maggio 31, 2012
maggio 31, 2012
maggio 28, 2012
maggio 28, 2012
Tutti giù per terra
Il terremoto in Emilia l'ho "sentito" in diretta: ero in chat con un'amica che l'ha sentito distintamente, pur essendo piuttosto lontana dall'epicentro. Subito Twitter e Facebook sono stati invasi dai messaggi di persone più o meno allarmate dalla scossa. L'evento mi è sembrato subito uno di larga scala perché praticamente tutti, dal Nord al Centro erano svegli e mostravano inquietudine.
Io sono stato invece turbato dalle immagini successive al sisma. Non quelle dei crolli, bensì quelle delle crepe nel terreno, delle strade spostate o accartocciate, della sabbia liquefatta risalita in superficie da ogni pertugio e dai fontanili apertisi nelle campagne.
Non c'è UNA foto che mostri una crepa in un punto non urbanizzato: stretti filari di granturco a perdita d'occhio, villette, parchi giochi, strade... mai uno sterrato, una radura, una pineta... nulla.
Uno dei suoli più preziosi d'Italia, pianeggiante, ricco d'acqua e dal clima mite è stato negli anni così intensivamente aggredito dalle costruzioni e dall'agricoltura intensiva.
Non si tratta così la Terra. No. Sebbene a volte possa essere madre e, appunto, matrigna.
Io sono stato invece turbato dalle immagini successive al sisma. Non quelle dei crolli, bensì quelle delle crepe nel terreno, delle strade spostate o accartocciate, della sabbia liquefatta risalita in superficie da ogni pertugio e dai fontanili apertisi nelle campagne.
Non c'è UNA foto che mostri una crepa in un punto non urbanizzato: stretti filari di granturco a perdita d'occhio, villette, parchi giochi, strade... mai uno sterrato, una radura, una pineta... nulla.
Uno dei suoli più preziosi d'Italia, pianeggiante, ricco d'acqua e dal clima mite è stato negli anni così intensivamente aggredito dalle costruzioni e dall'agricoltura intensiva.
Non si tratta così la Terra. No. Sebbene a volte possa essere madre e, appunto, matrigna.
maggio 16, 2012
maggio 16, 2012
Love
Non credo che tu sia la persona in grado di guarirmi dalle ferite interiori; ma forse, in questa fase della mia vita, non ho tanto bisogno di un medico quanto di una persona che abbia una ferita simile alla mia. (D. Grossman)
maggio 07, 2012
maggio 07, 2012
Funky, soramimi, CICAP
Da piccolo ero innamorato di questa canzone: avevo il 45 giri, che ascoltavo in loop con l'altra mia preferita, "Reach out (I'll be there)" di Gloria Gaynor.
Gusti raffinati per un bambinetto di 6 anni... poi ho abbandonato il funky per prostituirmi al pop, ma quella è un'altra storia. :-D
Di recente mi sono imbattuto in un video su Youtube che espone una teoria secondo la quale le prime parole della canzone siano in italiano invece che in inglese. Provate a sentirlo.
E' un comunissimo caso di pareidolia; la stessa "illusione", ad esempio, che ci permette di riconoscere forme familiari (animali, oggetti, contorni geografici) nelle nuvole. Nello specifico, si tratta di un soramimi, cioè della somiglianza fonetica tra frasi di lingue diverse.
Beh, sì... quello che dice sul serio è: "Gotta make a move to a town that's right for me".
Esiste anche il mondegreen, che è invece la somiglianza fonetica tra due frasi nella stessa lingua. Qui c'è gente che con questa canzone s'è simpaticamente sbizzarrita!
Oh jitsu nitsu...Funky Town...
Ah to ta teck to, Funky Town!...
Shockem belly, shockem belly, shockem be...
Oh R2D2, Funky Town!...
Taco body, taco body, taco body, taco bo...
Won't you take me to, Bucket Town Coc...
Won't you take me to f**k in town...
Oh won't you take me to, pumpkin town...
Won't you bring me some nPuppy chow...
Talk about, talk about nTalk about cool ...
Well, chocolate bunny, chocolate bunny, ...
Wont you take me to a f*@king town....
Won't you take me to pumpkin town!...
Qui troverete il motivo per cui quel sito americano si chiama "kissthisguy" :D
Infine, sono arrivato ad un filmato eccezionale (la trasmissione è "Il Testimone" di MTV, con il VJ Pif) in cui al minuto 41'40" si parla sì di "Funkytown" e del soramimi in esso contenuto, ma diventa un florilegio di piccoli e grandi ciarlatani che hanno motivo di esistere e di azzeccarci qualcosa solo perché l'entropia universale glielo consente. E alla fine... la sorpresa delle sorprese! Vi prego di arrivarci dopo aver visto tutto il filmato, perché un tizio del CICAP lascia che si sveli il trucco del cucchiaino che si piega. Fatelo e stupite gli amici, magari vincete una birra e bevete alla mia salute! :-)
Il mio mondegreen preferito? Cantare "Times new roman" al posto di "My Sharona"! E' l'invenzione di una cara amica! :-D
Il titolo di questo post l'ho scritto dopo, pensando al sciur Baol, che scrive opere mirabili date tre parole a caso. Ecco, io ho fatto tutto al contrario, estrapolando tre parole impossibili. Vale lo stesso? ;-)
maggio 06, 2012
maggio 06, 2012
Il tempo se ne va
In tempo di crisi, ciascuno ammazza come può il proprio tempo.
Con un hobby o con un cappio.
Le montagne russe del tempo sono solo in salita ed hanno una sola discesa.
La depressione ha solo discesa ed una sola impennata, un solo sussulto di orgoglio.
Cambiare vita è indispensabile ad un certo punto. Talvolta mi sono innamorato delle piante.
Alcuni decidono di osservarne le radici dal di sotto.
Queste sono conclusioni amare
fatte da chi nulla sa più amare.
Con un hobby o con un cappio.
Le montagne russe del tempo sono solo in salita ed hanno una sola discesa.
La depressione ha solo discesa ed una sola impennata, un solo sussulto di orgoglio.
Cambiare vita è indispensabile ad un certo punto. Talvolta mi sono innamorato delle piante.
Alcuni decidono di osservarne le radici dal di sotto.
Queste sono conclusioni amare
fatte da chi nulla sa più amare.
Il tubo nero
Io questa la racconto perché gira molto ma sia chiaro che voglio bene ad Arrigo Sacchi e lo stimo tantissimo. Ai tempi in cui allenava Gullit si diceva che Gullit fosse, diciamo, molto dotato e allora spuntò questo soprannome che era, e diciamolo, Tubo nero. E allora Sacchi chiamava Gullit Tubo Nero per scherzo, e lui stava allo scherzo ma un giorno Gullit si stufò un po' dello scherzo e andò da Sacchi e gli disse: "Mister, basta con questa storia del Tubo Nero, e poi cosa crede che sia, avrebbe dovuto vedere un mio amico anni fa, lui sì che poteva essere soprannominato così!". E Sacchi disse a Gullit: "Ma davvero, ma com'era?" E Gullit: "Guardi, il tubo era lungo un metro e mezzo!". E Sacchi: "Beh, non è possibile, dai!". E Gullit: "Sì, Mister, tanto che il mio amico non viveva più, e allora andò da un famoso chirurgo e gli disse: 'Così è troppo, un metro e mezzo non è possibile non si può ridurre a mezzo metro?'" E Sacchi sempre più curioso: "E come andò a finire?" E Gullit: "Eh, il chirurgo fece l'operazione e portò tutto quanto alla misura di mezzo metro". "Ah...", fece Sacchi, ma a quel punto gli venne una vera curiosità, aspettò un po' e poi andò da Gullit e gli disse: "Scusa Ruud, ma così, per curiosità, il metro che venne tagliato che fine ha fatto"? "Guardi" gli disse Gullit, "per quello che ne so io è rimasto in circolazione e adesso fa l'allenatore del Milan!". Salutiamo Arrigo Sacchi, ti stimiamo molto, ciao!
(Fabio Caressa a Volo in diretta racconta una sapida storiella, Raitre) da Dekoder
(Fabio Caressa a Volo in diretta racconta una sapida storiella, Raitre) da Dekoder