Non parlerò dell'italonipponico che ha vinto l'ultima edizione, anche se meriterebbe una minima menzione, visto che è stato uno dei concorrenti più educati e posati dal 2000 ad oggi.
Lo userò come pretesto, partendo proprio da quest'ultima informazione: undici edizioni, appunto, dal 2000.
Il concorrente più giovane finora è stato Marco Mosca, nel GF dell'anno scorso, nato nel 1991.
Mi chiedo: quando cominceranno, i genitori stessi, ad educare i propri figli in funzione dei reality show? Hanno già cominciato a considerarli prodotti da vendere, con tanto di packaging e istruzioni per l'uso?
Domanda retorica.
Una conoscente ha due figlie in età scolare. Lei avrebbe voluto che la più grande prendesse lezioni di canto da me, a OTTO ANNI, perché la bimba le chiese "mamma, ma come si fa a diventare famosi?". Io ho cortesemente rifiutato, col pretesto che non son capace di educare una voce bianca. Ora la ragazzina è alta quanto sua madre e ha già fatto ginnastica, danza, recite varie; adesso frequenta un corso di nuoto. Mancano scherma, equitazione e minigolf, anche se io propenderei per il caro vecchio uncinetto.
Particolare da non sottovalutare, direi indispensabile, per comprendere la brama di successo: la famiglia si puzza di fame (non fatemi essere cattivo), ha un mutuo trentennale sul groppone e la fine del mese la vedono col binocolo.
Grazie, Craxi per la tua Milano da bere. Grazie, Berlusconi per la tua Italietta da Drive In. Grazie, Maria De Filippi per aver lobotomizzato una generazione. Grazie a tutti per questo lento avvelenamento.
aprile 20, 2011
aprile 20, 2011
6 Comments:
un avvelenamento devastante!
Ernest
Ci sono le cause "grandi" è vero.
Ma sono anche scelte...
Tipo, perché ora vanno tutti in giro con gli occhialoni (anche se non sono miopi), le sciarpe ed i cappelli?
Per far parte del "gruppo" altrimenti si sarebbe soli?
Non sono scelte queste, ma imposizioni dei media?
Non so...
Andare in giro in "uniforme" è una cosa che accade da sempre. Ci si veste, ci si pettina i capelli, si indossano accessori proprio per far parte di un gruppo di persone e ostentarne i segni distintivi.
Ne avevo già parlato in parte qui: http://regulus21.splinder.com/post/22311493
Se uno si traveste da "nerd", chissenefrega, ecco. La moda è solo moda.
Qui invece cercavo di inquadrare (pretenziosamente?) la visione prossima ventura del mondo da parte di alcune persone, non di una semplice appartenenza momentanea ad un gruppo o all'altro.
Temo che il "momentaneo" ormai tenda a durare.
Fino alla fine, naturalmente.
( No, è la causa del "problema" dei Rebus! ;) )
Mi hai fatto ricordare come ci rimasi una delle prime volte che andai ad aiutare una ragazzina di 12 anni a capirci qualcosa di musica (roba elementarissima eh).
Finita la lezioncina lei mi fa: "ma tu canti? E poi mi insegni che voglio diventare famosa?"
E pensare che la mia massima aspirazione quando ho iniziato a studiare musica era di poter lavorare in uno studio di registrazione come corista...
Anch'io ho sempre voluto fare il corista in uno studio di registrazione! SORELLA! :D
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