E fu settembre
E' tristezza, soprattutto.
E' uno sguardo al futuro che non c'è, è paura di vedere e di sentire.
E' la corsa verso mete lontane, più lontane di un'aquila appagata.
E' l'invito a parlare di me e delle mie cantine umide e polverose.
E' la linea immaginaria tra oggi e dopodomani.
E' l'orrore dell'inettitudine davanti al dolore, la corona di spine sulla mia vita.
0 Comments:
Posta un commento