Sono un viso pavido,
in tasca ho solo stoffa
e non quella dell’eroe.
Segnali che ora fumano
e un’ascia che si affila
nel vuoto sterminato tra di noi.
Io non porto mai dietro, mai
né rimpianti o perché,
neanche adesso che lascerò
ogni pagina di te.
Scocca anche una lacrima
e rallenta sulle labbra
che si piegano all’ingiù.
Se ti guardo piangere
vedo solo quelle gocce
come frecce che cadono, bellissime.
Non raccoglierò niente, sai.
Perdo tutto così,
e se adesso mi assalirai
io non sarò già più qui.
Non rimangono resti,
né ferite o alcunché.
Sono bravo a riscrivere
ogni capitolo di me.
(Brividi inogniddove già al primo ascolto!)
ottobre 18, 2018
ottobre 18, 2018
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