Avevo ragione, ma non ho potuto farlo
Nel 2001 era in progetto un bel viaggio: prendere casa al centro di Bologna con tre amici. Loro avrebbero studiato, io avrei lavorato; avevo la possibilità di entrare in un bel giro grazie ad un amico intelligente e generoso.
Confidai al mio riparo dalla tempesta che, in caso di trasferimento, avrei reciso ogni mio legame con la mia vita qui in Puglia: non mi sarei portato nemmeno la rubrica telefonica e avrei cambiato numero. Lui si risentì parecchio, mi insultò e mi diede dell'ingrato.
Il progetto andò a monte per cause varie ed eventuali, nonostante mia madre avesse cominciato perfino a confezionarmi dei barattoli di pomodorini per non sentire troppa nostalgia di casa. Continua a farmeli ogni anno, e ad ogni barattolo mi viene in mente il viaggio sfumato.
Avevo ragione, avevo tristemente ragione. Dovevo chiudere tutto allora. Adesso è troppo tardi.
Tutto è compiuto.
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