Atroce dubbio.
Trascorro ormai metà della mia vita attaccato al cellulare. Sempre sms e chiamate da fare, squilli di persone impensate, appuntamenti telefonici e chiacchierate desiderate. E poi mi attacco al 190.it per mandare i messaggi ai coristi dei due cori per appuntamenti e prove.
Ora ho addirittura due telefoni, uno per chiamare (la pacchia è fino a fine ottobre!) e l'altro per ricevere, e spesso prendo il numero da un cellulare per chiamare con l'altro.
Infine mi chiedo: COME CAZZO FACEVAMO SENZA CELLULARI? Chi ci dava la forza di resistere a 10 minuti di ritardo della persona che aspettiamo, senza attaccarci istericamente al telefono tempestandola di squilli o di sms? Il cellulare ha perfino sostituito il citofono: "fammi uno squillo e scendo", versione sms: "qnd arrivi fai sq pls". Ricordo vagamente di appuntamenti dati da una settimana all'altra, e nessuno che ne mancasse uno! E' peggiorata la nostra memoria? Sono aumentati gli impegni? Ci siamo creati l'alibi per zompettare da una parte all'altra come la vispa teresa senza meta?
In compenso è aumentata la fantasia: le scuse crescono come funghi. La più bella che ho sentito è, sussurrando: "Scusami, non posso parlare, sono a messa, ti richiamo dopo, cià cià!". Alle 16.30 del pomeriggio, se uno ci crede, minimo ti fa le condoglianze!
Ora scusatemi, ho fretta: devo mandare i messaggi al coro.
1 Comments:
1) ho il cellulare
2) nessuno mi chiama
3) non chiamo nessuno
4) non mi spiego perchè lo carico ancora
5) sono una pippa a snake
ciao
Luca
(partito "torniamo ai piccioni viaggiatori)
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