Non posso esimermi dal fornire un mio personale parere sulle ultime elezioni amministrative, sia perché percepisco un lieve refolo di aria nuova in Italia, sia perché mi piace pensare che questa cosa continuerà fino a diventare uragano.
Questo sarà ora uno dei problemi del centro sinistra: riconoscere le diversità, smetterla con le polemiche, sostenere lealmente tutti i candidati, sia che si tratti di Piasapia vicino a Vendola, sia che si tratti di Merola, espresso dal PD, sia che si tratti di De Magistris, vicino alla Italia dei valori, sia che si tratti di una donna o di un uomo indicati da Rifondazione, dai Verdi, dal terzo polo, da Futuro e libertà, da Grillo e dalle sue liste che comunque hanno conquistato consensi di cittadini che reclamano diritti fondamentali e che non possono essere liquidati come persone "moleste e sgradite".
Non è questo il momento di restare impigliati nelle logiche di schieramento e di appartenenza, naturalmente tale principio deve valere per tutti, nessuno escluso. Per una volta cerchiamo davvero di essere davvero all'altezza della situazione e di mettere al centro l'interesse generale, la necessità di liberare l'Italia dall'incubo che la tormenta e pregiudica il suo futuro.
Queste le dichiarazioni di Giuseppe Giulietti di Articolo21.
Io ho un dubbio che mi lacera. Non sarà mica che il vero problema del centrosinistra, una volta al potere, sarà quello di pagare le cambiali ai sostenitori dell'ultima ora? I miei bravi quattro lettori obietteranno che s'è sempre fatto e si farà così forse fino alla fine dei tempi. Però dico che non si può sempre continuare in questo modo: se è vero che i grillini aumentano, che i cittadini che reclamano diritti fondamentali diventano più numerosi ed insistenti, è anche vero non si può dare vecchie risposte a nuove domande.
Che senso ha eleggere Pisapia, De Magistris, Vendola, Zedda, se i meccanismi devono funzionare allo stesso modo, richiedendo lo stesso olio e lo stesso carburante?
Le alleanze a livello locale rischiano di essere acqua sul fuoco del cambiamento. Stiamo attenti e vigiliamo.
maggio 17, 2011
maggio 17, 2011
2 Comments:
pur essendo di idee radicalmente opposte alle tue, o forse proprio per questo, io penso che la sinistra debba concentrarsi sul presente e soprattutto su proposte oggettive e realizzabili....
penso che debba distaccarsi radicamente da quella tendenza ad avere un nemico contro cui scontrarsi e approcciarsi ad una filosofia del pro, del per...ovvero un approccio positivo alla res publica.
Io credo che questa sinistra sia principale complice, con il suo antiberlusconismo, del berlusconismo stesso. del resto lei stessa ha coniato il termine berlusconismo ed antiberlusconismo. così come il femminismo coniò il concetto di maschilismo. (questo discorso si pone al di fuori di logiche circa l'esistenza stessa del berlusconismo e del maschilismo... sto contestando e discutendo l'opportunità di definire un'antagonista per giustificare le proprie scelte...e le proprie azioni.)
forse solo nel caso del fascismo il fascismo esisteva già di per se e forse é da allora che la nostra sinistra, rimasta orfana per sua stessa mano di un nemico identificabile ha gradualmente perso negli anni una sua forza propulsiva, una forza propulsiva data principalmente dal concetto di lotta politica che veniva via via sfaldandosi.
io penso che sia questa la principale questione morale che deve affrontare la sinistra: l'abbandono dell'ideologia del contro, il contro senza se e senza ma.
per determinare quindi un'ideologia del pro, quindi POSITIVA e rivolta al cittadino. il cittadino reale.
Per inciso non credo serva fare un programma di 180 pagine come fu per lo scorso governo di sinistra... e nemmeno un programma aleatorio di una pagina come quello che si contrappose da parte del centro destra. credo serva e sia necessario fare un programma realistico... che individui passo dopo passo la strategia necessaria per uscire da questa situazione e che ne rispetti i punti. Non importa che esso sia diviso in più legislature. L'importante E' fare.
:-)
Sono completamente d'accordo con te.
La battuta più frequente è "Non è necessario essere di sinistra per essere contro Berlusconi: basta essere onesti." Forse è proprio questo che affossa quelli che sono sempre stati "buoni" e sembra nobilitare quelli che cercano, in questo preciso momento storico, in tutti i modi di ridurlo al silenzio.
So di essere estremamente di parte, perciò nel post ho voluto fare un pochino di critica a chi agirà in quest'ultima maniera.
Posta un commento