L'insostenibile peso della conoscenza AKA Spokkioso dimmerda
Ho appena detto ai miei amici che, se avessi potuto scegliere, a 13-14 anni sarei andato a lavorare piuttosto che ridurmi così, ad attendere invano che qualcosa cambi nella mia vita oppure nel mondo.
Mi hanno guardato schifati, come se fossi un alieno, e tra qualche rimprovero e qualche scusa abbozzata, io ho continuato a pensarla così. Ecchissenefrega.
Cioè, veramente, mi sono stancato di essere sempre quello che sa tutto, che capisce tutto, che ascolta e dà consigli buoni (regolarmente inattuati, ma in genere chi chiede consigli è perché vuole una scusa per non applicarli). Sono stanco di essere fonte di conoscenza, e di dover continuamente attingere ad altre sorgenti per non essiccarmi, per non perdere smalto, per non essere più quello "buono". Quando va bene. Perché quando questa mia dote viene male interpretata (dalla maggioranza delle persone, savasandìr), io sono il solito spokkioso dimmerda, il saputello, quello che rovina i giochi perché non c'è gusto con lui...
E quindi, al passaggio nel mio trentottesimo anno, tra qualche giorno, vorrei essere un po' più leggero dentro, con meno zavorra e meno profondo, con un po' di quella sana scemitudine (qualche fine linguista altrettanto spokkioso dimmerda potrebbe chiamarla ignavia) tipicamente adolescenziale che ti fa guardare il manicure fatto bene, in una graziosa mano che indica la luna.
7 Comments:
Mi permetto di dirti: goditi almeno per te stesso la tua cultura, e non prendertela. Riguardo ai consigli richiesti, dati e non seguìti, siamo anime gemelle.
Beh, sai che c'è ... ne approfitto per augurarti buon compleanno :-D
Auguri :-)
Giusy
NNNNNNNNNNOOOOOOOOOOOOOOO!
BUONCOMPLEANNO NOOOOOOOOOOO!
E' sabato prossimo! FERMA! RITIRA GLI AUGURI! -_-
Eh, dài, tienili lì che maturano e quando arriva il tuo genetliaco profumano di pomodori e basilico !!!!
Giusy :-)
come è andata poi? ci sei riuscito.
pensa che io sto facendo di questo il mio modus vivendi.
No, non ci sto riuscendo. Anzi è peggio: l'alone di saggezza che mi ha pervaso - agli occhi degli altri - il trentasettesimo compleanno, mi sta portando alla rovina. Non bastano i problemi miei, devo stare a pensare pure ai cazzi degli altri.
Meno male che oggi m'ha salvato un'amica lontana: abbiamo preso un caffè di TRE ore, giocando a Machiavelli al tavolino del bar. E i pensieri sono volati via.
figo, macchiavelli....ahahaha te credo che i pensieri vanno via hihiihih.
guarda...
una mia amica che ho salvato dal tipo che da 10 anni la picchiava, ho scoperto che ci è tornata assieme.
l'altro giorno mi ha mandato un sms chiedendomi: ciao ho un problema, ti posso chiamare?
ed io:
No. Riguardati e buon ferragosto. ciao!
e me sono risparmiata i suoi deliri.
io quello che potevo fare l'ho fatto. e mo son cazzi suoi.
molto spesso siamo noi che continuiamo a dire si...
dovresti imparare a dire NO.
e a fregartene.
tanto gli altri raramente ti diranno di si quando avrai tu bisogno di aiuto.
questo non è per dire: non aiutare e diventa un fottuto egoista a prescindere. ma che quando tu hai i tuoi cazzi da risolvere non cen'è per nessuno e NO NON PUOI! TI DISPIACE MOLTO MA NON PUOI. punto.
AW8, mi sembri molto saggia. Dove sei stata finora? :D
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