Mi è venuto in mente un volto.
Un viso femminile, sorridente, di una cinquantenne o giù di lì, biondastra. Non so a quando risale questo ricordo, ma cerco di associarlo a qualcuno o a qualcosa da lunghissimi minuti.
Non ricordo come parla, quindi non so se è un ricordo pugliese o calabrese o di chissà quale altra parte d'Italia. Mi viene da associare questa persona a qualcosa di verde e ad un banco tipo reception.
Non so dire se è remoto o remotissimo; di sicuro non è recente, visto che non la vedo con la mascherina. E sarebbe una beffa se fosse un personaggio di un film o una fiction, un'attrice nel suo ruolo.
La cosa certa è che non ricordo a chi appartiene questo volto simpatico, se è reale o immaginaria, se viva o morta.
Ecco. Scrivendo mi è tornato in mente chi è. Appartiene ai ricordi calabresi e l'ho ricordata sorridente, quando era felice. Che strana cosa che è il cervello: ricorda le cose belle prima che diventino brutte e, affinché ricordi le cose brutte, aspetta che siano diventate meno terribili.