Inversione a U

Capita a volte che i pensieri marcino da soli, in ordine sparso, ciascuno per proprio conto nella mia testolina ed ogni tentativo di sistemarli, regolarli, pettinarli, dar loro una parvenza d'ordine sembra vano.
Poi ad un tratto, tutti questi ometti vestiti con colori diversi invertono la loro marcia: si girano dall'altra parte e cominciano ad andare nella strada appena percorsa.

"Toh, questa strada la conosco già. Qui c'è l'omino verde come me che mi ha urtato ieri. Vediamo se lo ritrovo."

E si ritrovano. A volte si incazzano, ma più spesso fanno amicizia. Scelgono uno dei due percorsi e fanno un po' di strada insieme, si tengono per mano e cercano compagnia.

"Ehi, ma quello non è verde come noi?" "Ma va, che dici... sembra slavato, quasi celestino, ecco!" "Dai, prendiamolo con noi!" "Evvabbene, ma solo perché lo dici tu, che sei verde come me e mi fido!"

E ci sono due pensieri verdi e uno slavato. E vanno per la strada che uno dei tre conosce già.

Alla fine si forma un arcobaleno di omini più o meno tinti o slavati che percorrono un'unica strada. Agli omini non interessa che quella sia la strada giusta e non sanno dove porta - tranne uno, ma sta pomiciando con quella biondina giallo oro niente male!


Ecco, non m'importa dove sarò domani, ma voglio arrivarci con tutto me stesso. E, per farlo, ho bisogno di essere in pace, non in guerra.