-tu l'ho fatto stanotte, e sono andato a dormire alle 3. Può essere che non ho avuto nemmeno il tempo di sognare :)))
Il 21 dicembre è des...
Meno male che non succedono cose "strane" ogni anno, al contrario dello sfigatissimo 26 luglio!
Tengo per me quello che è successo stamattina, nel pomeriggio ho dormito alla grande, quindi non ho null'altro da scrivere.
TUTTO IN UNA NOTTE.....
Non so come inizia il sogno, so che mi trovo in una scuola costruita come uno studio televisivo, open-space, seminterrata e illuminata a giorno; ogni classe ha una forma diversa: caminetto, casa colonica, villetta, tempio... L'enorme struttura brulica di gente e non so esattamente cosa vi faccia lì. E' pomeriggio e tra canti e balli dovrebbe passare il tempo. Io mi posiziono negli ultimi banchi in fondo, oltre le "classi", e vedo una ex collega di mia madre che balla tra i banchi. Evidentemente non ci sta più con la testa e sembra molto povera; ha per mano un bambino (nella realtà è zitella e non ha figli). Tra una chiacchiera e l'altra, parlando di sessualità e di droga, la serata si conclude... ma non capisco CHI parli e DA DOVE! L'assemblea si aggiorna al mattino successivo. Non potendo arrivare puntuale, dico che sarei andato più tardi, così mando mia madre in avanscoperta.
Il mattino seguente la tizia che ballava tra i banchi è ferma sulla porta col bambino per mano e seminuda (ha un bikini verde e un pellicciotto tipo volpe argentata molto rovinato e sporco, la pelle delle cosce è afflosciata e si muove esageratamente). Sta ballando un'altra collega di mia madre (che non riconosco), anche lei ammattita, la quale prende in giro quella di prima, canzonandola e chiamandola per cognome. Chiamo mia madre per indicargliele, forse non le ha viste, e in mano ho una busta di plastica piena di vestiti dismessi da donare a chi ne avesse bisogno. Lascio la busta a quella col bikini e quando esco vedo mia madre che piange, pensando alla sorte delle amiche. Ci sono altre due signore che le stanno vicino e che parlano con lei: (sig.ra) "Veramente commovente, ma come si fa?" (mamma) "Eh, ma hai visto stamattina quella di due metri?", riferendosi ad una spilungona rovinatissima, fuori di testa. La mamma ha in mano un fazzoletto di carta e lo usa per asciugarsi gli occhi, ma mentre lo fa mi accorgo che ha due macchie blu sul naso, orizzontali, su ciascuna narice; mi avvicino e scopro che sono due colpi di timbro che una ragazzina della mia scuola le ha dato. C'è scritto testualmente "E' SEV. VIETATO DROGARSI".
Una parte confusa, che non so dove collocare (cioè se alla fine del sogno precedente o tra la sera e la mattina), riguarda una visita ad una famiglia, non so per quale motivo. Arrivo in auto attraverso strade sporchissime, fumose e umide (come dopo la notte di Capodanno). Parcheggio nel posto più sporco e arrivo al portone. Salgo e trovo una decina di persone, tra le quali riconosco la fisioterapista collega al Conservatorio. La rampa è buia, a terra c'è un'insegna al neon spenta che "riconosco" (cioè nelle vicende del sogno so che l'ho vista da un'altra parte, e che quello non è il suo posto; nella realtà non credo di averla mai vista) e alle pareti dei pianerottoli sono appesi tanti cappotti ed indumenti; aspettiamo che si liberi una stanza per entrare. I padroni di casa sono anziani, ci accompagnano pazientemente; la casa è modestissima, con porte laccate di bianco con vetri anni Cinquanta e muri grigiastri e scrostati. La signora parla anche di suo figlio... ma poi non ricordo più nulla.
TUTTO IN UNA NOTTE.....
Ero in gita con i bambini del centro dove lavoro, i quali nel pullman mi picchiavano (anche se i ricordi di questa parte di sogno sono molto confusi).
Scendo dal pullman (di quelli blu di linea) per protesta, facendo finta di andare in bagno in un bar, forse, li lascio ripartire senza di me e così me ne libero. Sono sulla statale, nella mia città, anche se nella realtà non esiste nulla di quello che descriverò, tranne il bar. Attraverso la strada ed entro in un viale da un cancello enorme, nero, spalancato, sostenuto da due piloni giganteschi di pietra bianca. Il viale è luminosissimo ma costeggiato da due file di platani, quasi non se ne vede la fine per quanto è lungo. Arrivo nello spiazzo antistante questo castello, che è anche chiesa (piuttosto anonimo a dire il vero... sembra una masseria fortificata), e vedo delle macchine strepitose parcheggiate, tavole imbandite a festa, servitù in alta livrea, forse c'è un matrimonio... Entro nel castello e mi si mozza il fiato alla vista di tanta eleganza: un salone enorme e luminoso arredato in stile liberty, con una vetrata che dà sul chiostro, piante cascanti dappertutto. Un maggiordomo mi vede, capisce che non c'entro niente e mi dice: "Dove va lei? Desidera qualcuno?"; io: "No, sto solo curiosando. C'è un matrimonio, vero?"; lui: "Certo, è un matrimonio importante, gli ospiti sono afghani, svedesi (e altre nazionalità che non ricordo, ma intendeva dire che ci sono ambasciatori e dignitari di tutto il mondo)". Continuo il giro e incontro i miei amici del coro, che non sono lì per cantare, ma anche loro per curiosare e per sparlare del coro che canterà (il castello è anche chiesa perché immagino includa la parrocchia di una nemica direttrice). Ci sistemiamo all'aperto, sotto una piccionaia, tutti in fila perché piove, ma l'acqua la prendo solo io perché sono vicino ad un arco. Rientriamo ridendo e scherzando e vediamo l'ingresso dei gonfaloni dei due sposi; dietro di loro si sistema il coro di M.R., mi stupisco nel vedere il tizio del piano di sopra farne parte, poiché è stonato come una campana, elegantissimo. Lui cammina a fatica con due stampelle e altri 4 coristi ne hanno una o due. Quando si è disposto il coro entrano dalla stessa parte gli sposi (quindi non dall'ingresso come si fa di solito), non riesco a distinguerne il volto. L'officiante ha la mitra e il pastorale, sarà un vescovo... mi sveglio alle sue prime parole. (Strano... di solito dopo le prime parole del vescovo mi addormento! :))) )
Il solito dialogo vi...
IO: Che fine hai fatto? Niente Xmas card? E io come faccio senza le tue porcate?
LEI: Ho il cellulare guasto, vibra finché non leggo il messaggio, perciò dovrei essere cellularedipendente. E a te tutto bene?
IO: Ma almeno un cenno di vita ogni tanto ci fa bene. Io lavoro in un centro giovanile e continuo a cantare.
LEI: Pure io lavoro e canto (nel mio piccolo), quindi tutto bene pure a me.
LEI: Un cenno di vita si può dare anche senza card, non trovi?
IO (mangiando la foglia): Assolutamente sì!
LEI: Meno male!
Ok, niente più messaggi a questa stronza!
SMS inviato ad un'am...
Il club dei 30enni le offre i seguenti vantaggi: essere chiamata signora, cambiare di frequente il colore dei capelli e uno sguardo di meraviglia del farmacista quando vai a comprare i preservativi!
Con questo freDDo c'...
Anche stasera poker,...
Qui fuori ci sono la...
Perciò ho invitato i miei amici per il primo pokerino stagionale. Essì, con gli amici del coro ho giocato solo a tombola (che palle!), quindi abbiamo ingilisciato (solo per gli indigeni) la stagione proprio stasera! Ho vinto forse un euro o poco più... è la quota per l'affitto del mio salone :))))
Caro Deda, dalle mie...
Comunque quello che ...
Grazie a Flo per la soffiata via SMS :)
Niente, IE si rifiut...
In effetti è vero, prima di Natale sono sempre tristissimo, teso e nervoso. Ed ho pure l'influenza! A proposito... per l'amica educatruce (ri-sic!): domani non sarò presente all'équipe, attaccati quindi a 'sta func'i minchia! E non so nemmeno quando tornerò al lavoro.
Il feroce mal di testa mi impedisce di proseguire a lungo, quindi mi sa che lascio subito questo luogo infame e ascolto un po' di buona musica.
I consueti consigli per l'ascolto terminano qui, poiché non sono in grado di scrivere in rosso e in "comic x-small" con Mozilla... ascoltate quel che cavolo volete!
Tra ieri e oggi ho f...
Tra ieri e oggi ho fatto più di 300km su e giù per la mia provincia... prima una registrazione per una TV locale, poi le prove del concerto che si è tenuto stasera... e infine una pizza con una carissima amica.
Non ho mai visto tanta pioggia tutta insieme, per così tanto tempo, in una zona così vasta. E mi sono raffreddato... che palle! Ho ingollato due compresse alla propoli e domani finalmente riuscirò a fare il primo (sic!) presepe.
Magnificat - J. S. Bach
one day the world wi...
one day the world will be ready for you
and wonder how they didn't see
i bet you are flying inside
Anonimo, tesoro, sed...
Anonimo, tesoro, sedicente educatrice... ci vai da solo affanculo o vuoi che ti ci mando io? Sai, ogni tanto fa bene! Ah, non ti bastano due parole? La terza è "stronzo/a"!
Sto per andare a lavorare, credo che oggi la torturerò. E lunedì avremo la supervisione relazionale, per verificare lo stato delle relazioni interpersonali tra educatori. Si prevede una recitazione da Oscar!
Album "Beautiful freak" - Eels