gennaio 18, 2004 gennaio 18, 2004

Ad Admore, Oklahoma ...

Ad Admore, Oklahoma (USA), una recluta fu messa sotto inchiesta perchè diceva di chiamarsi Tonsillite Jackson e si credeva che scherzasse. Dimostrò di chiamarsi veramente così e si scoprì che i suoi tre fratelli avevano come nomi Otite, Appendicite e Laringite.





(Tratto da qui)
gennaio 17, 2004 gennaio 17, 2004

Ho chiesto all'inseg...

Ho chiesto all'insegnante "in seconda" di musicoterapia di abbozzare per me un progettino di laboratorio di ascolto musicale e gestualità per i ragazzi del centro giovanile. Questo nell'ipotesi piuttosto remota che mi concedano di intraprendere il percorso musicale dopo il "contrattus interruptus"...
gennaio 16, 2004 gennaio 16, 2004

Tutto in una notte<...

Tutto in una notte…



Manca l’acqua, tutta la città è in stato di assedio. Autobotti, calura, gente sudata (anche belle gnocche tipo la Cucinotta con il decolleté madido… non male come sogno!), barbieri incazzati e compagnia cantando. Non si trova da nessuna parte e ad un certo punto, camminando per le vie del centro, sento che nella farmacia si vende dell’acqua calda. Il cartello all’ingresso dice “Acqua calda. Non troppo.”, per lo meno ambiguo: non troppo calda o non troppa? Mi intrufolo nella folla ed entro. La farmacia è uno stanzone enorme, altissimo, scurissimo, scrostato, col pavimento di basole come se fosse una strada, erbetta tra le fessure inclusa; ci sono gli scaffali sulla sinistra, illuminati e puliti, ma con un “gusto” primi Novecento. Per il resto non si direbbe proprio che quella è una farmacia. Infatti, al centro della stanza, nei pressi della porta c’è un tavolino dove un tizio vende l’acqua calda. Intuisco che serve per l’uso immediato di levatrici e barbieri. Una donna, dalla bellezza molto sciupata, porge una lattina da tre litri e un bottiglione da due, di quelli per la candeggina, e il tizio (ex autista di autobotti) gliele riempie. Costa 5 centesimi, ma quando la donna sta per pagare, le alza il prezzo per un motivo che non capisco (il totale è di 6 o 7 centesimi). L’acqua la prendo io. Mi inoltro nello stanzone poiché sento delle voci di donna e vedo che l’unico modo per raggiungere l’ammezzato di fronte è una specie di scala a chiocciola nera in metallo veramente pericolosa posta sul lato destro della farmacia. Cerco di salire, ma soffro di vertigini e ogni passo è faticoso; mi resta impigliato il maglione nella rete metallica ma riesco nervosamente a liberarmi; faccio tre o quattro scalini in uno (boh, non so come… ma i gradini sembravano “diritti”). A metà strada la scala si fa strettissima, faccio molta fatica a salire, soprattutto le lattine mi danno fastidio. Arrivo in cima e con uno sforzo immane mi isso a sedere sul tetto (non era un ammezzato? Mah!) con le due lattine e capisco a cosa serve l’acqua lassù. Sono stanzoni, mansarde panoramiche (tutte le pareti sono in vetro) che accolgono ragazzi e ragazze tipo ostello della gioventù. Tutti sono nudi o quasi, si stanno preparando per uscire; a N. manca lo spazzolino… e in quel momento mi maledico perché non ce l’ho nemmeno io e sicuramente non scenderei a comprarlo, dopo la fatica fatta per salire! Due ragazze sono accampate sul tetto, in sacco a pelo (il tetto è in rame, credo, verdastro e con piccoli displuvi successivi, quasi ondulato, comunque orizzontale).





Cambio.


Sono in una struttura da caposcuola, mi viene in mente quella del campo 1994, abbastanza trascurata ma molto funzionale. Ci sono i ragazzi del centro giovanile, G. e M. (non sono quelli della rissa di martedì sera), ed E., l’altro educatore maschio (G. non viene al centro da metà dicembre, e la cosa mi dispiace). Stanno armeggiando al PC connessi ad internet… cercano i numeri di telefono dei calciatori. Trovano il cellulare di Gattuso con Google e scoprono che cambiando l’ultima cifra dell’indirizzo si arriva ai numeri di tutti i calciatori di serie A. Ma un rumore fastidiosissimo, un “trrrrrrrrr” cupo, potente ed insistente, mi distrae. Ne cerco la causa, e i ragazzi mi indicano una macchina per scrivere, dicendo che si sono incagliati i tasti. Vedo la macchina, una lettera 20 nera, ma non è lei la causa del rumore. Di fronte, su una scrivania c’è una macchina elettronica, ma con gli stessi tasti della manuale! I percussori sono sollevati ed incastrati, sembra che lo siano da giorni perché non è facile sbloccarli. Invece mi accorgo che più li abbasso e più si alzano, come attratti da un campo magnetico verso il rullo. Infatti comincio a giocarci: muovendo la mano su di loro, si muovono in direzione della mano… e i ragazzi, che nel frattempo si erano avvicinati, ridono di gusto!

suag - .....<br> re...

suag - .....


regulus21 - sono 5


regulus21 - e allora?


suag - così


suag - non mi andava di scrivere ciao


regulus21 - nemmeno a me


regulus21 - quindi addio

Ho bisogno di tranqu...

Ho bisogno di tranquillità, di qualcuno che mi ascolti. Non è facile, sono pochissimi quelli in grado di farlo... e ancora meno quelli che ne hanno voglia, a quanto pare.
gennaio 15, 2004 gennaio 15, 2004

Oggi giornata devast...

Oggi giornata devastante: dieci ore di lavoro! Dalle 9 alle 13 supervisione relazionale e dalle 15.30 alle 21.30 prima sostegno e poi centro giovanile. Ieri, mentre io non ero di turno, due ragazzi (il satanista M. e un ragazzo G. con problemi mentali) si sono presi a botte nel centro. M. l'ha rincorso fino a casa con un cacciavite, l'altro si è difeso con un coltello a serramanico, senza però colpirsi. L'assedio è durato fino alla mezzanotte, poi le acque si sono calmate.


In realtà oggi M. si è presentato al centro con un paio di cesoie da giardiniere dicendo di voler "fare la barba" a G.
Siamo stati in quattro a cercare di fargli cambiare idea, alla fine si sono stretti la mano e sono andati a giocare al biliardino.
Cose assurde!

E lei, Carlissima Educatrice Rottenmeyer ved. De Sade, dov'era? :)))
gennaio 14, 2004 gennaio 14, 2004
Pour ne pas vivre seul



Pour ne pas vivre seul on vit avec un chien

On vit avec des roses ou avec une croix



Pour ne pas vivre seul on s'fait du cinéma

On aime un souvenir une ombre, n'importe quoi



Pour ne pas vivre seul on vit pour le printemps

Et quand le printemps meurt pour le prochain printemps



Pour ne pas vivre seul je t'aime et je t'attends

Pour avoir l'illusion de ne pas vivre seule

De ne pas vivre seule





Pour ne pas vivre seules des filles aiment des filles

Et l'on voit des garçons épouser des garçons



Pour ne pas vivre seuls d'autres font des enfants

Des enfants qui sont seuls comme tous les enfants



Pour ne pas vivre seul on fait des cathédrals

Où tous ceux qui sont seuls s'accrochent à une étoile



Pour ne pas vivre seule je t'aime et je t'attends

Pour avoir l'illusion de ne pas vivre seule





Pour ne pas vivre seul, on se fait des amis

Et on les réunit quand vient les soirs d'ennui



On vit pour son argent, ses rêves, ses palaces

Mais on n'a jamais fait un cercueil à deux places



Pour ne pas vivre seule, moi je vis avec toi

Je suis seule avec toi, tu es seul avec moi.



Pour ne pas vivre seul on vit comme ceux qui veulent

Se donner l'illusion de ne pas vivre seul.



(Scusatemi se ci sono errori, ma l'ho preso da un sito tedesco e nonostante le mie correzioni potrebbe esserci ancora qualcosa che non va)

Ecco invece l'elenco...

Ecco invece l'elenco delle canzoni straniere "brividose":



Brazilian touch - Paola & Chiara


Seven days - C. David


Pour ne pas vivre seul - F. Richard


Afterdark - Tito & Tarantula


Who wants to live forever - Queen


Ave Maria paien - Noa


Shaday - O. Haza


Hijo de la luna - Mecano


Valparaiso - Sting


Ladainhas - Mawaca
gennaio 13, 2004 gennaio 13, 2004

Un piccolo elenco di...

Un piccolo elenco di canzoni italiane, ristretto a quelle che tuttora mi fanno venire i brividi. Le canzoni non sono in ordine di preferenza:



Lasciarsi un giorno a Roma - N. Fabi


Stelle di stelle - Baglioni & Martini


Così è la vita - M. Nava


Strade - Subsonica


L'ultimo bacio - C. Consoli


Gli angeli (acustica) - Madreblu


Con una rosa - V. Capossela


Tutto quello che un uomo - S. Cammariere


Il passo silenzioso della neve - V. Giovagnini


Ti sento - A. Ruggiero

Si stanno avvicinand...

Si stanno avvicinando due scadenze che mi sconvolgeranno l'esistenza.

Domani verrà fissato il colloquio di lavoro per due dei tre compari della comitiva. L'elemento che è andato in avanscoperta sta già trovando casa anche per loro. Non si può immaginare come sto soffrendo al solo pensiero di lasciarli!

Il termine per il mio contratto di lavoro, invece, è stato fissato al 31 gennaio. Il Comune dove lavoro (zeppo di carogne nell'anima) non ha riconosciuto la mia figura professionale sia per mancanza di titolo di studio (l'esperienza non sanno nemmeno cos'è, allora!), sia per motivi puramente elettorali (non risiedo in quel Comune, quindi non potrei nemmeno votare quelle canaglie "per gratitudine", secondo la loro folle idea).

Come farò? Sarò veramente DA SOLO, forse per la prima volta nella mia vita!
gennaio 12, 2004 gennaio 12, 2004

«Viviamo in un perio...

«Viviamo in un periodo di trasformazioni gigantesche: magari potrei finire a dirigere un museo della scienza e della tecnica a Singapore.» (Madonna)
gennaio 11, 2004 gennaio 11, 2004

Ai primordi cercai d...

Ai primordi cercai di scrivere il motivo per il quale avevo cominciato a bloggare.
A distanza di mesi non solo non riesco ancora a capirne il perché, ma il progetto di blog che avevo in mente all'epoca si è miseramente arenato.
gennaio 10, 2004 gennaio 10, 2004

Non mi hanno ancora ...

Non mi hanno ancora detto se continuerò a lavorare oppure sono licenziato. L'attesa mi distrugge.

Nel frattempo sono andato a farmi una bella mangiata di carne coi miei amici, giusto per consolarmi...
gennaio 09, 2004 gennaio 09, 2004

Gigi la piccola olot...

Gigi la piccola oloturia

Secondo me è il massimo del minimalismo, ma giuro che mi sono scompisciato dalle risate!

Quest'anno &egrave; cominci...

Quest'anno è cominciato proprio a cazzo! Mi è appena arrivata una e-mail da una mia amica lontana (la più lontana, dopo essere stata la più vicina) nella quale mi dice che sua madre è morta qualche giorno fa.
Sono tristissimo perché conoscevo benissimo quella signora, praticamente vivevo a casa loro ai tempi delle scuole elementari.
Ho risposto con affetto a ML., asciugherei volentieri una sua lacrima.
gennaio 08, 2004 gennaio 08, 2004

L'ECCEZIONE - Carmen...

L'ECCEZIONE - Carmen Consoli





Soffro nel vederti infrangere i principi sui quali era salda un’esemplare dignità.


Condizione inammissibile, la discutibile urgenza per cui è indispensabile uniformarsi alla media.





Si dice che ad ogni rinuncia corrisponda una contropartita considerevole, ma l’eccezione alla regola insidia la norma.


Se è vero che ad ogni rinuncia corrisponde una contropartita considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe una lauta ricompensa.





Soffro nel vederti compiere bizzarre movenze indotte da un burattinaio scaltro.


Credi sia una scelta ammirevole fuggire lo sguardo severo e vigile della propria coscienza?





Si dice che ad ogni rinuncia corrisponda una contropartita considerevole, ma l’eccezione alla regola insidia la norma.


Se è vero che ad ogni rinuncia corrisponde una contropartita considerevole, privarsi dell’anima comporterebbe una lauta ricompensa.
gennaio 07, 2004 gennaio 07, 2004

Avevo un appuntament...

Avevo un appuntamento con Scuro alle 22 per un caffè, era da tanto tempo che lo "corteggiavo"...
Alle 21 mi arriva un suo SMS: "Non me ne volere, ma non possiamo vederci. Devo uscire con altri amici (è turno di chiusura del locale dove lavorano)".
Gli rispondo: "Sinceramente me n'ero scordato. Dev'essere la disabitudine!"

Amen.

Ho ricevuto una tele...

Ho ricevuto una telefonata. Al 90% vuol dire che perderò il lavoro.
gennaio 06, 2004 gennaio 06, 2004

Stasera sono andato ...

Stasera sono andato alla cena sociale della cooperativa per la quale lavoro. Si è tenuta in un circolo sportivo, che contemporaneamente è anche un ristorante pizzeria.


Accanto a questa villa c'è un terreno ora abbandonato nel quale ho praticamente trascorso l'infanzia. L'aveva in affitto la famiglia di mia madre e lì passavano l'estate; almeno fino al 1981, quando è morta mia nonna.


Rivedere quel posto di notte, senza il vigneto, gli alberi di fichi, i mandorli, lo splendido tavolo in pietra all'esterno sotto il pergolato... tutto sradicato o soffocato da erbacce... mi ha messo una tristezza immane, che sto pagando tuttora con una lieve aritmia.


Solo lui sopravvive: il grande gelso rosso. Ne ho toccato a lungo i rami spogli al buio, per vedere se ci fossero germogli. Sì, c'erano. Il grande gelso rosso è vivo. E io, e i miei ricordi, con lui.

Non mi era mai succe...

Non mi era mai successo nella mia città di trovare la macchina coperta dal ghiaccio (a dire il vero, nemmeno altrove). Ebbene sì, stasera ho lavato il parabrezza e il lunotto posteriore con il liquido tergicristalli, perché le spazzole non ce la facevano proprio!
Ieri sono andato a cantare col "coro grande"; era la prima volta che cantavo in un teatro, è stata una emozione grande. Anche lì faceva un freddo boia, sentivo il gelo che induriva i muscoli della faccia e li tirava tutti!
E com'è andato il concerto? Mi sono sentito una cacchina quando ho sentito gli ottoni suonare nell'Hallelujah di Haendel: la tuba calante e il trombone crescente! E pure ascoltare la prima viola era lancinante!

Fatto positivo: ho fatto la foto con Jenny B., la solista del concerto. Un pezzo di gnocca color cappuccino! Altro che la RotteNmeyer!

Questo blog aderisce...

Questo blog aderisce alla campagna "Davide contro Golia"



Armani



Altre informazioni cliccando qui.
gennaio 03, 2004 gennaio 03, 2004

Signorina Rottenmeyer

LEI: l'avevo sempre sostenuto che i nostri problemi sul lavoro affondassero le radici in un fallocentrismo castrato, tu stesso hai appenna confessato di averlo piccolo (infatto la psicologa cerca ragazzoni col cazzo grosso, parole tue, e te ne sentifrustrato).


IO: Sì, ho speso tutti i miei stipendi da postino in pasticche mirabolanti e pacchetti in fermoposta che promettevano "enlarge your penis". Senza sapere che in quel caso serviva a lei una pilloletta "restring your fess", o almeno un bel punto-a-giorno strategico. Per quanto dignitosa possa essere una utilitaria, una portaerei come garage è veramente esagerata!


LEI: bene proporrei un lungo training per evitare che le tue insicurezze mascherate dalla sindrome di pollyanna che fanno in modo che tu dica che tutto va bene anche quando va male, vengano da te impunemente riversate sull'utenza, come sempre dovresti dare retta a me sui metodi educativi


IO: Chi è Pollyanna? E comunque, giuro di non aver mai conosciuto uno più pessimista di me. Oddio, ci sarebbe Scuro, in realtà... ma diciamo che siamo pari, altrimenti si offende! :)))


LEI: e la prossima volta non sottrarti al lunedì di confronto tra educatori, non è nè serio nè , come dite voi, Virile, quello che hai fatto.


IO: Ehm... dobbiamo tirarlo fuori e misurarcelo? Intendi dire questo per "serio e virile confronto tra educatori"?


LEI: p.s.: smettila di canticchiare sul lavoro mi dà i nervi.
tua signorina Rott'in meyer


IO: MIA UN CORNO! E la prossima volta, Carlissima (sic!) Signorina Rottermeyer (non sai nemmeno scrivere il tuo cognome, favalessa! :))) ), lavati le orecchie al mattino... non canticchiavo affatto, URLAVO!
Your slave.

Sono capitato per ca...

Sono capitato per caso (sì, è così, per caso) nel centro commerciale più vicino, mi ci hanno portato e ho approfittato per prendere un prodotto in offerta che mia madre aveva richiesto. "Quel detersivo era finito dalle prime ore del mattino" mi ha detto una cassiera, nonostante il prezzo sfiorasse i 20€!. Ho visto folle di gente che si accalcava alle casse con ogni ben di dio nel carrello, pagare con soldoni...
L'economia gira? Sembra di sì. Quindi vuol dire che tutti hanno soldi? Credo di no.
E chi è la gente che si abbrutisce davanti agli scaffali di merce in offerta e riempie i carrelli con prodotti scontati? Quella che ha soldi o quella che non ne ha? E' un paradosso al quale non so trovare soluzione.
gennaio 01, 2004 gennaio 01, 2004

Il nuovo anno &egrave; comi...

Il nuovo anno è cominciato. Me ne frego!


Al punto in cui sto, mi piange il cuore dire addio al 2003, forse il più bell'anno della mia vita (sì, a pari merito con il 1991, altro anno di svolta epocale).

Una volta a Capodanno mi vestii da "uomo-sandwich" e, con quattro pennarelli legati alle "bretelline", chiesi a ciascuno dei partecipanti al veglione di scrivere un parere sull'anno precedente. Non ce ne fu uno buono: tutti tristi, incazzati, delusi da tante promesse (ma chi gliele ha mai fatte, poi? Dev'essere che a Capodanno si 'mbriacano così tanto che sentono le vocine!), frustrati da tante occasioni perse... E così anche l'anno successivo!
Mi ero convinto quindi, nella mia benedetta ingenuità post-adolescenziale, che gli anni fossero tutti da buttar via, che ricordare solo (o quasi) le cose brutte fosse un meccanismo fisiologico per rimuovere il vecchio e plaudire all'avvento del nuovo.



Ovviamente ecco l'eccezione, come per ogni umana regola:


- ho fatto quattro lavori (definizioni ufficiali: operatore scolastico pomeridiano, portalettere, operatore in un centro di attenzione all'infanzia e all'adolescenza, corista lirico), tutti meravigliosi e gratificanti; vanto crediti per oltre 5000€, ma non mi lamento, se ne occuperanno gli avvocati; ho guadagnato più che in ogni altro anno con uno solo di questi lavori; ho lavorato dieci mesi, ma non mi sento affatto stanco, nonostante non abbia fatto la tradizionale settimana di vacanza.


- i miei amici sono ancora accanto a me, tutti; ho litigato con i miei figli-fratelli il 13 gennaio, per un mese non ci siamo nemmeno guardati, poi ho messo da parte il fottutissimo orgoglio ed ecco un altro Capodanno vissuto intensamente e felicemente insieme; e poi ci sono tre nuovi amici, uno lontano e due vicini vicini, pieni di energia e di saggezza... e una riscoperta recentissima, una amica veramente sincera.


- donne... come al solito malaccio; ma come ho già scritto a giugno, con l'avvocato ho voluto rompere io ogni rapporto ed ogni (per me) imbarazzante conseguenza, e ieri ho saputo che la psicologa cerca ragazzoni con l'uccello grande. OK, diventerò falconiere :))))


- ho cominciato con estremo piacere un percorso molto arduo per diventare voceterapeuta, non so dove mi portarà in realtà, ma da domani si comincia a studiare sul serio!


- ...e poi il primo concerto come direttore di coro; il primo vero spettacolo con arie liriche; l'incontro coi miei amici siciliani; il primo anno in cui non ho letto nemmeno un libro (se si eccettua la metà di quel chiancone di Schopenhauer)!

Auguro a tutti anche solo un decimo della felicità da me provata in questo splendido anno.
dicembre 30, 2003 dicembre 30, 2003

La gente decide che ...

La gente decide che a Natale dev'essere più buona, fare regali, lavarsi la coscienza con gli euro impacchettati.
Propone di essere più buona nell'anno venturo, più gentile, più scaltra nell'utilizzare gli altri: "Se dicono che sono cattivo, vuol dire che si sono accorti che li ho sfruttati".
Abbraccia i parenti, gli amici, il partner, li tocca, li palpa, prende le misure per la prossima pugnalata. Che sia ferale!

BUON ANNO A TUTTI!

Se dovessi morire domani

Se dovessi morire domani, bruciate le mie carte, il mio PC, i libri, i CD, le musicassette e le videocassette, le foto, le lettere, la collezione di maialini, i Topolino, gli oggettini conservati nelle scatole, gli appunti di psicologia, di algebra e di tutte le altre materie, gli spartiti, le penne, i colori, i regali, le enciclopedie, tutto ciò che è nei cassetti...
Dovranno salvarsi solo i mobili, il Clavinova, i tre quadri, lo stereo, i personaggi del presepe e le mie piccole cose d'oro. I vestiti, le lenzuola, le coperte, le scarpe dovranno essere donati ai poveri.

i l m i o t e s t a m e n t o

E se sarà possibile, fate pure scempio del mio cadavere per donare i miei organi a chi ne ha bisogno.
dicembre 29, 2003 dicembre 29, 2003

SMS Generation<br><b...

SMS Generation



Non ci sono dubbi, l'italiano sta per estinguersi. E se in alcune fazioni politiche questa frase potrebbe suscitare indignazione, facendo temere la scomparsa della stirpe italica che tanto lustro diede a questa splendida terra, mi sento di rassicurare il resto dei miei lettori. Intendo dire la LINGUA ITALIANA.



I ragazzini non conoscono il fonema "CH", prontamente sostituito dalla lettera K dappertutto. Gli abitanti di Chieti si affrettino a cambiare targa, prima che una legge lo imponga loro: ci metteranno poco a diventare maggiorenni, questi terroristi della Crusca.


Non conoscono il congiuntivo. Che prendano esempio da Alba Parietti, se non vogliono farlo da quella racchia della professoressa di italiano! Lo sa usare meglio lei che parecchie giornaliste (il congiuntivo!).


Corollario: non usano il citofono. "1 sq scendi", è il più comune SMS inviato intorno alle 20. Con buona pace delle compagnie petrolifere, che di questi tempi è dura aspettare in auto al freddo!


Non ricordo nemmeno più come facevo a fissare appuntamenti da una settimana alla successiva. Ora gli appuntamenti si fissano via SMS e si confermano tramite squillo. Altro SMS, al massimo, per i cinque minuti di ritardo che faremo, o che subiamo... avete notato che cinque minuti di ritardo sono diventati veramente una tragedia?



Conosco un ventenne che non ha il cellulare, io per primo lo guardai come fosse un alieno. Non so come contattarlo, ad esempio, mi piacerebbe fargli gli auguri di Natale ma non so dove abita. Se avesse avuto un cellulare, gli avrei mandato un gelido SMS di auguri in "broadcast mode". Sarò felicemente costretto ad abbracciarlo la prossima volta che lo incontrerò casualmente per strada.
E poi, non ho fatto gli auguri alla vicina di casa, ma ai miei amici a mille chilometri di distanza sì, via e-mail!

HELP!
dicembre 28, 2003 dicembre 28, 2003

Se mi fanno il bidon...

Se mi fanno il bidone, lo sparo stasera il botto!

Scrivo tanto per scr...

Scrivo tanto per scrivere. Voglio conservarmi il botto per la fine dell'anno.
Dopo la sistemazione della mia stanza (eccezionale, solo mezz'ora di tempo!), passo alla tolettatura: rasatura, espulsione rifiuti tossici, lavaggio. Caffè. E poi tombola alle 20!
E chi dice che questo è un post banale, verrà sfidato a far peggio :)))
dicembre 26, 2003 dicembre 26, 2003

Stronza: Mi ha manda...

Stronza: Mi ha mandato gli auguri di Natale, non le ho risposto. E' stata l'unica.



Ho fatto gli auguri a Scuro via SMS, non mi ha risposto. E' stato l'unico.
Poi ieri sera sono andato a trovarlo al bar dove lavora; se possibile, era ancora più smunto di quant'è abitualmente. Perdonato ed abbracciato.



Concerti: Ho fatto solo i primi due concerti, e meno male. Queste feste mi hanno esaurito!



Amico/a: Adesso si chiama Anna! O_o
dicembre 24, 2003 dicembre 24, 2003

Divento troglodita a...

Divento troglodita anch'io quando vedo scene del genere, mi verrebbe voglia di armarmi di clava e suonarle di santa ragione. Anche se è Natale, chissenefrega!

Dal viale dell'ospedale esce l'ambulanza a sirene spiegate e si immette nel grande viale con spartitraffico. Lì c'è un bar frequentatissimo da fighettame vario, nel quale faccio colazione anch'io perché i cornetti sono ottimi, pieno zeppo di gente... Un coglione, lasciatemelo ripetere senza censura, un coglione su una Y accompagnato da tre sciacquette, cerca parcheggio. Aspetta placidamente di occupare il posto di un'auto che sta uscendo, con l'ambulanza che strepita dietro di lui. Una delle due cerebrolese attraverso il lunotto fa segno con la mano all'ambulanza di aspettare. Il poveretto che sta uscendo dal parcheggio si infila praticamente DENTRO alla macchina davanti (bestemmiando in aramaico antico, credo) e il coglione si sistema nel parcheggio. L'ambulanza passa. I quattro lobotomizzati escono giulivi.
VOGLIO UNA CLAVA, CAZZ0! VOGLIO UNA CLAVA!

------------



Il 59% delle persone alla domanda "Il Sole gira intorno alla Terra o la Terra gira intorno al Sole?" ha risposto che è il Sole a muoversi. La gente ha in mano il telefonino di ultima generazione, ma non conosce la differenza tra scienza e tecnologia, non conosce gli elementi di base della cultura moderna (certo, quel 59% si poteva giustificare ai tempi di Tolomeo).

Zichichi parla di "Hiroshima culturale".
Io credo che abbia ragione.

Il mio faccione &egrave; in...

Il mio faccione è in onda su una TV privata da quattro giorni. Su un televisore 20" credo dovrebbe misurare all'incirca 1,5 cm², due secondi alla volta per quattro passaggi giornalieri fino al 6 gennaio... tutta questa esposizione mediatica non mi darà mica alla testa?

Il sorteggio &egrave; andat...

Il sorteggio è andato bene, niente lavoro a Natale. Ma in compenso lassù nevica, e non so se domani sarà possibile per la mia carrioletta sprovvista di catene raggiungere il lavoro.

Per la prima volta ho parlato per telefono con un blog-amico; credo che se fossimo nati e cresciuti nella stessa città uno dei due sarebbe perito nell'inevitabile scontro. Meno male che i 453km che ci dividono mantengono improbabile ogni evenienza del genere :)

E il senso di vuoto continua ad assalirmi. Forse lo adotto come animale da compagnia, a Natale si è tutti più buoni...
dicembre 23, 2003 dicembre 23, 2003

Un senso di vuoto mi...

Un senso di vuoto mi assale
troppe cose mi stanno succedendo
tutte insieme
senza darmi il tempo di riflettere
di immagazzinare
di elaborare
i miei tempi sono lentissimi
e il mondo corre veloce
veloceveloce
veloce

forse
il giorno di natale
lavorerò
ciò sarà affidato
ad un
sorteggio
e il mondo corre
corre

ed io aspetto al varco
dicembre 21, 2003 dicembre 21, 2003

Kaos commenta: "Beh,...

Kaos commenta: "Beh, il fatto che tu abbia dormito bene è già un grande avvenimento. Ma ho l'impressione che sia stato ancora meglio quello che ti è successo in mattinata."



E' perché ho dormito poco! Non ho avuto tempo di far nulla in questi giorni, tranne il presepe e l'alberello nella mia stanza, quindi il regalino che avevo pensato per chi-sai-tu l'ho fatto stanotte, e sono andato a dormire alle 3. Può essere che non ho avuto nemmeno il tempo di sognare :)))

Il 21 dicembre &egrave; des...

Il 21 dicembre è destinato ad essere ricordato, allora. Nel bene e nel male.

Meno male che non succedono cose "strane" ogni anno, al contrario dello sfigatissimo 26 luglio!
Tengo per me quello che è successo stamattina, nel pomeriggio ho dormito alla grande, quindi non ho null'altro da scrivere.
dicembre 20, 2003 dicembre 20, 2003

TUTTO IN UNA NOTTE.....

TUTTO IN UNA NOTTE...



Non so come inizia il sogno, so che mi trovo in una scuola costruita come uno studio televisivo, open-space, seminterrata e illuminata a giorno; ogni classe ha una forma diversa: caminetto, casa colonica, villetta, tempio... L'enorme struttura brulica di gente e non so esattamente cosa vi faccia lì. E' pomeriggio e tra canti e balli dovrebbe passare il tempo. Io mi posiziono negli ultimi banchi in fondo, oltre le "classi", e vedo una ex collega di mia madre che balla tra i banchi. Evidentemente non ci sta più con la testa e sembra molto povera; ha per mano un bambino (nella realtà è zitella e non ha figli). Tra una chiacchiera e l'altra, parlando di sessualità e di droga, la serata si conclude... ma non capisco CHI parli e DA DOVE! L'assemblea si aggiorna al mattino successivo. Non potendo arrivare puntuale, dico che sarei andato più tardi, così mando mia madre in avanscoperta.
Il mattino seguente la tizia che ballava tra i banchi è ferma sulla porta col bambino per mano e seminuda (ha un bikini verde e un pellicciotto tipo volpe argentata molto rovinato e sporco, la pelle delle cosce è afflosciata e si muove esageratamente). Sta ballando un'altra collega di mia madre (che non riconosco), anche lei ammattita, la quale prende in giro quella di prima, canzonandola e chiamandola per cognome. Chiamo mia madre per indicargliele, forse non le ha viste, e in mano ho una busta di plastica piena di vestiti dismessi da donare a chi ne avesse bisogno. Lascio la busta a quella col bikini e quando esco vedo mia madre che piange, pensando alla sorte delle amiche. Ci sono altre due signore che le stanno vicino e che parlano con lei: (sig.ra) "Veramente commovente, ma come si fa?" (mamma) "Eh, ma hai visto stamattina quella di due metri?", riferendosi ad una spilungona rovinatissima, fuori di testa. La mamma ha in mano un fazzoletto di carta e lo usa per asciugarsi gli occhi, ma mentre lo fa mi accorgo che ha due macchie blu sul naso, orizzontali, su ciascuna narice; mi avvicino e scopro che sono due colpi di timbro che una ragazzina della mia scuola le ha dato. C'è scritto testualmente "E' SEV. VIETATO DROGARSI".



Una parte confusa, che non so dove collocare (cioè se alla fine del sogno precedente o tra la sera e la mattina), riguarda una visita ad una famiglia, non so per quale motivo. Arrivo in auto attraverso strade sporchissime, fumose e umide (come dopo la notte di Capodanno). Parcheggio nel posto più sporco e arrivo al portone. Salgo e trovo una decina di persone, tra le quali riconosco la fisioterapista collega al Conservatorio. La rampa è buia, a terra c'è un'insegna al neon spenta che "riconosco" (cioè nelle vicende del sogno so che l'ho vista da un'altra parte, e che quello non è il suo posto; nella realtà non credo di averla mai vista) e alle pareti dei pianerottoli sono appesi tanti cappotti ed indumenti; aspettiamo che si liberi una stanza per entrare. I padroni di casa sono anziani, ci accompagnano pazientemente; la casa è modestissima, con porte laccate di bianco con vetri anni Cinquanta e muri grigiastri e scrostati. La signora parla anche di suo figlio... ma poi non ricordo più nulla.
dicembre 19, 2003 dicembre 19, 2003

TUTTO IN UNA NOTTE.....

TUTTO IN UNA NOTTE...



Ero in gita con i bambini del centro dove lavoro, i quali nel pullman mi picchiavano (anche se i ricordi di questa parte di sogno sono molto confusi).
Scendo dal pullman (di quelli blu di linea) per protesta, facendo finta di andare in bagno in un bar, forse, li lascio ripartire senza di me e così me ne libero. Sono sulla statale, nella mia città, anche se nella realtà non esiste nulla di quello che descriverò, tranne il bar. Attraverso la strada ed entro in un viale da un cancello enorme, nero, spalancato, sostenuto da due piloni giganteschi di pietra bianca. Il viale è luminosissimo ma costeggiato da due file di platani, quasi non se ne vede la fine per quanto è lungo. Arrivo nello spiazzo antistante questo castello, che è anche chiesa (piuttosto anonimo a dire il vero... sembra una masseria fortificata), e vedo delle macchine strepitose parcheggiate, tavole imbandite a festa, servitù in alta livrea, forse c'è un matrimonio... Entro nel castello e mi si mozza il fiato alla vista di tanta eleganza: un salone enorme e luminoso arredato in stile liberty, con una vetrata che dà sul chiostro, piante cascanti dappertutto. Un maggiordomo mi vede, capisce che non c'entro niente e mi dice: "Dove va lei? Desidera qualcuno?"; io: "No, sto solo curiosando. C'è un matrimonio, vero?"; lui: "Certo, è un matrimonio importante, gli ospiti sono afghani, svedesi (e altre nazionalità che non ricordo, ma intendeva dire che ci sono ambasciatori e dignitari di tutto il mondo)". Continuo il giro e incontro i miei amici del coro, che non sono lì per cantare, ma anche loro per curiosare e per sparlare del coro che canterà (il castello è anche chiesa perché immagino includa la parrocchia di una nemica direttrice). Ci sistemiamo all'aperto, sotto una piccionaia, tutti in fila perché piove, ma l'acqua la prendo solo io perché sono vicino ad un arco. Rientriamo ridendo e scherzando e vediamo l'ingresso dei gonfaloni dei due sposi; dietro di loro si sistema il coro di M.R., mi stupisco nel vedere il tizio del piano di sopra farne parte, poiché è stonato come una campana, elegantissimo. Lui cammina a fatica con due stampelle e altri 4 coristi ne hanno una o due. Quando si è disposto il coro entrano dalla stessa parte gli sposi (quindi non dall'ingresso come si fa di solito), non riesco a distinguerne il volto. L'officiante ha la mitra e il pastorale, sarà un vescovo... mi sveglio alle sue prime parole. (Strano... di solito dopo le prime parole del vescovo mi addormento! :))) )
dicembre 18, 2003 dicembre 18, 2003

Il solito dialogo vi...

Il solito dialogo via SMS, ma questo è veramente assurdo! Premessa: questa tizia è una collega della mia stessa classe di canto lirico, non ci sentiamo dal concerto di giugno, perché poi lei ha smesso di prendere lezioni. Mi sono meravigliato che non ci fosse nessun cenno di vita da parte sua, nonostante la Xmas Card e allora ho mandato il seguente messaggio:



IO: Che fine hai fatto? Niente Xmas card? E io come faccio senza le tue porcate?



LEI: Ho il cellulare guasto, vibra finché non leggo il messaggio, perciò dovrei essere cellularedipendente. E a te tutto bene?



IO: Ma almeno un cenno di vita ogni tanto ci fa bene. Io lavoro in un centro giovanile e continuo a cantare.



LEI: Pure io lavoro e canto (nel mio piccolo), quindi tutto bene pure a me.



LEI: Un cenno di vita si può dare anche senza card, non trovi?



IO (mangiando la foglia): Assolutamente sì!



LEI: Meno male!



Ok, niente più messaggi a questa stronza!

SMS inviato ad un'am...

SMS inviato ad un'amica che compieva ieri 30 anni:





Il club dei 30enni le offre i seguenti vantaggi: essere chiamata signora, cambiare di frequente il colore dei capelli e uno sguardo di meraviglia del farmacista quando vai a comprare i preservativi!
dicembre 17, 2003 dicembre 17, 2003

Con questo freDDo c'...

Con questo freDDo c'è pure una zanzara che gira per la mia stanza. Ma vaffanculo!

Anche stasera poker,...

Anche stasera poker, fa veramente troppo freddo. E domani dovrò andare a lavorare!!! E' molto probabile che trovi la neve lì... sarebbe una rottura di scatole non indifferente!
dicembre 16, 2003 dicembre 16, 2003

E ora mi viene in me...

E ora mi viene in mente: "Come farò senza il mio riparo dalla tempesta?"

Qui fuori ci sono la...

Qui fuori ci sono lampi e fulmini, roba decisamente inconsueta per dicembre! Piove e fa freddo, certo, ma i fulmini non sono sicuramente un fenomeno tipicamente invernale... non si capisce più niente! Ma qui all'una faceva proprio caldo, ero fuori al balcone ad arrostirmi come una lucertola... ora ci saranno 5 o 6 gradi!
Perciò ho invitato i miei amici per il primo pokerino stagionale. Essì, con gli amici del coro ho giocato solo a tombola (che palle!), quindi abbiamo ingilisciato (solo per gli indigeni) la stagione proprio stasera! Ho vinto forse un euro o poco più... è la quota per l'affitto del mio salone :))))
dicembre 15, 2003 dicembre 15, 2003

Caro Deda, dalle mie...

Caro Deda, dalle mie parti quando ti rivolgi a qualcuno più importante con sfacciataggine, ti dicono (per rimproverarti) "Ci hai mai mangiato insieme?". Secondo me ecco perché gli americani chiamano quei due Osama e Saddam.
dicembre 14, 2003 dicembre 14, 2003

Comunque quello che ...

Comunque quello che hanno acchiappato non è Saddam. Si scoprirà in seguito che è Walter Nudo in fuga dai creditori, coi soldi vinti all'Isola dei Famosi.



Grazie a Flo per la soffiata via SMS :)

Niente, IE si rifiut...

Niente, IE si rifiuta di loggarmi. E grassie al mio carissimo Jeru, che mi ha consigliato il cambio di browser, tengo in vita questo blog... un po' comatoso in questi ultimi tempi.


In effetti è vero, prima di Natale sono sempre tristissimo, teso e nervoso. Ed ho pure l'influenza! A proposito... per l'amica educatruce (ri-sic!): domani non sarò presente all'équipe, attaccati quindi a 'sta func'i minchia! E non so nemmeno quando tornerò al lavoro.


Il feroce mal di testa mi impedisce di proseguire a lungo, quindi mi sa che lascio subito questo luogo infame e ascolto un po' di buona musica.



I consueti consigli per l'ascolto terminano qui, poiché non sono in grado di scrivere in rosso e in "comic x-small" con Mozilla... ascoltate quel che cavolo volete!

Tra ieri e oggi ho f...

Tra ieri e oggi ho fatto più di 300km su e giù per la mia provincia... prima una registrazione per una TV locale, poi le prove del concerto che si è tenuto stasera... e infine una pizza con una carissima amica.



Non ho mai visto tanta pioggia tutta insieme, per così tanto tempo, in una zona così vasta. E mi sono raffreddato... che palle! Ho ingollato due compresse alla propoli e domani finalmente riuscirò a fare il primo (sic!) presepe.



Magnificat - J. S. Bach

dicembre 11, 2003 dicembre 11, 2003

one day the world wi...

one day the world will be ready for you
and wonder how they didn't see
i bet you are flying inside

Anonimo, tesoro, sed...

Anonimo, tesoro, sedicente educatrice... ci vai da solo affanculo o vuoi che ti ci mando io? Sai, ogni tanto fa bene! Ah, non ti bastano due parole? La terza è "stronzo/a"!
Sto per andare a lavorare, credo che oggi la torturerò. E lunedì avremo la supervisione relazionale, per verificare lo stato delle relazioni interpersonali tra educatori. Si prevede una recitazione da Oscar!



Album "Beautiful freak" - Eels