La gente decide che ...
Propone di essere più buona nell'anno venturo, più gentile, più scaltra nell'utilizzare gli altri: "Se dicono che sono cattivo, vuol dire che si sono accorti che li ho sfruttati".
Abbraccia i parenti, gli amici, il partner, li tocca, li palpa, prende le misure per la prossima pugnalata. Che sia ferale!
BUON ANNO A TUTTI!
Se dovessi morire domani
Dovranno salvarsi solo i mobili, il Clavinova, i tre quadri, lo stereo, i personaggi del presepe e le mie piccole cose d'oro. I vestiti, le lenzuola, le coperte, le scarpe dovranno essere donati ai poveri.
i l m i o t e s t a m e n t o
E se sarà possibile, fate pure scempio del mio cadavere per donare i miei organi a chi ne ha bisogno.
SMS Generation<br><b...
Non ci sono dubbi, l'italiano sta per estinguersi. E se in alcune fazioni politiche questa frase potrebbe suscitare indignazione, facendo temere la scomparsa della stirpe italica che tanto lustro diede a questa splendida terra, mi sento di rassicurare il resto dei miei lettori. Intendo dire la LINGUA ITALIANA.
I ragazzini non conoscono il fonema "CH", prontamente sostituito dalla lettera K dappertutto. Gli abitanti di Chieti si affrettino a cambiare targa, prima che una legge lo imponga loro: ci metteranno poco a diventare maggiorenni, questi terroristi della Crusca.
Non conoscono il congiuntivo. Che prendano esempio da Alba Parietti, se non vogliono farlo da quella racchia della professoressa di italiano! Lo sa usare meglio lei che parecchie giornaliste (il congiuntivo!).
Corollario: non usano il citofono. "1 sq scendi", è il più comune SMS inviato intorno alle 20. Con buona pace delle compagnie petrolifere, che di questi tempi è dura aspettare in auto al freddo!
Non ricordo nemmeno più come facevo a fissare appuntamenti da una settimana alla successiva. Ora gli appuntamenti si fissano via SMS e si confermano tramite squillo. Altro SMS, al massimo, per i cinque minuti di ritardo che faremo, o che subiamo... avete notato che cinque minuti di ritardo sono diventati veramente una tragedia?
Conosco un ventenne che non ha il cellulare, io per primo lo guardai come fosse un alieno. Non so come contattarlo, ad esempio, mi piacerebbe fargli gli auguri di Natale ma non so dove abita. Se avesse avuto un cellulare, gli avrei mandato un gelido SMS di auguri in "broadcast mode". Sarò felicemente costretto ad abbracciarlo la prossima volta che lo incontrerò casualmente per strada.
E poi, non ho fatto gli auguri alla vicina di casa, ma ai miei amici a mille chilometri di distanza sì, via e-mail!
HELP!
Scrivo tanto per scr...
Dopo la sistemazione della mia stanza (eccezionale, solo mezz'ora di tempo!), passo alla tolettatura: rasatura, espulsione rifiuti tossici, lavaggio. Caffè. E poi tombola alle 20!
E chi dice che questo è un post banale, verrà sfidato a far peggio :)))
Stronza: Mi ha manda...
Ho fatto gli auguri a Scuro via SMS, non mi ha risposto. E' stato l'unico.
Poi ieri sera sono andato a trovarlo al bar dove lavora; se possibile, era ancora più smunto di quant'è abitualmente. Perdonato ed abbracciato.
Concerti: Ho fatto solo i primi due concerti, e meno male. Queste feste mi hanno esaurito!
Amico/a: Adesso si chiama Anna! O_o
Divento troglodita a...
Dal viale dell'ospedale esce l'ambulanza a sirene spiegate e si immette nel grande viale con spartitraffico. Lì c'è un bar frequentatissimo da fighettame vario, nel quale faccio colazione anch'io perché i cornetti sono ottimi, pieno zeppo di gente... Un coglione, lasciatemelo ripetere senza censura, un coglione su una Y accompagnato da tre sciacquette, cerca parcheggio. Aspetta placidamente di occupare il posto di un'auto che sta uscendo, con l'ambulanza che strepita dietro di lui. Una delle due cerebrolese attraverso il lunotto fa segno con la mano all'ambulanza di aspettare. Il poveretto che sta uscendo dal parcheggio si infila praticamente DENTRO alla macchina davanti (bestemmiando in aramaico antico, credo) e il coglione si sistema nel parcheggio. L'ambulanza passa. I quattro lobotomizzati escono giulivi.
VOGLIO UNA CLAVA, CAZZ0! VOGLIO UNA CLAVA!
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Il 59% delle persone alla domanda "Il Sole gira intorno alla Terra o la Terra gira intorno al Sole?" ha risposto che è il Sole a muoversi. La gente ha in mano il telefonino di ultima generazione, ma non conosce la differenza tra scienza e tecnologia, non conosce gli elementi di base della cultura moderna (certo, quel 59% si poteva giustificare ai tempi di Tolomeo).
Zichichi parla di "Hiroshima culturale".
Io credo che abbia ragione.
Il mio faccione è in...
Il sorteggio è andat...
Per la prima volta ho parlato per telefono con un blog-amico; credo che se fossimo nati e cresciuti nella stessa città uno dei due sarebbe perito nell'inevitabile scontro. Meno male che i 453km che ci dividono mantengono improbabile ogni evenienza del genere :)
E il senso di vuoto continua ad assalirmi. Forse lo adotto come animale da compagnia, a Natale si è tutti più buoni...
Un senso di vuoto mi...
troppe cose mi stanno succedendo
tutte insieme
senza darmi il tempo di riflettere
di immagazzinare
di elaborare
i miei tempi sono lentissimi
e il mondo corre veloce
veloceveloce
veloce
forse
il giorno di natale
lavorerò
ciò sarà affidato
ad un
sorteggio
e il mondo corre
corre
ed io aspetto al varco
Kaos commenta: "Beh,...
E' perché ho dormito poco! Non ho avuto tempo di far nulla in questi giorni, tranne il presepe e l'alberello nella mia stanza, quindi il regalino che avevo pensato per chi-sai-tu l'ho fatto stanotte, e sono andato a dormire alle 3. Può essere che non ho avuto nemmeno il tempo di sognare :)))
Il 21 dicembre è des...
Meno male che non succedono cose "strane" ogni anno, al contrario dello sfigatissimo 26 luglio!
Tengo per me quello che è successo stamattina, nel pomeriggio ho dormito alla grande, quindi non ho null'altro da scrivere.
TUTTO IN UNA NOTTE.....
Non so come inizia il sogno, so che mi trovo in una scuola costruita come uno studio televisivo, open-space, seminterrata e illuminata a giorno; ogni classe ha una forma diversa: caminetto, casa colonica, villetta, tempio... L'enorme struttura brulica di gente e non so esattamente cosa vi faccia lì. E' pomeriggio e tra canti e balli dovrebbe passare il tempo. Io mi posiziono negli ultimi banchi in fondo, oltre le "classi", e vedo una ex collega di mia madre che balla tra i banchi. Evidentemente non ci sta più con la testa e sembra molto povera; ha per mano un bambino (nella realtà è zitella e non ha figli). Tra una chiacchiera e l'altra, parlando di sessualità e di droga, la serata si conclude... ma non capisco CHI parli e DA DOVE! L'assemblea si aggiorna al mattino successivo. Non potendo arrivare puntuale, dico che sarei andato più tardi, così mando mia madre in avanscoperta.
Il mattino seguente la tizia che ballava tra i banchi è ferma sulla porta col bambino per mano e seminuda (ha un bikini verde e un pellicciotto tipo volpe argentata molto rovinato e sporco, la pelle delle cosce è afflosciata e si muove esageratamente). Sta ballando un'altra collega di mia madre (che non riconosco), anche lei ammattita, la quale prende in giro quella di prima, canzonandola e chiamandola per cognome. Chiamo mia madre per indicargliele, forse non le ha viste, e in mano ho una busta di plastica piena di vestiti dismessi da donare a chi ne avesse bisogno. Lascio la busta a quella col bikini e quando esco vedo mia madre che piange, pensando alla sorte delle amiche. Ci sono altre due signore che le stanno vicino e che parlano con lei: (sig.ra) "Veramente commovente, ma come si fa?" (mamma) "Eh, ma hai visto stamattina quella di due metri?", riferendosi ad una spilungona rovinatissima, fuori di testa. La mamma ha in mano un fazzoletto di carta e lo usa per asciugarsi gli occhi, ma mentre lo fa mi accorgo che ha due macchie blu sul naso, orizzontali, su ciascuna narice; mi avvicino e scopro che sono due colpi di timbro che una ragazzina della mia scuola le ha dato. C'è scritto testualmente "E' SEV. VIETATO DROGARSI".
Una parte confusa, che non so dove collocare (cioè se alla fine del sogno precedente o tra la sera e la mattina), riguarda una visita ad una famiglia, non so per quale motivo. Arrivo in auto attraverso strade sporchissime, fumose e umide (come dopo la notte di Capodanno). Parcheggio nel posto più sporco e arrivo al portone. Salgo e trovo una decina di persone, tra le quali riconosco la fisioterapista collega al Conservatorio. La rampa è buia, a terra c'è un'insegna al neon spenta che "riconosco" (cioè nelle vicende del sogno so che l'ho vista da un'altra parte, e che quello non è il suo posto; nella realtà non credo di averla mai vista) e alle pareti dei pianerottoli sono appesi tanti cappotti ed indumenti; aspettiamo che si liberi una stanza per entrare. I padroni di casa sono anziani, ci accompagnano pazientemente; la casa è modestissima, con porte laccate di bianco con vetri anni Cinquanta e muri grigiastri e scrostati. La signora parla anche di suo figlio... ma poi non ricordo più nulla.
TUTTO IN UNA NOTTE.....
Ero in gita con i bambini del centro dove lavoro, i quali nel pullman mi picchiavano (anche se i ricordi di questa parte di sogno sono molto confusi).
Scendo dal pullman (di quelli blu di linea) per protesta, facendo finta di andare in bagno in un bar, forse, li lascio ripartire senza di me e così me ne libero. Sono sulla statale, nella mia città, anche se nella realtà non esiste nulla di quello che descriverò, tranne il bar. Attraverso la strada ed entro in un viale da un cancello enorme, nero, spalancato, sostenuto da due piloni giganteschi di pietra bianca. Il viale è luminosissimo ma costeggiato da due file di platani, quasi non se ne vede la fine per quanto è lungo. Arrivo nello spiazzo antistante questo castello, che è anche chiesa (piuttosto anonimo a dire il vero... sembra una masseria fortificata), e vedo delle macchine strepitose parcheggiate, tavole imbandite a festa, servitù in alta livrea, forse c'è un matrimonio... Entro nel castello e mi si mozza il fiato alla vista di tanta eleganza: un salone enorme e luminoso arredato in stile liberty, con una vetrata che dà sul chiostro, piante cascanti dappertutto. Un maggiordomo mi vede, capisce che non c'entro niente e mi dice: "Dove va lei? Desidera qualcuno?"; io: "No, sto solo curiosando. C'è un matrimonio, vero?"; lui: "Certo, è un matrimonio importante, gli ospiti sono afghani, svedesi (e altre nazionalità che non ricordo, ma intendeva dire che ci sono ambasciatori e dignitari di tutto il mondo)". Continuo il giro e incontro i miei amici del coro, che non sono lì per cantare, ma anche loro per curiosare e per sparlare del coro che canterà (il castello è anche chiesa perché immagino includa la parrocchia di una nemica direttrice). Ci sistemiamo all'aperto, sotto una piccionaia, tutti in fila perché piove, ma l'acqua la prendo solo io perché sono vicino ad un arco. Rientriamo ridendo e scherzando e vediamo l'ingresso dei gonfaloni dei due sposi; dietro di loro si sistema il coro di M.R., mi stupisco nel vedere il tizio del piano di sopra farne parte, poiché è stonato come una campana, elegantissimo. Lui cammina a fatica con due stampelle e altri 4 coristi ne hanno una o due. Quando si è disposto il coro entrano dalla stessa parte gli sposi (quindi non dall'ingresso come si fa di solito), non riesco a distinguerne il volto. L'officiante ha la mitra e il pastorale, sarà un vescovo... mi sveglio alle sue prime parole. (Strano... di solito dopo le prime parole del vescovo mi addormento! :))) )
Il solito dialogo vi...
IO: Che fine hai fatto? Niente Xmas card? E io come faccio senza le tue porcate?
LEI: Ho il cellulare guasto, vibra finché non leggo il messaggio, perciò dovrei essere cellularedipendente. E a te tutto bene?
IO: Ma almeno un cenno di vita ogni tanto ci fa bene. Io lavoro in un centro giovanile e continuo a cantare.
LEI: Pure io lavoro e canto (nel mio piccolo), quindi tutto bene pure a me.
LEI: Un cenno di vita si può dare anche senza card, non trovi?
IO (mangiando la foglia): Assolutamente sì!
LEI: Meno male!
Ok, niente più messaggi a questa stronza!
SMS inviato ad un'am...
Il club dei 30enni le offre i seguenti vantaggi: essere chiamata signora, cambiare di frequente il colore dei capelli e uno sguardo di meraviglia del farmacista quando vai a comprare i preservativi!
Con questo freDDo c'...
Anche stasera poker,...
Qui fuori ci sono la...
Perciò ho invitato i miei amici per il primo pokerino stagionale. Essì, con gli amici del coro ho giocato solo a tombola (che palle!), quindi abbiamo ingilisciato (solo per gli indigeni) la stagione proprio stasera! Ho vinto forse un euro o poco più... è la quota per l'affitto del mio salone :))))
Caro Deda, dalle mie...
Comunque quello che ...
Grazie a Flo per la soffiata via SMS :)
Niente, IE si rifiut...
In effetti è vero, prima di Natale sono sempre tristissimo, teso e nervoso. Ed ho pure l'influenza! A proposito... per l'amica educatruce (ri-sic!): domani non sarò presente all'équipe, attaccati quindi a 'sta func'i minchia! E non so nemmeno quando tornerò al lavoro.
Il feroce mal di testa mi impedisce di proseguire a lungo, quindi mi sa che lascio subito questo luogo infame e ascolto un po' di buona musica.
I consueti consigli per l'ascolto terminano qui, poiché non sono in grado di scrivere in rosso e in "comic x-small" con Mozilla... ascoltate quel che cavolo volete!
Tra ieri e oggi ho f...
Tra ieri e oggi ho fatto più di 300km su e giù per la mia provincia... prima una registrazione per una TV locale, poi le prove del concerto che si è tenuto stasera... e infine una pizza con una carissima amica.
Non ho mai visto tanta pioggia tutta insieme, per così tanto tempo, in una zona così vasta. E mi sono raffreddato... che palle! Ho ingollato due compresse alla propoli e domani finalmente riuscirò a fare il primo (sic!) presepe.
Magnificat - J. S. Bach
one day the world wi...
one day the world will be ready for you
and wonder how they didn't see
i bet you are flying inside
Anonimo, tesoro, sed...
Anonimo, tesoro, sedicente educatrice... ci vai da solo affanculo o vuoi che ti ci mando io? Sai, ogni tanto fa bene! Ah, non ti bastano due parole? La terza è "stronzo/a"!
Sto per andare a lavorare, credo che oggi la torturerò. E lunedì avremo la supervisione relazionale, per verificare lo stato delle relazioni interpersonali tra educatori. Si prevede una recitazione da Oscar!
Album "Beautiful freak" - Eels
E' assolutamente rid...
E' assolutamente ridicolo il fatto che però io possa entrare CONTEMPORANEAMENTE nel blog usando i due browser. Con uno scrivo, e con l'altro coloro e metto le faccine ?
Hyperballad - Björk
Ho risolto tutti i p...
In realtà il mio sto...
In realtà il mio stomaco si sta contorcendo per il nervosismo. Domani starò malissimo, lo so.
Listening to...
Comincia ad infastid...
Comincia ad infastidirmi la presenza supponente di una collega educatrice, che crede di fare la maestrina con me. Non condivido i suoi metodi perciò mi dice che non devo per forza adeguarmi ma proporre, ma se mi viene qualcosa in testa o se agisco con un po' di spontaneità, mi aggredisce. Oggi stavo per mandarla a quel paese, continuando a fare quello che stavo facendo, poi ho ceduto e abbiamo parlottato per 3secondi3: "Guarda, non per criticare quello che stavi facendo, ma secondo me tu dovevi...". E sti cazzi no? Non sono buoni? Alla faccia della comunicazione ecologica!!!
Mah, mi sa che finisce male...
Ho bisogno urgentemente di ascoltare In the end - Linkin park
A proposito... ma co...
A proposito... ma come si chiamano parole come "nòminamene" dal punto di vista dell'accento? Sono piane se hanno l'accento sulla penultima sillaba, sdrucciole sulla terzultima, bisdrucciole sulla quartultima... saranno mica trisdrucciole?
Tuareg - Agricantus
La lingua batte... ...
La lingua batte...
Una parola dal suono sgradevolissimo (cacofonica, ecco!)... l'ha appena detta il Tortorella alla Ruota della fortuna: "Non conosco nessun nome di nunzio apostolico. Piuttosto (rivolto a Mike Bongiorno) nominamene tu uno!"
Frammento di dialogo tra due bambinette di scuola elementare: "Poi l'ha riuscito...". In realtà doveva essere: "Poi l'ha tirato fuori da capo", ma il falso iterativo, l'ausiliare "avere" tipicamente dialettale e la trasformazione di "uscire" in verbo transitivo hanno generato il terribile effetto!
Su un avviso affisso al bar Fellini, riguardante una assemblea di istituto congiunta di liceo classico e scientifico, c'era scritto: "Le apparecchiature gentilmente offriteci da... (non ricordo cosa)". Mano ignota aggiunse: "Si dice offerteci! Alla faccia del liceo classico!"
E infine la perla delle perle: fuori dallo stesso bar sono stati attaccati degli avvisi scritti dai gestori che recitano testualmente "Si prega di non sostare i motori sul marciapiede davanti ai portoni". Verbi intransitivi, questi sconosciuti!
Dune - Agricantus
Sarò devotissimo per...
Sarò devotissimo per tutta la vita a quell'angelo caduto dal cielo che qui in terra ha assunto il nome di Rents! Grazie ai suoi consigli sono riuscito a riloggarmi qui.
Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. E io lo brevetterei. ©
Gloria da Missa Criolla - Ariel Ramirez
Sono riuscito a ripr...
Sto per formattare t...
Sto per formattare tutto. Tra qualche minuto il mio PC sarà una fredda macchina che non potrà dirmi nulla. Spero di riuscire a riportarla in vita, poi.
In the end - Linkin park
Tutto in una notte.....
Tutto in una notte...
Realtà: Al Centro Giovanile mancano i divani. Ieri era il compleanno di un amico, l'ho chiamato mentre ero al Centro per fargli gli auguri. Dei conoscenti, con tutta la famiglia, hanno aperto una pizzeria.
Sogno: arrivo con la macchina, dopo un percorso tortuoso, in un viottolo. Forse sto telefonando a quell'amico mentre sono alla guida, ma non ricordo bene. Alla fine c'è un edificio tipicamente anni '70, un mobilificio di dubbio gusto: la struttura è in cemento, acciaio e vetro; nella hall immensa (sembrava di essere al check-in di un aeroporto!) c'è un ufficio centrale, a giorno, con i vetri di cortesia... ma i profili dorati, bleah! C'è una sola pianta, ma nemmeno un mobile... Mi rivolgo a quella che sembra una cassa e trovo F., l'amica pizzaiola, la quale mi chiede se devo pagare la rata che dovevo al mobilificio. Io chiedo l'importo, perché non so quanto devo pagare, visto che è la prima; mi calcola l'IVA e mi dice 380€. Sta per scrivere la ricevuta, ma la blocco, poiché non ho soldi con me. Mi fermo a parlare con suo marito lì nei pressi della cassa e mi accorgo di essere circondato da divani tutti smangiati e laceri, mentre lui appare in tuta da idraulico (prima era idraulico, n.d.r21). Gli chiedo se ha dei divani da buttare (lo preciso più volte) per il centro, da trasportare quindi a 11 km di distanza: mi risponde ridendo sonoramente, e mi dice che ha appena aperto il mobilificio e cominciato a lavorare perciò non ha proprio il tempo di dedicarsi a queste stronzate.
Realtà: L è la mia prima grande fiamma, G è l'amico-guardia molto lontano, R. il frate (vedi Amarcord).
Sogno: Mi trovo in un negozio stranissimo (cioè so dov'è nella realtà, ma ora lì c'è una gioielleria), non è arredato e i muri sono scrostati con pietra a vista, le serrande sono alzate, non c'è luce tranne quella (poca) naturale ed è gremito di gente seduta per terra, su delle sedioline, attorno ad un tavolo. Riconosco solo L., ma ci salutiamo freddamente e questo mi meraviglia parecchio. Perciò mi allontano verso uno dei due ingressi e mi siedo per terra. Arriva una ragazza (so chi era, ma ormai non lo ricordo più), mi saluta guancia a guancia e io l'avverto che c'è L.; lei non capisce, devo ripeterlo 3 volte a bassa voce per farglielo sentire, in tutto quel chiasso! Dietro di lei appaiono di sfuggita R. e A. (l'amica tedesca... AAAAAAHHHHHH! I TEDESCHI ANCHE QUI!).
Ci trasferiamo in un altro locale, più avanti nella strada (ovviamente anche questo locale non esiste nella realtà): è un cunicolo stretto, maleodorante, scrostato, poco arredato e buio, gestito come bar-pub dal barista sotto casa. Siamo in venti circa, tutte persone che non conosco affatto tranne G. Alla mia destra c'è un posto vuoto e poi il muro, a sinistra la sedia vuota e poi G., molto strano! Forse mangiamo, sicuramente beviamo roba alcoolica perché sento di non essere troppo lucido. Sparecchiano e sul tavolo davanti a me rimane un pacco di cerini, G. me lo chiede e io per cortesia gli tolgo tre cerini (di un centimetro l'uno! assurdo!) e glieli metto in mano. Lui li butta per terra, e accende un raudo di quelli rossi potenti sfregandolo sulla scatola (che io ODIO! infatti in quel momento mi sono maledetto da solo, per aver fornito la materia prima per una cazzata del genere!), lo lancia fuori dalla porta, schivando il barista che lo guarda attonito. Io metto le mani alle orecchie e premo forte per non sentire, però il raudo esplode gradualmente, con piccoli colpi ripetuti, e alla fine fa una musichetta e si spegne! Si solleva la discussione su dove proseguire la serata (anche se fuori è giorno ...ma dentro è così buio!); qualcuno dice birreria, altri pizzeria, G. propone il casinò... e quindi si va al casinò. Io mi dissocio e proseguo la serata con alcuni di loro, sempre gente che non conosco.
Arriviamo in una piazzetta (che nella realtà non esiste): è sera, anzi notte fonda, ci sono tavoli, piante, luci e ombrelloni, negozi illuminati tutt'intorno; ci sediamo all'ultimo tavolo in fondo, con birre a volontà e mi fanno notare che quello di fronte a me è Ennio Morricone (premesso che ho visto solo un paio di settimane fa per la prima volta il suo viso in TV, n.d.r21). Io sono incuriosito, vorrei tanto parlare con lui ma è troppo lontano. Ad un certo punto gli chiedono di suonare qualcosa; prima dice di aver dimenticato l'armonica a bocca, poi ne trova una ancora incartata nella tasca interna del gilet verde militare da cacciatore che indossava e comincia ad emettere qualche suono. La piazza va in visibilio, chiedono altri strumenti e a furor di popolo sale sulla pedana con altri due sventurati muniti di armonica e cominciano a suonare "Malafemmena". Io mi avvicino per sentire meglio; tutta la piazza canta, più o meno intonata, ma una donna in fondo in fondo la canta all'ottava superiore, urlando: una GALLINA alla quale stavano torcendo il collo! Io urlo di farla tacere e in effetti il popolo si ribella, zittendola.
Piccolo spostamento (cit.): mi trovo sul terrazzo di un palazzo, forse vicino ai binari della ferrovia, e ho l'armonica di Morricone tra le mani, sembra una di quelle cinesi da poco prezzo, quasi un giocattolo. Provo a suonare ma non riesco a far nulla di sensato, e penso a quali nozioni di teoria bisognerebbe far ricorso per suonarla sul serio, da professionisti. La faccio scivolare tra le labbra, ma non scivola affatto. Allora la mordo per capire di che materiale fosse: si scheggia tutta, poiché è di legno rosso, col corpo in metallo. Comincio a sputare le schegge, sputo roba grigia a pezzetti, e se ne riforma sempre tanta, e continuo a sputare... e poi mi sveglio.
Xmas card (parte pri...
Xmas card (parte prima... nella convinzione che ce ne saranno altre)
Io: Spegni e riaccendi il telefonino: ricarica di baci e abbracci eseguita! E' attiva la promozione TI VOGLIO TROPPO BENE valida a vita sul tuo cellulare.
M: ke karino ke 6. c voleva proprio stasera visto ke sto lavorando dalle 5 e finisco oltre la mezzanotte.
Io: Perché dopo non passi da me? La paga è bassa ma godi di più.
M: Anche col mestruo?
Io: Sono a dieta. Vorrà dire che ci fermeremo all'antipasto.
M: Ne! x un po di sangue di impressioni? ma è giusto! tu non 6 mika un vampiro! ce ne sono molti vicino a noi.
Io: Se ero vampiro mi facevo il the.
M: Era una metafora?
Io: Come parli difficile. Non sono vampiro, anche se come vedi a volte torna utile :-E
M: Sai regulus! Tu o io non potremmo mai essere vampiri. Neanke x sopravvivenza lo diventerei. Meglio sapere e soffrire ke essere viscidi e disonesti. tvb
E la serata si conclude così...
Limiti - Caparezza
"Certamente, come pe...
"Certamente, come per tutta la scienza, qualcuno un giorno potrà forse sviluppare una tecnica che possa funzionare, allo stesso modo in cui, in futuro, un chimico forse riuscirà a mutare il piombo in oro.
Personalmente io non acquisterei piombo legandomi a questa speranza."
Anthony R. Pratkanis
Vengo dalla luna - Caparezza