Il 18 gennaio era il compleanno di una mia amica di vecchissima data (14 anni di conoscenza non biblica), mi chiamò a pranzo per dirmi di andare a prendere un gelato con lei ed altri amici. Io dovevo correre al lavoro e non ebbi il tempo di comprarle nemmeno un fiore. Perciò quella sera inventai alla grande: "Il tuo regalo è una sorpresa grossa grossa, non potevo portartelo stasera. Lo avrai a tempo debito!". Lei bevve 'sta frottola, ma io ero nei guai. Pensai di invitarla a cena, un giorno o l'altro... solo che, come i miei lettori affezionati sanno, ho trascorso un periodo molto difficile.


Venerdì sera mi chiama e io approfitto per invitarla nel coro... e per "consegnarle" il regalo. Appuntamento per ieri sera, e le raccomando di mettersi "in tiro"!
Le compro un girasole, vado a prenderla a casa, la porto in un'ottima pizzeria, antipasto, vino bianco, pizza e dessert... la accompagno a casa e ci salutiamo con un bacio casto.
Dopo pochi minuti mi manda un messaggio: "Grazie per la stupenda e divertente serata, mi sono commossa, sei stato splendido e gentilissimo."



A volte basta veramente poco...