Mea culpa
Io non ho insegnanti ai quali sono rimasto legato. Ho avuto la sfortuna di essere sempre stato sopravvalutato (ho cominciato a leggere e scrivere a 3 anni, a 4 anni ho letto in ospedale davanti al primario la mia cartella clinica e ricordavo decine di potenze e radici quadrate) oppure di essere preso in completa antipatia da alcuni insegnanti per alcuni atteggiamenti da bambino viziato prima, e da rompipalle precisino dopo. Nessuna via di mezzo.
La maestra delle elementari, una suora manesca e irascibile, disse a mia madre: "Signora, io mi preoccupo di quando andrà alle medie: suo figlio è troppo distratto". Mi hanno sempre punito tutti per le mie distrazioni e quindi ho dovuto capire io, a 25 anni, che il lavoro da programmatore non faceva per me.
Ho cominciato con la musica prima, e con la musicoterapia dopo, a 31 anni, e ho capito che è questa la mia strada.
Ma ormai per tutti sono IL DISTRATTO, LO SVOGLIATO, quello che non riuscirà mai nella vita. E me ne sono convinto anch'io.
Eccomi, a ragione, seduto dalla parte del torto. (cit.)
1 Comments:
cazzo, ma questo blog è il mio o il tuo? perchè racconti la mia infanzia? mi sento offeso.
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